Aumento dei ricoveri e dei trapianti di fegato a Roma a causa dell’alcol. A lanciare l’allarme è l’ospedale San Camillo che fornisce numeri preoccupanti sui ricoveri per malattie del fegato correlate all’abuso di alcol e trapianti.

Allarme alcol: i numeri del San Camillo

L’ospedale, nel dettaglio, ha registrato un aumento dei ricoveri per epatite acuta e cirrosi alcolica, che rappresentano oltre il 40% del totale dei ricoverati nella Unità operativa complessa Malattie del fegato, con un impatto sempre più evidente sulle fasce giovanili.

Tra il 2022 e il 2025 l’età media dei ricoverati si attesta sotto ai 60 anni con un importante aumento degli under 50, che rappresentano oltre il 14% dei ricoveri alcol-correlati nel quadriennio, con un picco del 22,4% nel 2025. E sebbene gli under 40 siano circa il 3% del totale, si assiste a un incremento di ricoveri nei giovani di 20-30 anni per epatite acuta alcolica che risulta essere più frequente rispetto al periodo pre- Covid.

Alcol, pornografia, shopping compulsivo: da cosa sono dipendenti i romani e perché i dati sono in aumentoSempre più trapianti di fegato alcol-correlati

La tendenza viene confermata anche dalle analisi dei trapianti di fegato. Dal 2018 al 2024, infatti, la quota di interventi per cause alcoliche è raddoppiata dal 15–20% a circa il 40% e lo spartiacque risulta essere l’anno 2021. Nel solo 2024, su 106 trapianti, 48, quasi la metà, sono alcol-correlati. I numeri sono stati diffusi in occasione del convegno nazionale “Target Fegato – Innovazione terapeutica e approccio integrato alle malattie del fegato” al San Camillo.

Allarme binge drinking

“Circa il 40% dei ricoveri nel reparto Malattie del Fegato è legato all’abuso di alcol – spiega il direttore dell’Unità operativa complessa Adriano Pellicelli – e la pandemia, con isolamento e disturbi depressivi, ha probabilmente amplificato il consumo. Oggi un trapianto su tre è correlato alla cirrosi alcolica o ai tumori associati. Per questo è fondamentale investire in prevenzione e informazione nelle scuole, perché il binge drinking espone a epatiti acute severe alcoliche e, nei casi più gravi, alla necessità di un trapianto”.

Per binge drinking (o abbuffata di alcol) si intende, in particolare, il consumo di quantità eccessive di alcol in un breve lasso di tempo. Un problema che come spiegato dalla dottoressa Antonella Camposeragna del Dipartimento di Epidemiologia della Regione, in questo approfondimento di Dossier, riguarda soprattutto i più giovani.

“Ciao, siamo romani e abbiamo un problema: beviamo troppo”

Il professor Giuseppe Ettorre, direttore dell’Unità operativa complessa Chirurgia generale e dei trapianti del San Camillo, ha evidenziato come il Centro trapianti abbia già raggiunto circa 100 interventi dall’inizio dell’anno. “Stiamo osservando – ha spiegato – un cambio nelle indicazioni: sempre più spesso riguardano pazienti giovani con problematiche legate a comportamenti a rischio o difficoltà sociali. A loro offriamo risposta immediata e un percorso altamente specializzato”.