L’intervento di riconversione e potenziamento della rete sanitaria territoriale torinese, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevede la realizzazione di 22 nuove strutture tra Case della Comunità e Ospedali di Comunità. Tra i progetti più complessi figura quello dell’ex Astanteria Martini, nel quartiere Aurora, che ospiterà due Case e due Ospedali di Comunità. I lavori in via Cigna, considerati tra i più delicati, hanno superato il principale ostacolo: il parere della Soprintendenza.
Il cantiere di via Cigna ha registrato ritardi legati a diversi fattori: la lunga occupazione dell’area, l’entità degli interventi strutturali richiesti e la necessità di una concertazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, data la rilevanza storico-architettonica dell’ex Astanteria. A marzo, l’architetto Salvatore Giarrusso, responsabile Gestione e Manutenzione ASL Città di Torino, aveva segnalato in commissione consiliare sanità e urbanistica le criticità emerse.
Tuttavia, secondo quanto emerso durante l’ultima riunione della commissione sanità della Circoscrizione 7, presieduta da Ernesto Ausilio, l’impasse sarebbe stato superato. L’avanzamento dei lavori è stato definito soddisfacente e la chiusura del cantiere è prevista tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, in linea con le scadenze imposte dal PNRR, che fissano a giugno 2026 il termine ultimo per l’utilizzo dei fondi europei.
In parallelo, procedono anche i lavori per la realizzazione di due Case della Comunità già operative in via Cavezzale e Lungo Dora Savona. In entrambi i casi, gli interventi di ristrutturazione sono in corso senza che le strutture siano state chiuse al pubblico, permettendo la continuità dei servizi sanitari. In via Cavezzale, i lavori sono ancora in atto al piano rialzato e al secondo piano.
Completato, inoltre, l’allestimento delle tre Centrali Operative Territoriali (COT) previste nella Circoscrizione 7: le unità sono ubicate in via Schio e svolgono un ruolo strategico nel coordinamento tra l’assistenza sanitaria domiciliare, i medici di base e i servizi sociali. Le COT rappresentano una delle innovazioni chiave del modello di sanità territoriale promosso dal PNRR, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio.
Il quadro dei lavori in Aurora, Vanchiglia e Vanchiglietta conferma un progresso generale dei cantieri previsti, con tempistiche che, salvo imprevisti, dovrebbero rientrare nei limiti temporali previsti dai finanziamenti europei. La priorità resta quella di garantire una rete di presidi territoriali accessibili, multidisciplinari e integrati, in grado di rispondere alla domanda di salute della popolazione nei quartieri.