Si chiamava Mabèl, nome molto diffuso in Argentina, perché sua madre era argentina. Ma il suo nome è leggenda, legato al basket femminile. Un nome che resta nella storia.
È morta questa mattina nella sua casa di San Nicola Arcella, in Calabria. È considerata una delle più grandi atlete italiane di ogni tempo. Aveva 72 anni. Talento e fisico, esuberante e intelligente, dopo lo sport ha avuto una carriera variegata tra tv, giornali, cinema.

Vinse 8 scudetti in 9 anni. Cinque volte in semifinale della Coppa dei campioni, una finale della Coppa Ronchetti, seconda competizione europea. In Nazionale, terzo posto agli Europei di Cagliari nel ’74 e quarto posto ai mondiali in Colombia l’anno successivo. Vinse Il 30 maggio ’78 a Nizza con il Geas vince la Coppa dei campioni battendo in finale 74-66 lo Sparta Praga, prima vittoria in assoluto di una squadra femminile italiana, di ogni sport, in campo europeo.
Aveva studiato Medicina, ma aveva abbandonato gli studi ma a 21 anni era laureata all’Isef con 110 e lode. Era entra in politica, per uscirne delusa. Ha voluto vivere per mesi in un villaggio Masai senza luce e senz’acqua, dormendo per terra.
È diventata, dopo la carriera sportiva, giornalista professionista nel 1994, ha collaborato nel campo del fitness e dell’alimentazione con Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport. Ha condotto la Domenica Sportiva in Rai, è stata cacciata e ha perso la causa: “Sono forse l’unica ad aver perso una causa con la Rai”, ha raccontato con la sua proverbiale ironia. Si definiva rompipalle e comunista. Un essere di sinistra acquisito dal papà, che invece era di destra, negli anni in cui viveva a Parma, dove era nata. Dall’Emilia il trasferimento ad Avellino per i primi anni di basket serio, fino alla cessione alla Geas, a Sesto San Giovanni.
Si trasferì in Calabria a fine carriera perché – ha raccontato anni fa – “ci abita mia sorella Ambra, c’è caldo, il villaggio del bridge e Milano è cara”. Le avevano affibbiato molti flirt, tra i quali De Michelis. Lo ha sempre negato perché “amavo solo uomini belli”. Ma ha avuto una vita amorosa avventurosa: tra le sue storie un masai della Tanzania con cui ha vissuto in un villaggio, è stata sposata, matrimonio in spiaggia, con un uomo tunisino, conosciuto in hotel dove lui era capo reception dell’hotel. Divorziò dopo pochissimo.