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Redazione Economia
Mosca ha dichiarato di voler importare più beni indiani nel tentativo di aumentare gli scambi commerciali fino a 100 miliardi entro il 2030. I 29 documenti congiunti e la necessità di riequilibrare la bilancia dei pagamenti
Dalla guerra fredda alla partnership energetico-militare che ancora oggi fa di Mosca il principale fornitore di armamenti e un pilastro della sicurezza energetica indiana. Come dimenticare le prime visite di Putin nel 2000 e nel 2001, le foto d’epoca con un giovane Modi e la ritualità del vertice annuale (questo è il 23° summit bilaterale) (qui puoi leggere l’analisi di Federico Rampini sul bilaterale in corso tra Russia ed India).
Il bilanciamento
La parola chiave è «bilanciamento», scrive Rampini: «La difficoltà di mantenere una relazione speciale con Mosca proprio mentre i rapporti con Washington si sono fatti più tesi, per via dei nuovi dazi americani e del contenzioso sul petrolio russo». Da un lato le sanzioni e le pressioni Usa hanno già ridotto il margine di manovra dell’India sull’energia; dall’altro Delhi non può permettersi di rompere con un partner che le ha garantito petrolio scontato e continuità negli approvvigionamenti militari.
Lo squilibrio commerciale
Mosca, nel corso dell’incontro, ha dichiarato di voler importare più beni indiani nel tentativo di aumentare gli scambi commerciali fino a 100 miliardi di dollari entro il 2030, «un volume che finora è stato sbilanciato a suo favore a causa delle importazioni di energia di Nuova Delhi», scrive il quotidiano britannico «Guardian» in merito all’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro indiano Narendra Modi.
Le materie prime
«La Russia fornisce in modo affidabile petrolio, gas, carbone e tutto ciò che è necessario allo sviluppo energetico dell’India», ha spiegato Putin. «Siamo pronti a continuare le forniture ininterrotte di petrolio per l’economia indiana in rapida crescita», ha proseguito il presidente russo, mentre il capo del governo indiano, Modi, è sotto pressione da parte degli Stati Uniti affinché smetta di acquistare prodotti petroliferi russi, nel pieno della guerra in Ucraina.
La mano tesa di Putin
I due Paesi, dotati di armi nucleari intrattengono strette relazioni economiche, diplomatiche e militari sin dalla Guerra Fredda. «La Russia è pronta ad aumentare con urgenza gli acquisti di beni e servizi dall’India, anche in considerazione dell’attuale surplus commerciale a favore di Mosca», ha aggiunto il numero uno del Cremlino. «Considerati i notevoli vantaggi commerciali per la Russia, le aziende russe e le nostre imprese sono pronte ad aumentare significativamente i loro acquisti di beni e servizi dall’India per un’ampia gamma di prodotti», ha affermato Putin.
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Che cosa dicono i media indiani
Le analisi dei media indiani convergono su tre dossier principali: difesa, energia, squilibri commerciali. Evidenziano il possibile rilancio di progetti ad alta visibilità: dalla discussione sul caccia di quinta generazione Su-57 alla cooperazione per sistemi di difesa aerea di nuova generazione (si cita «anche l’interesse indiano per qualcosa sulla linea dell’S-500) e l’accelerazione sulle consegne di sistemi già acquistati come l’S-400 e gli upgrade dei Sukhoi Su-30MKI», analizza Rampini. Sul fronte energia, l’India ha beneficiato enormemente del petrolio russo (negoziando sconti pesanti, ben al di sotto dei prezzi mondiali) dopo il 2022, ma ora deve gestire sanzioni più stringenti, controlli sui pagamenti e il rischio di ritorsioni americane.
I documenti congiunti
Russia e India hanno firmato 29 documenti congiunti. Tra cui un programma per lo sviluppo di aree strategiche di cooperazione economica fino al 2030 e un altro in ambito sanitario, di formazione medica e scientifico. Hanno inoltre firmato un protocollo di cooperazione per lo scambio di informazioni avanzate su merci e veicoli. Un memorandum d’intesa tra il Russian Maritime Board e il Ministero indiano dei Porti, della Navigazione e delle Vie Nautiche e un altro sulla formazione di specialisti per le navi che operano in acque polari. Infine stanno lavorando alla costruzione di un impianto per la produzione di principi attivi farmaceutici nella regione russa di Kaluga.
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5 dicembre 2025 ( modifica il 5 dicembre 2025 | 19:20)
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