di
Paolo Tomaselli

Oggi alle 18 ore italiane il sorteggio che svelerà il «nostro» girone, ma prima dobbiamo superare gli spareggi

Forse questo sorteggio non ce lo ricorderemo solo per la presenza di Donald Trump e per il gigantismo del primo Mondiale a 48 squadre che sta per nascere, organizzato per la prima volta da tre Paesi, Usa, Canada e Messico. Ma anche perché stavolta, sottoforma di incognita di un’equazione ancora tutta da decifrare, c’è anche l’Italia: stretta in uno strapuntino di quarta fascia, assieme alle altre 22 squadre (di cui 16 europee) ancora in corsa per gli ultimi 6 posti. Ma per adesso va già bene così, dato che nelle ultime due occasioni — nei sorteggi di Russia 2018 e Qatar 2022 — c’erano già tutte le 32 qualificate nelle urne, quindi gli azzurri facevano da semplici spettatori. E cambiare canale era un gesto più che giustificato.

Stavolta, alle 18 italiane (in tv su Rai e SkySport), le 12 al «JFK Center for the performing arts» di Washington, per capire l’eventuale destino della Nazionale, attesa il 26 marzo dal primo playoff a Bergamo contro l’Irlanda del Nord e poi il 31 dall’eventuale finale con la vincente di Galles-Bosnia, bisogna seguire il percorso «X-1 Europa», che appunto nasconde la vincente tra le quattro semifinaliste del nostro percorso. Tra gli avversari che gli azzurri non potrebbero incontrare ci sono le altre 6 squadre già sicure della quarta fascia: quindi tanto per cominciare niente Ghana, Curacao, Capo Verde, Haiti, Giordania e Nuova Zelanda.



















































La formula con 12 gironi da 4 qualifica le prime 2 di ogni gruppo più le migliori 8 terze. Quindi ci sarebbe il margine per tornare a giocare una partita a eliminazione diretta in un Mondiale a vent’anni dall’ultima volta, la finale vinta ai rigori contro la Francia a Berlino nel 2006. Ma andiamoci piano e vediamo in sintesi il meglio e il peggio che può capitare. Il top sarebbe composto da Canada-Australia-Panama, mentre un girone di ferro con Argentina, Marocco e Norvegia è solo una delle durissime combinazioni che si possono verificare.

In prima fascia ci sono le tre squadre organizzatrici e le prime nove del ranking Mondiale: facile intuire che un girone con testa di serie Canada, Messico e Usa (in quest’ordine di pericolosità), sarebbe molto diverso rispetto appunto a una sfida con Spagna, Argentina, Francia, Inghilterra, Brasile, Germania, Portogallo e Olanda. Solo il Belgio tra le top 9 mondiali è attualmente una squadra di medio livello. La seconda fascia nasconde diverse insidie, con due semifinaliste di Qatar 2022, Croazia e Marocco, oltre a squadre ambiziose come Giappone e Colombia. Australia, Senegal, Iran, Austria ed Ecuador sono compagni di viaggio gestibili. La fascia che cambia volto a un girone è la terza, perché si va da Haaland e i suoi scatenati fratelli fino a Panama, Sudafrica, Arabia, Qatar e Uzbekistan, allenato da Fabio Cannavaro. Algeria, Scozia e Egitto sono di un livello superiore, anche se la vera mina vagante resta la Norvegia.

Al termine di un sorteggio guidato dall’ex difensore inglese Rio Ferdinand e con le star degli sport Usa protagoniste, da Tom Brady a Shaquille O’Neal passando per la leggenda dell’hockey Wayne Gretzky e Aaron Judge campione dei New York Yankees, a differenza del passato non saranno comunicate subito le sedi dei gironi e le date delle partite (tranne che per le tre nazionali organizzatrici). Le altre certezze sono la gara inaugurale di giovedì 11 giugno allo stadio Azteca di Città del Messico, quello della partita del secolo Italia-Germania 4-3 del 17 giugno 1970 e la finale del 19 luglio nel torrido Metlife Stadium di East Rutherford, New Jersey, quello del debutto choc dell’Italia di Sacchi a Usa 1994 contro la Repubblica d’Irlanda. Per adesso l’unica Irlanda che ci deve interessare è quella di Belfast. Ma stasera almeno ci toglieremo lo sfizio di immaginarci di nuovo al Mondiale. Almeno per un attimo.

5 dicembre 2025 ( modifica il 5 dicembre 2025 | 09:18)