Laura Pollard, originaria di Vicenza, ha 59 anni e si è trasferita negli Stati Uniti nel 2000 per amore

Laura Pollard, originaria di Vicenza, ha 59 anni e vive negli States dal 2000

Laura Pollard, originaria di Vicenza, ha 59 anni e vive negli States dal 2000
Si sono conosciuti durante una serata tra amici e, da quel giorno, non si sono più lasciati. E proprio l’amore le ha fatto decidere di lasciare Vicenza, dove era nata e cresciuta, per volare negli States. «Ho lasciato l’Italia nel 2000 dopo il matrimonio – spiega Laura Pollard – Mio marito David, a quel tempo militare, è originario del Kentucky. Abbiamo vissuto un anno in Georgia e quindi ci siamo trasferiti a Port Charlotte, una tranquilla cittadina a sud di Tampa, in Florida».
Laura che oggi ha 59 anni lavora ormai da 18 in ospedale
«In Italia avevo studiato ragioneria ma arrivata qua non ero convinta di cercare lavoro nel mio settore. La barriera linguistica mi frenava. Ho deciso quindi diventare Cna (certified nursing assistant) ovvero assistente infermieristica. Del resto era sempre stato il mio sogno. Ora, dopo un ulteriore corso, lavoro nel reparto di cardiologia». Di certo si è ambientata in fretta negli Stati Uniti.
«Prima di sposarmi ero venuta a trovare David – racconta – lui mi ha detto, in seguito, di aver capito subito che mi sarei trovata bene e così è stato. Quando lo dissi ai miei genitori ricordo che mia mamma mi rispose: “Io ho fatto la mia vita, ora tocca a te”. David dovette comunque prometterle che sarei tornata in Italia ogni volta che lo desideravo. Ricordo che siamo partiti e abbiamo preso un pullman per raggiungere l’aeroporto. Mia mamma è arrivata in bicicletta fino a quasi il casello autostradale e ha fermato il conducente. Voleva darmi una rosa».
«All’inizio dell’Italia mi mancava soprattutto il cibo – continua -. Ora le cose sono diverse, si riesce a trovare un po’ di tutto, anche lo spritz Aperol. Da quando è mancata mia mamma torno meno spesso nelle mia città. Dopo tanti anni in Florida quando sono in Italia provo la strana sensazione di essere quasi una turista, mi mancano i punti di riferimento. Però quando andrò in pensione mi piacerebbe trascorrere le estati nel mio Paese».
L’estate in Florida è un punto debole
Perché, pensando a ciò che non le piace della Florida, è proprio l’estate il punto debole: «Il clima è insopportabile, c’è un’afa terribile. Non si può stare in casa senza condizionatore». «L’inverno invece è caratterizzato dall’invasione di turisti. Tantissimi americani e canadesi vengono qui a svernare, molti hanno la casa. In questi mesi c’è molto traffico e confusione».
Port Charlotte è una cittadina piccola
«L’abbiamo scelta proprio perché desideravamo vivere in un luogo tranquillo. C’è comunque quello che serve: dagli impianti sportivi al centro commerciale e poi tanti ristoranti». E conclude: «Qui il mare non è molto bello, ma in pochi minuti si possono raggiungere località con spiagge molto belle come Sieste beach a Sarasota, famosissima, con la sabbia bianca e talmente fine da sembrare borotalco, Venice o Englewood».
Port Charlotte è una città adatta agli sport: ci si può dedicare alla vela, al kayak o al sup (pagaia in piedi) lungo i suoi corsi d’acqua. «Ci sono inoltre venti campi da golf. Questo è uno dei posti migliori negli Stati Uniti per dedicarsi a questa attività che io e David amiamo molto. Sono inoltre appassionata di cavalli da corsa e di viaggi in moto. Una notte siamo partiti e abbiamo raggiunto New Orleans dopo 14 ore di viaggio. La città è rinomata per il baseball: in primavera si può assistere all’allenamento dei Tampa Bay Rays al Charlotte Sports Park e la città si anima».
Acqua cristallina e spiagge mozzafiato

Le spiagge bellissime e molto famose sono a pochi chilometri da Port Charlotte. Innanzitutto c’è Venice che è anche famosa per i resti di squali che si trovano sui fondali della sua costa e attrae per questo molti sub. Ci sono poi Englewood e Siesta beach che è famosissima per avere una spiaggia bianchissima con sabbia talmente sottile da sembrare borotalco. Infine, c’è la lunga spiaggia di Fort Meyers molto apprezzata dalla gente del posto, dai turisti e dalle famiglie.
«Un alligatore vicino alla mia auto»

«La zona in cui abito, a differenza di altre, non è zona di alligatori. Però è comunque possibile fare un incontro ravvicinato con uno di loro. A me personalmente è capitato una volta. Stavo andando verso la mia auto, ferma in un parcheggio. A solo un metro dalla vettura mi sono ritrovata un alligatore fermo, arrivato da chissà dove». In Florida si mangia la carne di alligatore, che viene descritta come molto leggera.
La capitale del golf

Oltre agli sport acquatici a Port Charlotte si possono praticare tantissimi sport.
Laura e suo marito David amano molto il golf e questa è sicuramente la città adatta a loro perché conta oltre venti campi. La città è però rinomata anche per il baseball: in primavera si può assistere all’allenamento dei Tampa Bay Rays al Charlotte Sports Park e la città si anima. Tantissime le persone che, in quei giorni, arrivano anche da lontano.
Il periodo migliore per una vacanza da febbraio a maggio

Il clima della Florida è per lo più di tipo tropicale, con inverni miti e relativamente caldi ed estati lunghe, molto umide e afose.
Tra maggio e ottobre, cioè nella stagione estiva, sono frequenti rovesci e temporali, mentre i mesi invernali risultano più asciutti e presentano temperature diurne medie attorno ai venti gradi. La regione è inoltre soggetta al rischio di uragani, in particolare nel periodo compreso tra agosto e ottobre.
Da Halloween al baseball

Come in tutte le città statunitensi tra le feste più sentite c’è sicuramente quella di Halloween. Si tratta di una delle date più attese dai più piccoli e anche dai grandi. La cittadina, molto tranquilla, non ha un calendario fitto di eventi, ma non mancano appuntamenti sportivi di rilievo. «Abbiamo scelto di trasferirci qui proprio perché cercavamo una località tranquilla, lontani dalla confusione e dal traffico eccessivo».
Dal pesce fritto alla torta al lime

«Qui in Florida mangiamo molto pesce. L’aspetto che sin dall’inizio mi ha stupito e che non mi piace particolarmente è che nella maggior parte dei casi è fritto». Famosa è la Key lime pie, la torta di limetta preparata con succo di limetta, tuorli d’uovo, latte condensato e meringa in crosta di torta o, in alternativa, panna montata. Rispetto al passato ora è molto più facile trovare prodotti e specialità italiane. «Anche lo spritz è molto diffuso».