di
Simona Marchetti
Tratta dal romanzo di Antonio Scurati e diretta dal regista Joe Wright, narra l’ascesa al potere di Benito Mussolini ed è stata trasmessa a gennaio da Sky, ottenendo un grande successo di critica e pubblico
Nella classifica globale delle 10 migliori serie tv del 2025, stilata dalla rivista “Time”, c’è anche “M. Il figlio del secolo”, a cui la critica televisiva Judy Berman ha riservato la quarta posizione. Tratta dal romanzo di Antonio Scurati e presentata in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia, la serie racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini ed è stata trasmessa a gennaio da Sky, ottenendo un enorme successo di critica e pubblico, anche a livello internazionale. «L’ascesa del fascismo non dovrebbe rendere la visione piacevole – scrive Berman nel suo commento – quindi quando definisco questo docu-drama su Mussolini “abrasivo” lo intendo un complimento. In una miniserie basata sul romanzo di Antonio Scurati, il regista di “Orgoglio e Pregiudizio”, Joe Wright, abbraccia l’oscurità, spesso letteralmente. Ripercorrendo l’ascesa del Duce dopo la Prima Guerra Mondiale, da direttore di giornale a dittatore, la serie avvolge le sue macchinazioni in un minaccioso chiaroscuro».
«A ciò si aggiungono la fragorosa colonna sonora di Tom Rowland dei Chemical Brothers e i monologhi arroganti che dominano la sceneggiatura da brividi di Stefano Bise – conclude la critica nella sua analisi – mentre a consolidare il tutto ci pensa Luca Marinelli, con un’interpretazione massimalista che sembra mettere insieme uomini forti, reali e immaginari: l’abiezione di Riccardo III, la strategia di Putin, la volgarità di Trump, la fisicità negativa di Tony Soprano in accappatoio. Mentre Mussolini annienta i nemici, tradisce gli amici e i suoi stessi principi, “M. Il figlio del secolo” fa luce sulla confusione che perennemente circonda l’ideologia fascista. Come sostiene Wright, “non c’è nulla di più complesso dell’accumulo nichilista del potere”».
Tornando alla classifica, prima della miniserie sul Duce, al terzo posto si è piazzato il noir “The lowdown” con Ethan Hawke e al secondo l’inquietante “Pluribus” con Rhea Seehorn, mentre la serie migliore del 2025 per il Time è “Dying for sex” con Michelle Williams nei panni di una donna che, nella fase terminale della malattia, scopre la voglia di abbracciare la vita e soprattutto il sesso in ogni sua forma e libertà.
5 dicembre 2025 ( modifica il 5 dicembre 2025 | 15:25)
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