Tre i punti contestati dalla Commissione, è la prima sanzione legata al Dsa (Digital Services Act). Il vicepresidente Usa: «L’Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola»
Alla fine di un’indagine lunga quasi due anni è arrivata la multa. Adesso l’Unione Europea chiede ufficialmente che X, il social che conoscevamo come Twitter prima che Elon Musk gli cambiasse nome, paghi 120 milioni per avere violato le regole del Digital Service Act (dsa). È la prima sanzione comminata a un’azienda per questo motivo.
In particolare, al centro dell’attenzione (e della sanzione) ci sono tre diverse infrazioni. Innanzitutto il cambiamento nell’assegnazione della famosa spunta blu, che durante la precedente gestione del social veniva concessa solo a verificate personalità di spicco. Con un colpo di spugna, il meccanismo è stato cancellato a favore di una spunta blu a pagamento che, secondo l’Ue, rischia di far confondere gli utenti. Inoltre, l’acquisto di una spunta blu non garantirebbe che dietro l’account ci sia una persona reale e non un bot.
Il secondo luogo vengono contestati gli obblighi di trasparenza richiesti dal Dsa. Secondo il regolamento europeo, aziende come X devono fornire con una certa frequenza un report sulle attività pubblicitarie ospitate sulla piattaforma, per verificare che la differenza fra pubblicità e un post “normale” sia ben delineata. Una regola particolarmente importante per monitorare i finanziamenti durante i periodi elettorali (e il caos che ne consegue).
Infine viene sottolineata la mancata collaborazione di X con i ricercatori. La piattaforma, infatti, ha fallito nel fornire dati in pubblico accesso agli studiosi, così come richiesto dal Digital Service Act.
La reazione Usa
Immediata la reazione statunitense. Anzi, il primo commento è arrivato prima ancora che la decisione dell’Ue venisse ufficializzata. «Circolano voci secondo cui la Commissione Europea multerà X per centinaia di milioni di dollari per non aver applicato la censura. L’Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola, non attaccare le aziende americane per la spazzatura», ha scritto in un post su X il vicepresidente americano JD Vance. E intanto Elon Musk ha risposto al messaggio di Vance, sottolineando di apprezzare molto il sostegno del vicepresidente.
Si inasprisce così lo scontro fra Vecchio e Nuovo Continente. Una guerra commerciale e politica che è cominciata con la seconda amministrazione Trump e che potrebbe trovare ulteriore terreno di scontro in virtù della decisione Ue di multare X.
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5 dicembre 2025 ( modifica il 5 dicembre 2025 | 13:16)
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