Per anni ha fatto di tutto affinché il suo nome non venisse associato a quello del padre, tanto da arrivare a nascondere quel cognome ingombrante. E così Pietro Morandi, ultimogenito del mitico Gianni, nato nel 1997 dall’unione con la moglie Anna Dan, è diventato Tredici Pietro (il numero è un riferimento ai membri della comitiva che frequentava da adolescente a Bologna). La svolta nel rapporto con papà Gianni è arrivata quando lo scorso anno il rapper, 28 anni, che dopo essere stato scelto da Carlo Conti come uno dei 30 big in gara al Festival di Sanremo 2026 stasera sarà in concerto all’Hacienda con il tour legato all’album Non guardare giù, ha pubblicato il videoclip del singolo Big Panorama.
LA CLIP Nella clip, il ragazzo viene portato in ospedale su una barella, con il volto tumefatto e lesioni su tutto il corpo. «Vivo solo da dieci anni / da quando avevo due peli e sono il figlio di Gianni / non so perché ci ho sofferto», canta nel testo Tredici Pietro. E a sorpresa nel video spunta, nei panni di un medico, proprio Morandi senior. «Il fatto di avere lui come padre è una fortuna, ma al tempo stesso rappresenta una grossa ombra dalla quale è difficile uscire. È dappertutto. Quando sono andato in analisi ho parlato tanto della mia famiglia, ma non so se abbia avuto a che fare con la crisi», ha spiegato il rapper al Messaggero lo scorso marzo, alla vigilia dell’uscita del disco di cui fa parte la canzone. LA CRISI La crisi alla quale allude è quella vissuta due anni fa, scatenata da «comportamenti autolesionistici» e uso di sostanze: «Mi ero trasferito da Bologna a Milano. Non solo per lavoro, ma anche per vivere insieme alla mia ex ragazza. È andato tutto male, però. La relazione è finita. E a Milano mi sono perso. Lo dico anche in Morire (un’altra delle canzoni del disco, ndr): “Sopra Milano c’è solo il cielo grigio / perché veramente è la città dei cattivi / e veramente mi sentivo smarrito”. Mi sentivo uno sfigato, perché lì bisogna essere fighi a tutti i costi, seguire le mode, farsi vedere sempre. Non ci si può prendere un anno di tempo per fare un disco, banalmente. Sono andato in tilt e ho cominciato ad avere comportamenti autolesionistici. Non parlo di pensieri suicidi: mi facevo del male usando sostanze».
Quali? «Non la cocaina, che in realtà non mi ha mai attratto, anche se la cito nel pezzo. E neppure le droghe in generale: un mischione di psicofarmaci e medicinali, diciamo così». Di lui i fratelli maggiori Marianna e Marco, nati dal matrimonio tra Morandi e la prima moglie Laura Efrikian, dicono: «È un ragazzo speciale. Siamo stati due fratelli troppo grandi, per lui, purtroppo. Lo capiamo, comunque: il nostro è un cognome che richiede una certa responsabilità». L’ESORDIO Papà Gianni invece ha capito che è meglio lasciare al ragazzo i suoi spazi: dopo che Carlo Conti ha annunciato la partecipazione del rapper al Festival, l’Eterno Ragazzo non ha neppure fatto un post per congratularsi con lui sui social, dove è sempre attivissimo. Alla kermesse Tredici Pietro, il cui esordio nella musica risale al 2018, quando pubblicò il singolo Pizza e fichi, provò a partecipare già l’anno scorso con Verità, un’altra delle canzoni incluse in Non guardare giù. Forse non aveva ancora i numeri per competere tra i big. Numeri che sono arrivati quest’estate grazie al tormentone Che gusto c’è, che ha inciso insieme a Fabri Fibra: il brano ha superato i 30 milioni di stream su Spotify e vinto il Disco d’oro. In Verità, il rapper canta: «Senza mio padre non avrei imparato il valore dei soldi». SOUL E R&B Oggi con le sue origini Pietro sembra aver fatto pace: «Grazie a papà ho capito che le cose non piovono dal cielo». Il rapper di Pizza e fichi si è trasformato in un artista più maturo, anche musicalmente, tra rap vecchia scuola, soul e r&b: «All’epoca facevo rap tanto per. Oggi so cosa voglio: alzare costantemente la mia asticella».
`Hacienda, via dei Cluniacensi 68. Stasera, ore 21
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