Il disservizio è durato per pochi minuti. Ma a due settimane dall’ultimo problema con il popolare servizio di hosting, siti e app usate globalmente da milioni di persone hanno dimostrato ancora la loro fragilità
Ci risiamo. Nuovo giorno, nuovo disservizio. Questa volta è toccato a Cloudflare, la piattaforma che garantisce sicurezza, connessione e prestazioni a milioni di siti web e applicazioni online. Anzi, forse bisogna dire che è toccata di nuovo a Cloudflare. L’ultimo malfunzionamento, infatti, è di poco più di due settimane fa (lo avevamo raccontato qui), quando il popolare servizio di hosting aveva buttato giù con sé decine di altrettanto popolari siti e piattaforme come X, ChatGpt, Canva e Spotify.
Questa volta il down è cominciato nella mattina di venerdì 5 dicembre. Ma il problema è durato solo pochi minuti.
Sul sito che monitora lo status del servizio è stato riportato un problema con la Dashboard, cioè il pannello di controllo online che i clienti del servizio usano per gestire i propri siti, e le relative Api, cioè le infrastrutture informatiche che fanno comunicare diversi servizi.
Da ChatGpt a LinkedIn, da X a Canva, passando anche attraverso DownDetector, la piattaforma che monitora questo genere di disservizi grazie alla segnalazione degli utenti ma che proprio per i problemi a Cloudflare non stava funzionando.
Dopo minuti di terrore (o quasi…) per i professionisti di tutto il mondo che si sono visti bloccati nelle attività lavorative quotidiane, il servizio si è prontamente ripreso. Alle 9.56 (ore italiane) il sito Cloudflare Status ha segnalato il problema, alle 10.09 si assicurava gli utenti che era in corso un’indagine e, alla fine, appena tre minuti più tardi è stata implementata una risoluzione che ha riportato tutti i servizi e i siti in funzione.
Pericolo scampato. Per questa volta.
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5 dicembre 2025 ( modifica il 5 dicembre 2025 | 12:32)
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