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Marco Calabresi e Redazione Roma
Ad ogni sosta momenti di musica e spettacolo. Vespe in stile «Vacanze romane» lungo via Veneto. Il braciere fra le quinte di piazza del Popolo
Inizia oggi il viaggio nella Capitale della fiaccola dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Per 63 giorni, la fiamma attraverserà 60 città, per oltre 12mila chilometri, toccando ogni provincia e bellezze artistiche e paesaggistiche. Un vero e proprio spot dell’Italia nel mondo.
La staffetta ha preso il via sabato 6 dicembre alle 9.30 dallo Stadio dei Marmi «Pietro Mennea» del Foro Italico, protagonisti tre tedofori. Dopo un’introduzione – del presidente del Coni Luciano Buonfiglio, del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e del presidente di Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò ( ha ricordato con rammarico i giorni in cui la Capitale era candidata per i Giochi del 2024, poi disputati a Parigi, «se siamo qui è perché qualcuno non ha voluto dare fiducia a questa città») – Giancarlo Peris, l’ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960, ha consegnato la fiaccola a Malagò, incaricato di accendere il braciere. Poi via alla staffetta attraverso gli scorci più belli della Capitale introdotta da una triade: Gregorio Paltrinieri, vincitore di un oro, due argenti e due bronzi olimpici («La fiaccola va oltre lo sport, quando si pensa all’Olimpiade si pensa al mondo che si ferma e si riunisce. Anni fa si fermavano guerre, anche se dubito succeda adesso») ha affidato la torcia a Elisa Di Francisca, seconda tedofora. L’olimpionica della scherma, vincitrice di due ori e un argento olimpici nella disciplina del fioretto, dopo un giro accompagnato da applausi ha ceduto a sua volta il testimone a un altro olimpionico, Gianmarco Tamberi.
Prima meta, intorno alle 12, il Gazometro
A lui, vincitore della medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020, è toccato il «Torch kiss» (come viene definito lo scambio, sinonimo di pace, unità, speranza e amicizia) con il cestista Achille Polonara che ha innalzato la torcia al di fuori dallo Stadio dei Marmi, lanciando la staffetta per le strade di Roma con occhi emozionati e pieni di speranza. Polonara è l’unico dei primi quattro tedofori della giornata inaugurale che non si è mai messo una medaglia al collo, ma che con spirito olimpico sta combattendo una battaglia ben più dura di qualsiasi gara sportiva. E per l’occasione, il cestista marchigiano, a cui qualche mese è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta, si è presentato senza la sedia a rotelle che lo aveva accompagnato nelle precedenti uscite pubbliche: «Una grande emozione, come è un’emozione essere in piedi, considerando che fino a una settimana ero su una carrozzina – le sue parole -. La mia battaglia è stata complicata, spero di essere alla fine. Essere giovane e un atleta mi ha aiutato molto: poi io sono anche un combattente, ora spero che un po’ di fortuna mi assista».
L’omaggio di Tamberi a Polonara
Marchigiano come lui, Tamberi ha spiegato: «È stata un’emozione enorme, anche perché conosco Achille da quando siamo piccoli. Lui è un guerriero, e quello che sta passando non è da augurare a nessuno. La torcia racchiude tutti i valori dello sport e ancora oggi una cosa così semplice come una fiamma mantenuta accesa da tante persone ha un valore enorme, racchiude qualcosa di poetico. Ci auguriamo la tregua olimpica, una cosa non infattibile. E io spero che il mio rapporto con i Giochi si possa stringere fino a Los Angeles 2028». Tedofori nelle strade della Capitale Matteo Berrettini, Achille Lauro, Gigi Datome, Andrea Bargnani, Max Biaggi, il premio Oscar Giuseppe Tornatore, Noemi, Claudia Gerini e Lavinia Biagiotti. A impugnare la torcia anche Rania Dagash-Kamara, assistant executive director del World Food Programme (WFP). Tra le 12 e le 13 il passaggio da piazza San Pietro a Castel Sant’Angelo, mentre un distaccamento di sportivi si trattiene al Pantheon. La corsa mattutina ha la sua prima meta al Gazometro, proprietà di Eni partner del viaggio.
Accensione del braciere a piazza del Popolo
Nel primo pomeriggio si riparte, in direzione di piazza del Campidoglio dove l’arrivo della fiamma è in programma ntorno alle 16, per poi raggungere i Fori Imperiali e il Colosseo. Non manca un iconico e suggestivo passaggio in Vespa lungo via Veneto. Dalle 18.30 tappe a fontana di Trevi, piazza Montecitorio, Palazzo Chigi, piazza di Spagna e via del Corso. Fino, alle 19.30, all’accensione del braciere fra le quinte di piazza del Popolo, accompagnato da un concerto. Un percorso scandito da appuntamenti di musica e spettacolo, a cura specialmente dei partner Coca Cola e Eni, a celebrare un antico rito rinnovato nella sua attrattiva. Cerimonia di apertura il prossimo 6 febbraio.
Domenica 7 la fiaccola a Villa d’Este e Villa Adriana
La polizia locale di Roma Capitale vigilerà sul traffico, sottoposto ovviamente ad alcune limitazioni. Domenica 7 dicembre la torcia olimpica lascerà Roma per successive tappe celebrative da via dell’Arcadia-via di Tor Marancia, verso l’Eur e Ostia, lasciando da qui definitivamente la Capitale. Il percorso proseguirà nel Lazio raggiungendo Civitavecchia e Tarquinia, con tappa finale a Viterbo. Anche Tivoli vivrà un passaggio storico: la fiamma olimpica entrerà a Villa Adriana dalle 12 alle 12.15 e raggiungerà Villa d’Este dalle 12.30 alle 12.45, accolta dai tedofori e da quanti vorranno condividere una forte emozione, fra sport e cultura.
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6 dicembre 2025 ( modifica il 6 dicembre 2025 | 13:04)
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