di
Donatella Tiraboschi
Valtesse, Togni sulla gestione dei campi: «Chiudiamo i conti con il passato»
Franco Togni (già patron di Automha) che aveva acquisito il complesso quattro anni fa — e che detiene la maggioranza delle quote della infrastruttura del Tennis Bergamo — è piuttosto lapidario. «Non c’è niente di nuovo, siamo in una fase di definizione con la vecchia gestione per perfezionare un accordo che veda la sua uscita dalla gestione del tennis. A settembre avremo le idee chiare».
Settembre si può dire sia già domani, ma sui campi di terra rossa di Valtesse la preoccupazione non manca. La questione si può sintetizzare così: resterà un centro sportivo o Togni intende trasformare quest’area in qualcos’altro? Non solo, ma dal momento che nella piscina e sui campi da gioco vengono organizzati dei corsi di nuoto e parallelamente si svolge la Scuola Tennis (parecchio apprezzata, per altro) siamo sicuri che, con l’avvio dell’anno scolastico, queste attività potranno essere programmate in tempi utili e proseguire? Dubbi, perplessità e ansie assortite, stante la scarna dichiarazione di Togni, non stanno trovando al momento risposte, anche se l’attuale gestione del Club — che fa capo al presidente Oscar Magoni — ha cercato recentemente di dare una svolta organizzativa precisando come il passato debba essere considerato «una risorsa, non un recinto. E il futuro si costruisce, un colpo alla volta, aprendosi al gioco, e agli altri». In questa cornice, non solo nell’ottica di una maggiore fruizione del complesso, ma come mezzo per risollevare i conti, è attivo da circa un mese un nuovo servizio. È, infatti, possibile prenotare i campi online, tramite Playtomic, la app disponibile gratuitamente su App Store e Google Play con cui si può riservare un campo fino a tre giorni in anticipo, in pochi passaggi e senza costi aggiuntivi. Il servizio è aperto anche a chi non è socio del circolo, mantenendo l’alta qualità e l’accoglienza che da sempre contraddistinguono il Tennis Club Bergamo.
Elementi su cui pone l’accento anche Carlos Bernardes, figura di primissimo piano del tennis con la T maiuscola, dal momento che questo signore, brasiliano ma bergamasco d’adozione, ha arbitrato qualcosa come 8 mila incontri in ambito professionistico in 40 anni di attività. Bernardes, ex giudice — con un palmarès impressionante (ha arbitrato tutti i numeri uno della racchetta nei più grandi tornei internazionali, dal Roland Garros a Wimbledon) — ha messo a disposizione del sodalizio orobico tutta la sua professionalità ed esperienza. Ma anche la sua creatività: «Ho dato una mano a organizzare un torneo interno e un altro di doppio, facendo giostrare nell’ultima mezz’ora di gioco i componenti delle coppie così da bilanciarne la composizione tecnica. Sono socio onorario del club e per me è un onore mettermi a disposizione. I campi sono tenuti benissimo, curati e devo dire che sono molto frequentati in tutte le ore del giorno. Anche sull’onda dei successi degli italiani professionisti, è uno sport che si sta riprendendo i suoi spazi nei confronti del padel. Ci sono moltissimi ragazzi che ci giocano e si appassionano anche qui a Bergamo. Sono un tesoro sportivo che l’Italia non può perdere».
La svolta popular, per così dire, del Tennis Club Bergamo arriva a ridosso dei 100 anni dalla sua fondazione che ricorreranno l’anno prossimo. «La tecnologia, in questo caso la prenotazione tramite app, è solo uno strumento — rimarcano dal sodalizio —. Al centro c’è la volontà di rendere il tennis più accessibile, più democratico, più vicino alla quotidianità delle persone. In un’epoca in cui le comunità cercano nuovi modi per ritrovarsi, il gesto di un club che si apre non è solo una novità operativa: è una dichiarazione di intenti. Premesso che alla base ovviamente ci sono sempre i conti che devono tornare». «Con questa novità apriamo ancora di più le porte del nostro circolo alla città — conclude il presidente Oscar Magoni —. Crediamo nell’importanza di rendere lo sport accessibile, semplice da praticare e in linea con le abitudini digitali di oggi, mantenendo intatta la qualità che ci contraddistingue».
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2 agosto 2025
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