Dal 2 agosto l’Italia collabora alla consegna di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza con lanci aerei nell’ambito di un’operazione guidata dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania e con altre nazioni europee. L’annuncio arriva da fonti di Palazzo Chigi. L’operazione continuerà nei prossimi giorni grazie all’azione dei ministeri degli Esteri e della Difesa. \n
Nella Striscia ancora sangue sugli aiuti. Ventuno palestinesi sono stati uccisi all’alba di sabato dal fuoco israeliano nella Striscia di gaza. Fra di loro 12 persone che cercavano di ottenere cibo e 3 donne. Lo ha scritto l’agenzia palestinese Wafa sul suo sito, citando fonti mediche. Allarme dell’Unicef: “In 22 mesi sono morti 18mila bambini”. A soffrire sono anche gli ostaggi, una ventina quelli ritenuti ancora vivi. L’inviato Usa Steve Witkoff ha incontrato i familiari, che sono rimasti ulteriormente turbati da un video shock diffuso da Hamas: il giovane Evyatar David, emaciato e pallido, sotto un tunnel.
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L’organizzazione internazionale Azione contro la violenza armata (Aoav) ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall’inizio della guerra a Gaza sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l’uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l’Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024 . Rimane irrisolta anche l’inchiesta sull’uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano \”false\”, ma hanno precisato al quotidiano britannico che l’incidente era \”ancora in fase di revisione\”. Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell’Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un \”modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze\”.
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Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento organizzato per il Giubileo degli Influencer. \”Quella è la soluzione, cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza\”, ha ribadito. Poi sull’attacco alla Parrocchia cristiana a Gaza: \”L’impressione è che tante volte questi errori si ripetano\”.
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Il ministro israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha affermato che Israele non cederà ai tentativi di \”manipolazione\” di Hamas e continuerà invece a combattere \”a tutta forza\” dopo che il gruppo terroristico ha diffuso il filmato dell’ostaggio Evyatar David, che appariva gravemente emaciato e debole. \”L’obiettivo di Hamas nel diffondere i video degli ostaggi è di manipolarci emotivamente, lacerare i nostri cuori e, attraverso il terrore della manipolazione, spingerci ad arrenderci e a fermare la guerra\”, ha aggiunto il ministro. \”Ovviamente, questo non accadrà\”, ha affermato Smotrich, precisando che \”la risposta al crudele abuso degli ostaggi deve essere la completa distruzione di questo puro male dalla faccia della terra e il ritorno incondizionato degli ostaggi\”. Lo scrive The Times of Israel.
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La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano \”una misura molto seria che non ha precedenti\”.
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Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato famiglie dei rapiti Rom Braslavsky ed Evyatar David, all’ombra della pubblicazione della loro documentazione sulla prigionia delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza. Netanyahu – riportano i media israeliani – ha ripetutamente detto alle famiglie di essere consapevole della loro difficile situazione e che sta facendo ogni sforzo per liberarli.
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Nonostante Donald Trump abbia ripetutamente affermato negli ultimi giorni che gli Stati Uniti hanno contribuito con 60 milioni di dollari per il cibo a Gaza, lamentandosi che \”nessuno ha ringraziato\”, gli impegni statunitensi sono stati pari alla metà di tale importo, e solo una frazione di questa somma (il 10%, pari a tre milioni di dollari) è stata effettivamente erogata. Lo scrive il Washington Post. Un portavoce del dipartimento di stato ha dichiarato che \”abbiamo approvato un finanziamento di 30 milioni di dollari\” alla Gaza Humanitarian Foundation, il controverso sistema di distribuzione alimentare sostenuto da Stati Uniti e Israele, aggiungendo che \”un importo iniziale è stato erogato a partire da questa settimana\”.
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Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.
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Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha parlato di \”immagini spregevoli\” dopo che Hamas e un altro gruppo islamista palestinese hanno pubblicato video di ostaggi israeliani a Gaza. \”Immagini disgustose e insopportabili di ostaggi israeliani trattenuti per 666 giorni a Gaza da Hamas. Il loro calvario deve finire\”, ha scritto il ministro su X. \”Devono essere rilasciati, incondizionatamente. Hamas deve essere disarmato ed escluso dal governo di Gaza\”, ha affermato, aggiungendo che \”gli aiuti umanitari devono affluire in massa nel territorio\”. La pubblicazione, giovedì e ieri, da parte di Hamas e del suo alleato la Jihad Islamica, di video che mostrano due ostaggi emaciati ha suscitato scalpore in Israele e riacceso il dibattito sulla necessità di raggiungere un accordo il più rapidamente possibile per liberarli.
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Hamas ha ribadito che non accetterà il disarmo finché non verrà istituito uno Stato palestinese sovrano, in risposta a una delle richieste chiave di Israele nei colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo scrive la Bbc. Il gruppo armato palestinese ha affermato di aver risposto alle dichiarazioni attribuite all’inviato per il Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, secondo cui Hamas avrebbe \”espresso la sua volontà\” di deporre le armi. Israele ritiene che il disarmo di Hamas sia una delle condizioni fondamentali per qualsiasi accordo volto a porre fine al conflitto. I negoziati indiretti tra Israele e Hamas per garantire un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi si sono bloccati la scorsa settimana.
“,”postId”:”56fb2c91-0c49-4092-bd43-396d5b00c83c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T20:00:00.700Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T22:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”content”:”
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
“,”postId”:”7d636d54-2145-4053-bdb9-c23cffa40584″,”postLink”:{“title”:”Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy”,”url”:”https://tg24.sky.it/economia/2025/06/23/italia-iran-i-rischi-per-il-made-in-italy”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/40bf9ef2dfff2f6205ad59ec4c0e774cf35ff936/skytg24/it/mondo/2025/06/03/dazi-trump-usa-negoziati-offerte-news/F9CB76CF41FB911C6D7E9B6A8BFBAE78.JPG?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T19:52:20.406Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T21:52:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: \”Video ostaggio? Ecco chi muore veramente di fame\” “,”content”:”
\”Guardate le braccia di Evyatar David, un ostaggio israeliano, ridotto alla fame e sull’orlo del collasso. Ora guardate il braccio del suo rapitore palestinese di Hamas: forte, ben nutrito, che mostra una lattina. Quindi chi sta davvero morendo di fame a Gaza?\”. Lo scrive in un post su X il ministero degli Esteri israeliano commentando il video shock diffuso da Hamas che ritrae il giovane ostaggio israeliano Evyatar David ridotto a uno scheletro sotto un tunnel, in un cupo parallelismo con i gazawi che muoiono di fame.
“,”postId”:”10679202-0422-40e0-9bbb-eb35e8945fb7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T19:39:43.115Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T21:39:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rubio parla con ministro esteri Canada: \”Hamas continua ad ostacolare la pace\””,”content”:”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri canadese, Anita Anand. Ad annunciarlo è stato il Dipartimento di Stato di Washington precisando che i due hanno parlato di Haiti e di Medio Oriente e di \”come Hamas continui ad ostacolare la pace\”.
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Il ministro degli Esteri Gideon Saar sta avviando una sessione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla questione degli ostaggi israeliani, dopo che Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno pubblicato video di propaganda durante il fine settimana in cui gli ostaggi Rom Braslavski ed Evyatar David apparivano gravemente emaciati. Lo fa sapere il Times of Israel, riportando una dichiarazione del ministero degli Esteri, in cui ha affermato che Saar si aspetta che le sue controparti in tutto il mondo \”esprimano pubblicamente una posizione morale ed etica ed esercitino ogni influenza possibile per porre fine alle terribili sofferenze degli ostaggi israeliani\”. \”Il mondo non puo’ rimanere in silenzio di fronte alle difficili immagini che sono il risultato di un deliberato abuso sadico degli ostaggi, che include anche la fame da parte di Hamas e della Jihad islamica\”, ha proseguito Saar, in un messaggio che accompagna la dichiarazione.
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Dopo la pubblicazione da parte di Hamas dei video che mostrano gli ostaggi in condizioni disumane e in pericolo di vita, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha definito le scene mostrate \”spregevoli, insopportabili\”. Con un post su X, Barrot ha affermato che \”le sofferenze dei rapiti devono finire, devono essere rilasciati incondizionatamente\”. Il capo della diplomazia francese ha poi aggiunto che \”Hamas deve essere disarmato ed escluso dal potere a Gaza\”.
“,”postId”:”e96a6dd8-3338-4a8a-93f3-4ddf38c27c8f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T19:36:31.279Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T21:36:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il Papa: \”L’amicizia può essere strada per la pace\””,”content”:”
\”L’amicizia può cambiare il mondo, può essere la strada per la pace\”. Lo ha detto il Papa ai giovani. Poi ha citato il beato Pier Giorgio Frassati: \”Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare\”.
“,”postId”:”ce0fe273-0831-46c4-bf2d-01487d55a86c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T19:30:00.947Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T21:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti studentessa”,”content”:”
La Francia non accetterà più sul proprio territorio i rifugiati gazawi prima della conclusione di un’indagine sulle “lacune” che avrebbero permesso l’accoglienza di una studentessa accusata di antisemitismo per via di alcuni post sui social. Lo ha detto oggi il ministro degli Affari esteri francese Jean-Noël Barrot.
“,”postId”:”0a6307ad-f936-41f4-8253-8d5d8415bfa5″,”postLink”:{“title”:”Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti studentessa”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/08/01/francia-studentessa-gazawi-antisemitismo”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/3354e2d9e4ffe07f6c63821a27d1fe8aab836b44/skytg24/it/mondo/2025/08/01/francia-studentessa-gazawi-antisemitismo/GettyImages-2150519371.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T19:00:00.366Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T21:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Aiuti Gaza, pacchi aerei da Emirati Arabi e nazioni europee. VIDEO”,”content”:”
L’esercito giordano con sette lanci aerei ha consegnato 57 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo e latte per neonati, alla Striscia di Gaza. A partecipare all’operazione è stata la Giordania, gli Emirati Arabi, la Germania, la Francia e la Spagna. Secondo l’osservatorio globale sulla fame, a Gaza c’è carestia e un aumento vertiginoso della malnutrizione.
“,”postId”:”eb726ca6-516d-4a6b-9df1-6ca40b021491″,”postLink”:{“title”:”Aiuti Gaza, pacchi aerei da Emirati Arabi e nazioni europee”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/video/2025/08/02/aiuti-gaza-pacchi-aerei-emirati-arabi-nazioni-europee-1027336″,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/de404e87f570b185f6fc04c06802d803cf5b4916/skytg24/it/mondo/video/2025/08/02/1027336_1754125642232_thumb_494.0000001_1754125875850.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T18:30:00.732Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T20:30:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, Witkoff incontra famiglie ostaggi a Tel Aviv. VIDEO”,”content”:”
L’inviato americano Steve Witkoff ha incontrato a Tel Aviv i familiari degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. La visita avviene mentre cresce la pressione internazionale su Israele per i raid su Gaza e le restrizioni agli aiuti umanitari. Proteste anche a Gerusalemme per chiedere il cessate il fuoco.
“,”postId”:”442bd705-0fdf-4b3b-887d-ee2e5160862d”,”postLink”:{“title”:”Israele, Witkoff incontra famiglie ostaggi a Tel Aviv”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/video/2025/08/02/israele-witkoff-incontra-famiglie-ostaggi-a-tel-aviv-1027358″,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/24130039e3828305226b4d802414d4042f5be992/skytg24/it/mondo/video/2025/08/02/1027358_1754134833114_thumb_494.0000001_1754134954150.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T18:22:12.251Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T20:22:12+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Padre ostaggio Braslavky: \”Mio figlio sta morendo e il suo paese lo ha abbandonato\””,”content”:”
\”Mio figlio Rom è a Gaza da 666 giorni… Rom lavorava come guardia di sicurezza al festival, avrebbe potuto scappare, salvarsi, ma ha scelto di rimanere e aiutare gli altri: curare i feriti, soccorrere le vittime, preservare la dignità dei morti\”. A dichiararlo, intervenendo alla manifestazione per la liberazione degli ostaggi in corso a Tel Aviv è stato il padre dell’ostaggio israeliano Rom Braslavky, Ofir.\n\”Rom è un eroe. E il suo Paese lo ha abbandonato. Lo ha abbandonato allora. Lo abbandona ogni giorno che non è qui, da 666 giorni. E due giorni fa, abbiamo visto tutti il prezzo dell’abbandono\”, ha aggiunto, riferendosi a un video di suo figlio pubblicato dalla Jihad Islamica Palestinese.\n\”Ho visto mio figlio e non l’ho riconosciuto. Il mio Rom ha fame di pane, sete d’acqua, è malato, fisicamente e mentalmente distrutto. Mio figlio sta morendo! L’ho visto con i miei occhi, e anche il Primo Ministro l’ha visto\”. \”Lui sa della situazione di Rom e degli altri ostaggi, eppure sceglie ripetutamente di non salvarlo. Voi, il pubblico con noi, l’intero popolo di Israele, scegliete la vita. Scegliete gli ostaggi. Scegliete la speranza. Il governo sceglie l’abbandono\”.
“,”postId”:”f0a80502-c3ec-4b68-9e7c-a1fd0e83493a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T18:19:56.840Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T20:19:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Herzog parla con famiglia dell’ostaggio del video: \”Straziante\””,”content”:”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha parlato in serata con la famiglia di Evyatar David, dopo che Hamas ha trasmesso un video dell’ostaggio in cui appariva fragile ed emaciato. Lo riporta The Times of Israel. L’ufficio del presidente ha affermato che Herzog ha parlato anche con la madre dell’ostaggio Guy Gilboa-Dalal, trattenuto insieme a David. \”Il cuore della nazione brucia di preoccupazione e dolore alla vista di queste immagini strazianti\”, ha detto Herzog alle famiglie, secondo quanto riportato dal suo ufficio. \”È un agghiacciante promemoria di ciò che accade nelle profondità dei tunnel del terrore di Hamas: pura crudeltà\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”cf465b93-c7f4-4eb8-abba-33da01f646f8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T18:10:34.952Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T20:10:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Contatti Meloni-Bin Zayed per lancio aiuti a Gaza”,”content”:”
L’operazione umanitaria di lancio aiuti alla popolazione di Gaza \”si è concretizzata – a quanto appreso da Adnkronos- a seguito di frequenti contatti tra Giorgia Meloni e il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan\”.
“,”postId”:”001ab0e0-9e23-4ca2-8a44-239a2411e7c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:58:31.482Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:58:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Herzog ai genitori ostaggi: \”Israele non rimane in silenzio\””,”content”:”
Il presidente Isaac Herzog ha parlato con i genitori degli ostaggi, Eviatar David, Galia e Avishai, nonché con Meirav Gilboa Dalal, la madre del rapito Guy Dalal. Herzog, riferiscono i media israeliani, ha detto ai genitori che \”Evyatar, Guy e tutti i rapiti sono i figli di tutti noi. Il cuore della nostra nazione brucia di preoccupazione e dolore alla vista delle dure immagini: tutti proviamo un profondo shock e un dolore indescrivibile\”. Il presidente israeliano ha ribadito che i video rilasciati da Hamas sono \”un agghiacciante promemoria di ciò che sta accadendo nelle profondità dei tunnel del terrore di Hamas: pura crudeltà\”, aggiungendo che Israele \”non si fermerà, non rimarrà in silenzio e non distoglierà lo sguardo dall’obiettivo, ossia vedere Evyatar, Guy e tutti i rapiti tornare a casa sani e salvi\”.
“,”postId”:”6a9bd5f4-1241-4016-9967-73a6932523a7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:57:28.495Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:57:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mezzaluna Rossa: \”Un morto in attacco dei coloni in Cisgiordania\””,”content”:”
La Mezzaluna Rossa ha riferito che un palestinese è stato ucciso e altri sette sono rimasti feriti da colpi d’arma da fuoco durante un attacco da parte di coloni nei villaggi di Aqraba e Jurish, in Cisgiordania. Lo scrive Haaretz.
“,”postId”:”dcf33b4b-be65-4d95-b347-0befc5373462″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:46:43.775Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:46:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tel Aviv: \”Hamas ha cibo in abbondanza e affama gli ostaggi\””,”content”:”
In risposta ai video diffusi da Hamas negli ultimi tre giorni che mostrano gli ostaggi Evyatar David e Rom Braslavski emaciati, una fonte israeliana di alto livello ha detto a Channel 12 che i rapitori di Hamas non sono a corto di cibo e stanno deliberatamente facendo morire di fame gli ostaggi. \”Sappiamo dalle testimonianze degli ostaggi restituiti e dalle nostre informazioni che i rapitori degli ostaggi non assomigliano agli ostaggi emaciati\”, ha detto il funzionario, aggiungendo che \”questa e’ una fame deliberata, non solo per abusare degli ostaggi stessi, ma anche per abusare delle loro famiglie e del pubblico\”.
“,”postId”:”5b744b41-2368-4426-87ff-412ddd8ce014″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:25:07.768Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:25:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Voleva compiere un attacco in un mall in Israele, arrestato “,”content”:”
La polizia israeliana ha arrestato un uomo, di 34 anni, sospettato di volere compiere un attentato terroristico nella regione di Hadera nel centro del Paese. Lo riporta Ynet precisando che l’uomo si trovava in un centro commerciale nel Kibbutz Gan Shmuel e aveva detto alla gente del posto che intendeva compiere un attacco. L’uomo è residente nel villaggio di Meisa.
“,”postId”:”30394e3b-a7c6-450e-a2ae-f7e07401cee8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:06:39.914Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:06:39+0200″,”video”:{“videoId”:”1027336″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/aiuti-gaza-pacchi-aerei-emirati-arabi-nazioni-europee-1027336″},”altBackground”:true,”title”:”Aiuti Gaza, pacchi aerei da Emirati Arabi e nazioni europee”,”content”:”
L’esercito giordano con sette lanci aerei ha consegnato 57 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo e latte per neonati, alla Striscia di Gaza. A partecipare all’operazione è stata la Giordania, gli Emirati Arabi, la Germania, la Francia e la Spagna. Secondo l’osservatorio globale sulla fame, a Gaza c’è carestia e un aumento vertiginoso della malnutrizione.
“,”postId”:”e1b48591-da9d-4bce-8b8a-e9e0bad4ef1b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T17:04:55.509Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T19:04:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Governo finlandese diviso sul riconoscimento della Palestina”,”content”:”
Il governo finalndese guidato dal Primo Ministro Petteri Orpo, prende del tempo per decidere se riconoscere o meno lo stato di Palestina. Giovedì il presidente Alexander Stubb si è detto pronto a riconoscere la Palestina, qualora il governo lo richiedessse, ma all’interno della coalizione di centro-destra ci sono opinioni divergenti in merito. I Cristian Democratici, partito di minoranza all’interno della coalizione, minacciano di lasciare il governo qualora decidessero di riconoscere lo stato di Palestina: \”Un riconoscimento simbolico dei territori palestinesi parzialmente controllati dai terroristi segnala che gli attacchi terroristici sono un modo accettabile per promuovere l’indipendenza statale\”, si legge in un comunicato pubblicato dal consiglio direttivo del partito: \”Ciò aumenterebbe ulteriormente il sostegno ai gruppi estremisti nella regione\” conclude la nota, riportata dall’emittente di servizio pubblico finlandese, Yle. Il partito ha però sottolineato l’importanza di garantire la consegna di viveri, medicine, vestiti e altre forme di supporto umanitario per aiutare la popolazione civile a Gaza. La Svezia e la Norvegia hanno già riconosciuto lo stato di Palestina mentre la Danimarca ha dichiarato che è ‘prematuro’.
“,”postId”:”36fb2a1f-5ccb-4cae-bfa2-ecf4de767674″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:39:02.537Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:39:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: ucciso vice comandante di un battaglione di Hamas “,”content”:”
Il vice comandante del battaglione Sheikh Radwan di Hamas, Salah al-Din Zaara – e’ stato ucciso in un attacco aereo nella Striscia di Gaza il 24 luglio. Lo afferma il portavoce dell’esercito israeliano, aggiungendo che Zaara è stato responsabile della direzione e dell’avanzamento di numerosi attacchi contro Israele e le truppe dell’Idf che operano nella Striscia.
“,”postId”:”17a7b0a5-5392-4640-be43-542936acd6e5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:33:02.459Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:33:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iran, Nyt: \”Teheran ha in custodia almeno 4 cittadini americani\””,”content”:”
Dopo la guerra di 12 giorni con Israele e Stati Uniti, a giugno, l’Iran sta nuovamente prendendo di mira i cittadini americani: almeno quattro persone con doppia cittadinanza iraniana e americana – due uomini e due donne – sono in custodia della Repubblica islamica, probabili pedine della famigerata \”diplomazia degli ostaggi\” che prevede la detenzione di persone straniere da sfruttare per scambi di prigionieri o lo scongelamento di fondi bloccati. A denunciare l’arresto e’ il New York Times che cita le ricerche di gruppi per i diritti umani, avvocati e Hostage Aid Worldwide, un’organizzazione no-profit fondata da ex ostaggi per aiutare le famiglie dei prigionieri e che e’ in contatto con amici e\nfamiliari degli attuali detenuti. Tre degli americani sono in carcere e a uno e’ invece impedito di lasciare il Paese. E’ probabile che le detenzioni aggravino il gia’ teso clima politico tra Teheran e Washington dopo che gli Stati Uniti si sono uniti all’attacco israeliano contro l’Iran e hanno bombardato e gravemente danneggiato tre dei suoi siti nucleari. I negoziati sul nucleare con Washington non sono ripresi dopo la guerra lampo di giugno, ma il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato la scorsa settimana in un’intervista ai media locali che lui e l’inviato\nspeciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, hanno comunicato\ndirettamente tramite messaggi di testo. Il dipartimento di Stato ha fatto sapere che sta \”monitorando attentamente\” le segnalazioni di cittadini americani detenuti in Iran. \”Per motivi di privacy, sicurezza e operativi, non entriamo nei dettagli delle nostre discussioni interne o diplomatiche sui presunti detenuti statunitensi\”, ha affermato in una nota. \”Chiediamo all’Iran di rilasciare immediatamente tutti gli individui ingiustamente detenuti in Iran\”. Il ministero dell’Intelligence iraniano ha dichiarato lunedi’ in una nota di aver arrestato almeno 20 persone che lavoravano come spie o agenti segreti per Israele in diverse citta’ dell’Iran. Secondo le associazioni per i diritti umani, i quattro cittadini iraniano-americani arrestati vivono tutti negli Stati Uniti e si erano recati in Iran per far visita ai familiari. Le famiglie di\ntre degli americani hanno chiesto che i loro nomi non vengano\npubblicati per timore che la loro situazione possa peggiorare.\nIl quarto e’ il giornalista Reza Valizadeh, ex dipendente di\nRadio Farda, l’emittente giornalistica in lingua persiana che fa\nparte di Radio Free Europe, finanziata dal dipartimento di\nStato. Secondo Radio Farda, l’uomo e’ stato arrestato\nnell’ottobre 2024 mentre era in visita alla famiglia in Iran. E’\nstato condannato a 10 anni di carcere con l’accusa di\n\”collaborazione con un governo ostile\”.
“,”postId”:”8a49f9ee-0a48-40ef-86c1-11456122a7c9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:30:28.263Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:30:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, Prc: \”Ipocrisia di Chigi, lanciano cibo mentre armano Israele\””,”content”:”
\”Mentre Palazzo Chigi annuncia con enfasi la partecipazione dell’Italia al lancio di generi alimentari su Gaza, continua nel silenzio più totale a fornire armi e sostegno politico-militare a Israele, responsabile di un vero e proprio genocidio sotto gli occhi del mondo. Il governo Meloni crede forse di ripulirsi la coscienza con qualche paracadute di aiuti, dopo aver contribuito alla distruzione sistematica di ospedali, scuole, case e al massacro di decine di migliaia di civili, tra cui donne e bambini? È un’ipocrisia insopportabile. Chi arma l’aggressore non può fingersi umanitario. Serve subito un embargo totale sulla vendita di armi, la cessazione di qualsiasi rapporto di collaborazione con Israele e il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina\”. Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
“,”postId”:”f38ca741-1222-44fa-8560-f96ad53770ab”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:22:17.574Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:22:17+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Video shock di un ostaggio, per la famiglia è \”propaganda vile\” “,”content”:”
La famiglia dell’ostaggio israeliano Evyatar David ha condannato la propaganda \”crudele\” e \”vile\” di Hamas, in seguito alla pubblicazione di un nuovo video del rapito da parte del movimento palestinese. \”Siamo costretti ad assistere alla scena del nostro amato figlio e fratello, Evyatar David, che muore deliberatamente e cinicamente di fame nei tunnel di Hamas a Gaza: uno scheletro vivente, sepolto vivo\”, ha dichiarato la famiglia in un comunicato. Ieri Hamas ha pubblicato una versione più lunga (quasi 5 minuti) dello stesso video di Evyatar diffuso nei giorni scorsi: il giovane, molto magro e che fatica a stare in piedi, appare ancora in un tunnel nella Striscia. E in un montaggio si alternano immagini di palestinesi malnutriti: gli ostaggi \”mangiano e bevono quello che mangiano e beviano noi\”, si legge nel messaggio in cui la fazione avverte Israele che gli ostaggi stanno ricevendo lo stesso trattamento dei gazawi, e che quindi bisogna trovare un’accordo per la tregua il prima possibile se si vuole salvare le loro vite.
“,”postId”:”e263dce8-4ef1-4eeb-9ed0-abd79348b4b2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:21:13.082Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:21:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”First minister Scozia: \”Azioni Israele a Gaza sono un genocidio\” “,”content”:”
Il first minister scozzese John Swinney ha definito per la prima volta le azioni di Israele a Gaza un \”genocidio\”, affermando che si tratta di un fatto indiscutibile. Swinney è il secondo leader di una nazione del Regno Unito a usare il termine \”genocidio\” in relazione agli attacchi delle forze della difesa israeliane contro i palestinesi nella Striscia, dopo Michelle O’Neill dello Sinn Féin, che lo ha fatto il mese scorso. Lo riporta il Guardian. \”È abbastanza chiaro che in Palestina è in atto un genocidio: non si può negare – ha detto Swinney durante un evento a Edimburgo -. Ho visto resoconti di terribili atrocità che hanno il carattere di un genocidio. Ho espresso questo concetto e ovviamente non è stato recepito da tutti, ma questa è la mia opinione\”.
“,”postId”:”3deb03a6-9ce4-47d3-bab3-345a14bdd5ca”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:20:33.925Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:20:33+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Diffuso video ostaggio israeliano, ripreso mentre si scava la fossa”,”content”:”
La famiglia di Evyatar David, tenuto in ostaggio a Gaza, ha consentito ai media di mostrare il video completo del prigioniero pubblicato da Hamas. David, che appare pallido e malnutrito, è stato filmato mentre scava quella che teme sarà la sua tomba in un tunnel a Gaza, rivela Times of Israel. \n\”Oggi è il 27 luglio, sono le 12, non so cosa mangerò\”, dice. \”Non mangio da qualche giorno di fila.\” L’ostaggio denuncia la mancanza di cibo e acqua, affermando che i suoi rapitori gli stanno dando quello che possono e affermando: \”Mi trovo in una situazione molto difficile, per molto tempo, da tanti mesi. Questa non è finzione, è realtà\”. Nel video, una persona dietro la telecamera gli porge una lattina: \”Questa lattina (di legumi ndr.) è per due giorni. Tutta questa lattina è per due giorni, così non muoio\”, spiega David che aggiunge che la sua dieta consiste principalmente di lenticchie e fagioli e che annota su un calendario i giorni in cui rimane digiuno. \nInfine, rivolge un appello al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: \”Sono stato completamente abbandonato da te, mio primo ministro, che dovresti preoccuparti di me e di tutti i prigionieri\”. Alla fine del video, si descrive mentre scava quella che teme sarà la sua stessa tomba all’interno del tunnel, mentre viene ripreso mentre lo fa.
“,”postId”:”f0cd213c-1f1d-419d-a6c1-3c9681cf510d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:04:03.153Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:04:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas pubblica nuovo video dell’ostaggio Evyatar David “,”content”:”
Un nuovo filmato dell’ostaggio Eviatar David e’ stato pubblicato oggi da Hamas. Lo riportano i media israeliani, spiegando che la famiglia ha dato il via libera di mostrare il video che mostra, tra le altre cose, Evyatar con una pala in mano, che su ordine dei terroristi e’ costretto a scavarsi una fossa. Nel filmato si vede poi l’ostaggio\nrivolgersi direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu: \”Sono stato completamente abbandonato da te, il mio primo ministro, che dovrebbe preoccuparsi per me e per tutti i prigionieri\”.
“,”postId”:”4fbcc72b-ab40-4c46-80d3-d565198eed65″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T16:02:03.139Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T18:02:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”\”Stop genocide\” in Arena Verona, pianista: \”Non temo conseguenze\””,”content”:”
Ha 23 anni, è un pianista diplomato al Conservatorio dell’Abaco di Verona, Francesco Orecchio, che domenica scorsa durante la rappresentazione di Aida all ‘Arena di Verona ha proiettato la scritta \”Stop genocide\” con la bandiera palestinese sul ledwall utilizzato per i sottotitoli degli spettacoli lirici. \”Al momento non c’è stata nessuna ripercussione – ha spiegato -, mi sono assunto la piena e completa responsabilità. E’ stata una mia scelta\”. Il giovane, originario di Brescia e veronese d’adozione, in Arena ha svolto le mansioni del musicista che segue lo spartito e proietta il testo del libretto d’opera sul ledwall. Non era un dipendente di Fondazione Arena, ma sotto contratto con una cooperativa. \”La decisione – ha proseguito Orecchio – l’ho presa in seguito ad una concatenazione di eventi. Già in giugno, alla prima del Nabucco, ho avviato una riflessione su quella terra celebrata dalla grande musica di Verdi, dove si sta consumando un genocidio. L’atto pratico l’ho medicato nei giorni precedenti al mio ultimo giorno di lavoro. Avevo visto l’appello lanciato da Tommaso Montanari, rettore dell’università degli stranieri di Siena: Disertiamo in silenzio\”. \”Così ho proiettato la scritta con la bandiera della Palestina durante una pausa dello spettacolo, è quello che prima di tutto considero un messaggio di pace: disertiamo le bombe. La grande sfida umana che si sta compiendo in tutto il mondo e anche a Verona il mondo è tra la guerra e la pace, tra chi stoppa le bombe e chi le produce\” ha sottolineato il giovane musicista veronese che ha già raggiunto Amsterdam dove per un anno collaborerà con il Teatro dell’Opera. \”Prima di proiettare la scritta avevo avvertito la mia responsabile, assumendomi tutta la responsabilità di questa iniziativa. Finora non c’è stata nessuna conseguenza e non credo che ce ne saranno\”.
“,”postId”:”5381a2d5-89e3-4efd-be32-907782661756″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T15:44:09.236Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T17:44:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bonelli: \”BBC documenta genocidio, Idf spara a spalle bimbi\””,”content”:”
\”A Gaza e’ in corso un genocidio, con una deliberata pianificazione dell’eliminazione del popolo palestinese: i bombardamenti sui campi profughi, la distruzione del sistema idrico e sanitario e degli ospedali, l’uccisione intenzionale di donne e bambini, la fame usata come strumento di annientamento e la deportazione come mezzo per realizzare la pulizia etnica a Gaza e in Cisgiordania\”. Cosi’ in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Vede, che prosegue: \”La televisione inglese BBC World Service ha\nraccolto materiale su oltre 160 casi di bambini uccisi a Gaza da colpi d’arma da fuoco, e ha scoperto che in 95 di questi casi i bambini sono stati giustiziati con colpi alla testa o al petto. Nella maggior parte dei casi, le vittime avevano meno di 12 anni. La giornalista Stephanie Hegarty, nel suo lavoro d’indagine, ha raccolto molta documentazione e ha parlato con la famiglia di una bambina di 6 anni, di nome Mira, colpita alla schiena dopo aver attraversato un posto di blocco delle IDF. Suo padre ha raccontato che e’ stato proprio quel colpo alla schiena a ucciderla. Di fronte a questo genocidio – e noi siamo convinti che di genocidio si tratti – l’inviato speciale USA, Witkoff, ha affermato che a Gaza non c’e’ la fame. Trump corre in soccorso del criminale Netanyahu per nascondere la verita’. Quella stessa verita’ raccontata dall’UNICEF, che parla apertamente di carestia a Gaza. A Gaza c’e’ un genocidio, perche’ si vuole cancellare un popolo\”.
“,”postId”:”0112ec13-636e-4bf0-a3f5-9f707146028d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T15:39:25.175Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T17:39:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti israeliane: \”Per Gaza nessun accordo all’orizzonte\””,”content”:”
Non c’e’ nessun accordo all’orizzonte tra Hamas e Israele. Lo riferiscono i media israeliani citando fonti a conoscenza della questione, le quali sottolineano che pare irrealistico che ci siano sviluppi in questo momento. All’ombra dello stallo nei negoziati per il rilascio degli ostaggi, la fonte ha detto: \”Come condizione di base per il ritorno ai negoziati, Hamas chiede che vengano portati 600 camion in un giorno, piu’ di quanto avrebbe ricevuto in un accordo parziale. Le possibilita’ di un accordo globale sono scarse\”, ha spiegato la fonte, aggiungendo tuttavia che rimane aperta l’ipotesi di un ritorno al tavolo dei negoziati\”.
“,”postId”:”ca174754-566c-41c3-b844-e72f39e6af68″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T15:26:00.454Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T17:26:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti Chigi: \”Da oggi Italia collabora a lancio aiuti a Gaza\””,”content”:”
Nell’ambito di un’operazione umanitaria internazionale guidata dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania e con la partecipazione di altre nazioni europee, l’Italia, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, questa mattina ha iniziato ad offrire la sua collaborazione operativa alla consegna di aiuti alla popolazione di Gaza mediante lanci aerei oggi operati con velivoli degli Emirati. Grazie all’azione del ministero degli Esteri e del ministero della Difesa, l’Italia continuerà a ripetere tali operazioni anche nei prossimi giorni in raccordo con i partner più stretti, a partire dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania. Parallelamente a questo sforzo in termini di aiuti umanitari, spiegano sempre le stesse fonti, l’Italia resta impegnata a sostenere l’obiettivo di un cessate il fuoco che apra la via al termine permanente delle ostilità e al rilancio di un processo politico verso una pace giusta e duratura, basata sulla soluzione dei due Stati.
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La quantità di aiuti che arrivano a Gaza rimane \”molto insufficiente\” nonostante un limitato miglioramento. A dirlo è il governo tedesco, dopo che i ministri hanno discusso come aumentare la pressione su Israele. Le critiche sono arrivate dopo che il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha visitato la Striscia giovedì e ieri e l’esercito tedesco ha portato a termine i suoi primi lanci di cibo a Gaza. La Germania \”prende atto di progressi iniziali limitati nella fornitura di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, che tuttavia rimangono ampiamente insufficienti ad alleviare la situazione di emergenza\”, ha dichiarato il portavoce del governo, Stefan Kornelius, in una nota. \”Israele rimane obbligato a garantire la piena fornitura di aiuti\”, ha aggiunto. Una fonte governativa tedesca ha riferito di aver notato che Israele ha aumentato \”considerevolmente\” il numero di camion di aiuti umanitari autorizzati a entrare a Gaza, portandoli a circa 220 al giorno. Nelle ultime settimane, Berlino ha adottato una linea più dura contro le azioni di Israele a Gaza e nella Cisgiordania occupata. La fonte ha affermato che oggi, durante una riunione del gabinetto di sicurezza tedesco, si sono discusse \”le diverse opzioni\” per esercitare pressione su Israele, ma non è stata presa alcuna decisione. Una delle opzioni sollevate è la sospensione parziale delle forniture di armi a Israele.
“,”postId”:”1f72ad7b-6a08-4c1e-9c5a-29dceefcd057″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T15:19:59.722Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T17:19:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: da diversi Paesi lanciati 90 pacchi di aiuti a Gaza “,”content”:”
Aerei provenienti da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Germania e Francia hanno sganciato 90 pacchi di aiuti umanitari, contenenti cibo, nel nord e nel sud della Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo rende noto l’esercito israeliano, aggiungendo che i lanci aerei sono stati effettuati \”in conformita’ con le direttive del livello politico e come parte della cooperazione tra Israele\” e i paesi coinvolti. I lanci fanno parte di una \”serie di azioni volte a migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza\”, afferma l’esercito.
“,”postId”:”d6440bf1-008a-4b39-9c13-933c3d783df9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T15:05:01.021Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T17:05:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglia ostaggio a Gaza condanna i \”vili\” video di Hamas “,”content”:”
La famiglia di un ostaggio israeliano a Gaza ha condannato la propaganda \”crudele\” e \”vile\” di Hamas, in seguito alla pubblicazione di un nuovo video dello stesso ostaggio da parte del movimento terroristico palestinese. \”Siamo costretti ad assistere alla scena del nostro amato figlio e fratello, Evyatar David, deliberatamente e cinicamente lasciato morire di fame nei tunnel di Hamas a Gaza: uno scheletro vivente, sepolto vivo\”, ha dichiarato la famiglia in un comunicato.
“,”postId”:”d8b9341d-efb3-4c49-9e56-43484ad8f440″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T14:27:36.458Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T16:27:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Conte: \”Herzog?Da lui stravolgimento realtà sorprendente\””,”content”:”
Sindacati, movimenti studenteschi e organizzazioni di sinistra hanno protestato ieri in alcune città brasiliane contro l’aumento dei dazi doganali imposto al Brasile dal presidente americano, Donald Trump. La protesta principale – ma con scarsa partecipazione, secondo Folha de S.Paulo, il più importante quotidiano del Paese – si è svolta davanti al consolato generale degli Stati Uniti a San Paolo. I manifestanti indossavano manette e maschere dell’ex presidente di destra Jair Bolsonaro e di Trump. Fantocci con le sembianze di entrambi i politici sono stati bruciati insieme alla bandiera Usa. Altri dimostranti indossavano abiti simili alle uniformi dei carcerati, in riferimento al processo contro Bolsonaro per presunto tentativo di golpe. Le critiche si sono estese alla recente applicazione di sanzioni contro il giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes, ai sensi della legge Magnitsky. Parlando alla Cnn, la presidente dell’Unione nazionale studentesca (Une), Bianca Borges, ha sostenuto che l’aumento dei dazi è un \”ricatto economico contro il nostro Paese\” ed ha affermato che l’obiettivo della protesta è \”difendere la sovranità nazionale\”.
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Hamas ha condannato la visita che l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff ha fatto ieri a un sito gestito dalla Gaza Humanitarian Fund definendola \”nient’altro che una messa in scena volta a fuorviare l’opinione pubblica, a migliorare l’immagine dell’occupazione e a fornirle una copertura politica per gestire la fame e continuare l’uccisione sistematica di bambini e civili disarmati del nostro popolo nella Striscia di Gaza\”. \”Le dichiarazioni fuorvianti di Witkoff, insieme alla diffusione di immagini propagandistiche che tentano di dipingere la distribuzione degli aiuti come pacifica, sono contraddette dai fatti sul campo, dove oltre 1.300 innocenti martiri affamati sono stati colpiti dai proiettili dell’esercito di occupazione e dai disumani dipendenti della Ghf, istituita per portare a termine uccisioni e genocidio\”, afferma Hamas in una nota ripresa dal Times of Israel.
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La famiglia dell’ostaggio israeliano Evyatar David ha accontestito alla pubblicazione di un fotogramma del congiunto estrapolata da un video di propaganda diffuso ieri da Hamas. \”I nostri figli stanno vivendo un Olocausto… Venite a combattere con noi stasera, gridate per Evyatar e per gli altri 49 ostaggi che non possono sopportare un altro secondo in questo inferno!\”, ha scritto su X il Forum delle famiglie. Il fotogramma mostra David, emaciato e pallido, in cattività, accanto a un’immagine di lui scattata a febbraio e a un’immagine di lui prima della cattura, per far capire quanto le sue condizioni di salute siano peggiorate nel tempo.
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Nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame. Lo ha dichiarato l’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, durante un incontro con le famiglie degli ostaggi a Tel Aviv. Gli Usa, ha aggiunto, stanno pianificando di porre fine alla guerra e ha auspicato un approccio globale per giungere a questo risultato.
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Witkoff ha affermato che gli Stati Uniti hanno un piano per \”porre fine alla guerra e riportare tutti a casa\” e che questa è la massima priorità del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana – ha aggiunto – e la maggior parte dell’opinione pubblica di Gaza vogliono che le persone rapite tornino, perché vogliono che la Striscia venga ricostruita.
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\”La nostra prima priorità è riportare a casa tutti gli ostaggi. Il presidente Trump pensa che tutti debbano uscire e che coloro che sono ancora vivi debbano essere tenuti in vita. Questa è una missione sacra per lui\”. Witkoff ha detto alle famiglie di essere venuto per valutare personalmente la situazione a Gaza e per garantire che gli aiuti umanitari vengano forniti. Ha aggiunto che, nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame. Secondo i media israeliani, ha affermato che, una volta confutata l’accusa di fame, i negoziati potranno proseguire per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi.
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Il ministero della Salute di Gaza, governata da Hamas, ha riferito che 83 persone sono state uccise nell’ultimo giorno dalle forze israeliane di cui 39 mentre cercavano aiuti. Altre 1.079 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani nella Striscia nello stesso arco di tempo; di queste 849 sono rimaste ferite mentre erano in attesa di aiuti umanitari.
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\”Una settimana dopo l’impegno preso da Emmanuel Macron, il 24 luglio, di riconoscere lo stato di Palestina in occasione della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, a settembre, alcune posizioni cambiano. Due paesi membri del G7, la Gran Bretagna e il Canada, hanno fatto anche loro un passo in direzione di questo riconoscimento, oltre al portogallo. Anche se la storia del conflitto israelo-palestinese spinge alla prudenza, quesato fremito è incoraggiante\”: lo scrive oggi, nel suo editoriale, il quotidiano Le Monde. \”L’impegno francese non avrebbe certo avuto la stessa eco – continua l’editoriale – se Israele non avesse alla fine deciso di mettere fine alla guerra contro Gaza, e i palestinesi che vi sopravvivono, senza risultati per gli ostaggi che vi sono prigionieri. La coalizione guidata dal premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha – al contrario – fatto la scelta dell’escalation evocando una pulizia etnica e usando l’arma della fame\”. \”Di fronte a questo oltranzismo israeliano – scrive ancora Le monde – l’iniziativa francese ha il merito di reintrodurre la politica, proprio mentre l’assenza di ogni prospettiva fa da anni il gioco delle estreme. Tanto più che si accompagna ad una posizione chiara nei confronti di Hamas, responsabile dell’episodio scatenante della tragedia in corso, il massacro del 7 ottobre 2023: l’imperativo del suo disarmo e della sua estromissione, per i quali non sono serviti oltre 22 mesi di una guerra ad oltranza. Questa posizione è condivisa dai paesi arabi che potebbero contribuire a ricostruire Gaza e offrire ai suoi abitanti un lume di speranza una volta che le armi avranno taciuto. Il corollario di questa estromissione viene ribadito: la rifondazione di un’Autorità palestinese oggi screditata\”.
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\”Stiamo lavorando ancora per Gaza. Siamo riusciti a sbloccare, grazie al lavoro della nostra ambasciata a Tel Aviv, gli alimenti e le tende che verranno portate a Gaza e in più lanceremo materiale alimentare con la nostra aeronautica militare come detto anche dal ministro Crosetto in collaborazione con la protezione civile\”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine dell’iniziativa di Forza Italia \”gli Stati generali del Mezzogiorno\” a Reggio Calabria.
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\”Naturalmente faremo entrare altro materiale alimentare attraverso Giordania ed Egitto per aiutare popolazione civile. Abbiamo dato al programma alimentare cinque milioni di euro per l’acquisto di cibo\”, ha concluso Tajani.
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La situazione degli ostaggi a Gaza è \”complicata\”. Lo ha ammesso l’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff che alle famiglie ha detto di non avere notizie di progressi nei colloqui con Hamas per il rilascio dei prigionieri. \”Capisco la vostra frustrazione\”, ha detto durante un incontro a Tel Aviv, secondo quanto riportato dai media ebraici \”Capisco che li vogliate a casa; uno dei motivi per cui ho scelto questo lavoro e’ perche’ ho perso un figlio. So cosa significa perdere un figlio. Vorrei avere notizie per voi. Ma la situazione è complicata. Ci sono molte ragioni che non posso elencare\”. Witkoff ha sottolineato che Donald Trump ha molto a cuore gli ostaggi e che la sua missione e’ riportare tutti a casa. \”Sembra che Hamas non mantenga la parola data. I negoziati sono stati frustranti\”, ha concluso.
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Il ministero della Salute di Gaza guidato da Hamas ha riferito che 83 persone sono state uccise nell’ultimo giorno, di cui 39 mentre chiedevano aiuti, negli attacchi israeliani nella Striscia. Sono 1.079, invece, quelle rimaste ferite.
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Secondo il ministero, in totale sono morte 1.422 persone in cerca di aiuto e oltre 10.067 sono rimaste ferite.
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\”Siamo riusciti a sbloccare, grazie al lavoro della nostra ambasciata a Tel Aviv, tutto il materiale che c’era nel porto di Astol che non era materiale alimentare. Sono alimenti per gli animali, sono tende che verranno portate a Gaza. In più lanceremo materiale alimentare con la nostra Aeronautica Militare come ha detto anche ministro Crosetto in collaborazione tra Esteri e Difesa e Protezione civile\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Villa San Giovanni, in occasione degli Stati generali del Meridione di Forza Italia. \”Naturalmente – ha aggiunto – faremo entrare altro materiale alimentare attraverso la Giordania, attraverso l’Egitto, per aiutare la popolazione civile. Su questo siamo mobilitati Abbiamo dato al programma alimentare mondiale 5 milioni di euro per l’acquisto di cibo per la popolazione civile di Gaza\”.
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Il Ministero della Salute di Gaza ha reso noto che gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato sette decessi per malnutrizione e fame nelle ultime 24 ore. Il bilancio delle vittime include un bambino. Secondo il ministero guidato da Hamas, il bilancio delle vittime per fame è salito a 169 dall’inizio della guerra a Gaza, tra cui 93 minorenni.
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Alcuni palestinesi si sono riuniti all’ospedale Al-Shifa di Gaza per dare l’ultimo saluto ai propri cari uccisi mentre cercavano aiuto, secondo l’agenzia palestinese Wafa che sul suo sito cita fonti mediche. Witkoff, inviato del presidente Donald Trump, ha visitato una struttura gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta dagli Stati Uniti e da Israele, a Rafah. Le Nazioni Unite affermano che più di 1.000 persone sono state uccise mentre cercavano di ricevere aiuti a Gaza vicino alle sedi GHF.
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Il ministro della Difesa Israel Katz ha pubblicato un filmato di tre uomini inginocchiati sulla terra e in mutande, affermando che si tratta di agenti di Hamas che si arrendono alle truppe israeliane a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. \”I terroristi di Hamas si stanno arrendendo a Beit Hanoun. Stanno emergendo dalle tane nella citta’ distrutta. Le Idf stanno distruggendo sia le infrastrutture di superficie che quelle sotterranee per difendere la citta’ di Sderot\”, ha scritto Katz su X con tanto di foto e un video della presunta resa dei terroristi. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel.
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\”Il Governo federale ha notato i primi, lievi progressi negli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, anche se non sono sufficienti ad alleviare la situazione di emergenza\” lo si legge in un comunicato del portavoce del Governo tedesco Stefan Kornelius che fa seguito ad un aggiornamento telefonico del Consiglio di sicurezza da parte del ministro degli Esteri Johann Wadephul che ha concluso il suo viaggio in Israele e Cisgiordania. Il governo tedesco sottolinea che \”Israele ha ancora il dovere di assicurare forniture complete, anche con il supporto delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie\”. Tuttavia, il governo tedesco è anche preoccupato per le informazioni secondo cui \”grandi quantità di aiuti vengono trattenute da Hamas e dalle organizzazioni criminali\”.
“,”postId”:”6df786d6-b5a7-4dad-8ca9-5471dcaba8aa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T11:07:20.408Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T13:07:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Witkoff visita famiglie ostaggi, accolto da applausi “,”content”:”
L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, ha incontrato le famiglie degli ostaggi per circa due ore a Tel Aviv. \”La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana vuole che gli ostaggi tornino a casa, e la maggior parte dell’opinione pubblica di Gaza vuole il ritorno degli ostaggi perché vuole la riabilitazione della Striscia\”, ha dichiarato Witkoff durante l’incontro. L’inviato Usa è stato accolto da applausi al suo arrivo alla protesta dei famigliari degli ostaggi, che hanno allestito un campo di filo spinato per denunciare le difficili condizioni di detenzione dei loro cari ancora nelle mani di gruppi terroristi a Gaza, ridotti a \”carne e ossa\”, che stanno subendo un \”secondo Olocausto\”, hanno denunciato.
“,”postId”:”fa286479-b2a3-41f8-b952-06d1e61b2f77″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T10:39:02.260Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T12:39:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Francia, continua lancio aiuti ma serve apertura valichi Gaza”,”content”:”
”Con Giordania e Germania, continuiamo i nostri lanci umanitari a Gaza. Un secondo lancio è pronto. Continueremo. Senza sosta. Ma solo l’immediata apertura dei valichi di frontiera terrestri consentirà una distribuzione massiccia e senza ostacoli”. Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot.
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Un momento fortemente simbolico ieri sera allo Sferisterio di Macerata, dove è andata in scena la prima rappresentazione del Macbeth, nell’ambito del Macerata Opera Festival 2025. Al termine dello spettacolo, durante gli applausi finali, tutti gli artisti sono rimasti schierati sul palco e, in modo apparentemente coordinato, sono comparse due bandiere palestinesi: una alla destra e una alla sinistra del gruppo. L’azione non ha trovato alcuna opposizione da parte dell’organizzazione o del personale presente, e anzi ha suscitato un lunghissimo applauso da parte del pubblico, che ha accolto con entusiasmo il gesto. L’ovazione si è intensificata proprio nel momento in cui le bandiere sono state prima sventolate e poi esibite, confermando una partecipazione emotiva condivisa da gran parte degli spettatori. Alla serata ha assistito anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presente ieri nelle Marche per una serie di incontri e sopralluoghi in vista delle elezioni regionali di fine settembre. L’iniziativa sul palco si inserisce nel solco delle numerose manifestazioni culturali che negli ultimi mesi, in Italia e all’estero, hanno visto artisti esprimere solidarietà nei confronti del popolo palestinese.
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Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza è salito a 24, tra cui 13 richiedenti aiuti. Lo riferisce al Jazeera, aggiungendo che sono rimasti feriti anche più di 100 palestinesi. La fame nella Striscia, scrive l’emittente del Qatar, ha raggiunto livelli mai visti prima nella Striscia. Finora almeno 162 palestinesi sono morti per cause legate alla fame, tra cui 92 minorenni. Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato il suo inviato speciale a Gaza. Steve Witkoff ha ispezionato uno dei siti di distribuzione degli aiuti gestiti dal Ghf, sostenuto da Stati Uniti e Israele, dove più di 800 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di procurarsi del cibo.
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Steve Witkoff è in visita a Hostage Square, a Tel Aviv, per parlare con le famiglie che prendono parte a una manifestazione per chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi. Centinaia di manifestanti presenti in piazza hanno accolto l’nviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente con un applauso, gridando: \”Riportateli a casa!\”
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Le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza e i loro sostenitori stanno erigendo un campo di protesta con filo spinato a Tel Aviv, dove si siederanno per richiamare l’attenzione sulla loro situazione, affermando che il video di due ostaggi diffuso questa settimana mostra che stanno \”morendo in cattività\”. \”Sullo sfondo di immagini terrificanti e di resoconti duri sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno stamattina nel cuore di Tel Aviv: verrà eretto un recinto di filo spinato in Piazza degli ostaggi, i familiari siederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in prigionia\”, afferma l’Hostage Family Forum in una dichiarazione.
\n”,”postId”:”3ef4bab2-d2fe-4c04-be94-349a22781460″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T09:12:02.228Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T11:12:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Capo Idf,: \”Senza rilascio ostaggi guerra Gaza continuerà senza tregua\””,”content”:”
Se gli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati, \”i combattimenti continueranno senza tregua\”. E’ l’avvertimento lanciato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito israeliano Eyal Zamir durante una visita alle truppe nei Territori palestinesi. \”Credo che nei prossimi giorni sapremo se potremo raggiungere un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi. Altrimenti, i combattimenti continueranno senza tregua\”, ha affermato Zamir. Il Capo di Stato Maggiore \”ha effettuato una visita e una valutazione della situazione\” nella Striscia di Gaza ieri, accompagnato da diversi ufficiali di alto rango dell’esercito, secondo quanto spiega la nota trasmessa oggi. \”La guerra continua e la adatteremo alla realtà in continua evoluzione in base ai nostri interessi\”, ha aggiunto ritenendo che \”i successi ottenuti ci diano flessibilità operativa\”. Delle 251 persone rapite il 7 ottobre del 2023, 49 rimangono ostaggi a Gaza, di cui 27 sono state dichiarate morte dall’esercito.
“,”postId”:”3f8251e1-5dd2-4c46-afe5-a1f9168f3c84″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T09:10:58.515Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T11:10:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Gaza attesi aiuti Oms, ieri solo 73 camion saccheggiati”,”content”:”
I camion dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) carichi \”di medicinali e forniture mediche agli ospedali\” dovrebbero entrare oggi nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il ministero della Salute dell’enclave palestinese, chiedendo la \”protezione del convoglio\” e di \”evitare di avvicinarsi ai camion che \”non contengono cibo\”. \”Le forniture previste sono della massima importanza data l’urgente necessita’ di continuare a curare i feriti e i pazienti e di salvare vite umane\”, ha affermato il ministero. Le recenti distribuzioni di aiuti umanitari sono state caratterizzate da un caos mortale e almeno 1.373 palestinesi sono stati uccisi durante la ricerca di cibo, secondo le Nazioni Unite, la maggior parte dei quali per mano dell’esercito israeliano.
“,”postId”:”bbfce5a1-8587-4474-aa2c-60895c046a62″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T07:29:01.826Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T09:29:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Decine di arresti a New York di manifestanti ebrei contro fame a Gaza”,”content”:”
Decine di persone sono state arrestate a Manhattan dopo che gli attivisti di Jewish Voice for Peace hanno organizzato un sit-in presso gli uffici dei senatori democratici Chuck Schumer e Kirsten Gillibrand, nell’ambito di un’ondata di proteste ebraiche che chiedono un cessate il fuoco a Gaza e che Israele consenta l’ingresso di maggiori aiuti umanitari nell’enclave assediata.
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Poco dopo mezzogiorno di ieri, più di cento attivisti, tra cui la deputata dello Stato di New York Claire Valdez, si sono accalcati nell’atrio del 780 di Third Avenue, sbattendo pentole e padelle, cantando e srotolando striscioni con la scritta \”Gli ebrei dicono: basta fame a Gaza\”.
“,”postId”:”6fb9cbcc-fe7b-4e6f-ad54-2ba78d207b10″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T07:18:50.967Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T09:18:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Venerdì nero a Gaza con 106 morti. La fame ne uccide 162\””,”content”:”
Secondo fonti concordanti, ieri almeno 106 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza: una giornata definita un \”venerdì nero\” dall’emittente Al Jazeera. Di questi morti, almeno una cinquantina di persone sono state uccise e altre 270 sono rimaste ferite mentre erano nell’attesa di ricevere aiuti umanitari. Nel contempo, il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che altre tre persone, tra cui due bambini, sono morte di fame e malnutrizione nelle 24 ore precedenti. Questi tre decessi hanno portato il numero totale di morti per fame a 162, inclusi 92 bambini, dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023. Dalla comunità internazionale e dalle Ong si leva da giorni un coro di protesta per il grave e ulteriore deteriorarsi della crisi umanitaria nell’enclave palestinese. Israele sta \”progettando caos e massacri\” nella Striscia di Gaza continuando a bloccare la consegna degli aiuti e aprendo il fuoco sui palestinesi affamati in cerca di cibo di cui hanno disperatamente bisogno. A denunciarlo è Caroline Willemen, coordinatrice del progetto di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, avvertendo che il cibo rimane \”criticamente scarso\” nell’enclave assediata, nonostante l’aumento degli aiuti negli ultimi giorni. \”Ci sono poche indicazioni che gli aiuti arriveranno in modo costante e sufficiente. Di conseguenza, ogni giorno, le persone rischiano la vita nella disperata ricerca di cibo\”, ha sottolineato Willemen.
“,”postId”:”2dfe41c6-285a-4ae3-b130-a059e41226aa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T07:06:11.923Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T09:06:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dopo video protesta famiglie ostaggi, campo con filo spinato”,”content”:”
Nuova protesta delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas che stanno allestendo un campo con filo spinato a Tel Aviv, dove si sederanno per richiamare l’attenzione sulla situazione dei loro cari. Questa iniziativa, riferita dal quotidiano Times of Israel, viene attuata all’indomani della diffusione da parte di Hamas di un nuovo video di propaganda dell’ostaggio Evyatar David. Il giorno prima la Jihad Islamica Palestinese aveva pubblicato un video dell’ostaggio Rom Braslavski. I famigliari degli ostaggi denunciano che i filmati pubblicati questa settimana di due dei prigionieri mostrano che stanno \”morendo in cattivita’\”. \”Sullo sfondo di filmati orribili e di dure notizie sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno questa mattina nel cuore di Tel Aviv: un recinto con filo spinato sarà eretto in Piazza degli Ostaggi, i familiari sederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in cattivita’\”, afferma l’Hostage Family Forum in una dichiarazione. \”Facciamo appello al governo israeliano e all’amministrazione statunitense: guardate i nostri cari – e noi – negli occhi. Il pericolo per le loro vite è tangibile e immediato. Il rischio di perdere i caduti sta crescendo. Questo è il momento di un accordo globale e di porre fine alla guerra. Basta ritardi. Basta abbandonarli. Fermate questo incubo e portateli fuori dai tunnel e a casa\”, si legge nella dichiarazione. La famiglia David non ha concesso l’autorizzazione alla diffusione del video al pubblico, ma il filmato e’ stato condiviso da alcuni sui social media, portando la sorella di David a criticare coloro che lo hanno fatto. Allo stesso tempo, ha affermato: \”Chi l’ha visto ora capisce quanto sia grave la situazione e in quali condizioni fisiche si trovasse Evyatar\”.
“,”postId”:”36f2413e-95c9-46cc-80a7-8e0deacb8dc8″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T07:05:41.039Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T09:05:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Segre: \”L’utilizzo parola genocidio ha molto di vendicativo\””,”content”:”
\”Se in Israele il problema è quello di arrestarsi sull’orlo dell’abisso, qui in Europa il problema è duplice: aiutare israeliani e palestinesi che in quell’abisso rischiano di sprofondare, ma al tempo stesso non far dilagare qui la barbarie culturale che un acritico arruolamento su uno o sull’altro dei due fronti più estremi sta producendo. Per questo mi sono sempre opposta e continuo ad oppormi a un uso del termine genocidio che non ha nulla di analitico, ma ha molto di vendicativo. E’ uno scrollarsi di dosso la responsabilità storica dell’Europa, inventando una sorta di contrappasso senza senso, un ribaltare sulle vittime del nazismo le colpe dell’Israele di oggi dipinto come nuovo nazismo\”. Lo dice la senatrice a vita Liliana Segre in un passaggio della sua intervista a \”La Repubblica\” dove commenta le parole dello scrittore israeliano David Grossman su quanto avviene nella Striscia di Gaza. Per Segre quello di Grossman \”è un ammonimento giusto, quando si arriva ad affamare una popolazione, per quanto le responsabilità siano condivise con Hamas, il rischio di arrivare all’indicibile esiste. Ed è veramente straziante per me vedere Israele sprofondato in un simile abominio con alcuni ministri fanatici che, con gli occhi fuori dalle orbite, gridano propositi di virulenta disumanità, oppure con gruppi di coloni che compiono vergognose azioni squadristiche ai danni di palestinesi inermi in Cisgiordania\”. Sul governo di Netanyahu poi osserva: \”Israele non è né l’erede né il rappresentante degli ebrei europei vittime della Shoah: non deve usare quello scudo per giustificare qualunque suo eccesso, ma non deve neanche essere usato come pretesto per tornare ad odiare il popolo ebraico e perfino le vittime di 80 anni fa\”. \”Anche sullo Stato palestinese – conclude Segre – sono d’accordo con Grossman. Sono sempre stata a favore di ‘Due popoli, due Stati’. Le condizioni indicate dal presidente Macron sono lungimiranti e, se attuate, garantirebbero una convivenza pacifica dei due Stati uno accanto all’altro, non uno al posto dell’altro\”.
“,”postId”:”48bb27c3-aa9f-4b05-8989-6c166a560fe3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:57:35.986Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:57:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Prossima settima Netanyahu su azione militare Gaza\””,”content”:”
La decisione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in merito a una possibile azione militare da intraprendere nella Striscia di Gaza e’ stata rinviata alla prossima settimana. Lo ha riferito la Cnn, citando una fonte ben informata vicina al premier israeliano. Tale decisione potrebbe scattare se Hamas non accettera’ un cessate il fuoco.
“,”postId”:”739580ad-fc6a-4789-a4e6-e4f7b40ac6d1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:52:23.797Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:52:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Unicef: \”A Gaza uccisi 18mila bambini da inizio guerra, media di 28 al giorno\””,”content”:”
Ted Chaiban, vicedirettore generale dell’Unicef, ha raccontato in una nota di essere ”appena tornato da una missione di cinque giorni in Israele, Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. I segni della profonda sofferenza e della fame erano visibili sui volti delle famiglie e dei bambini. Dall’inizio della guerra, a Gaza sono stati uccisi oltre 18.000 bambini. Si tratta di una media di 28 bambini al giorno, l’equivalente di una classe scolastica, che non ci sono più. I bambini hanno perso i loro cari, sono affamati e spaventati e traumatizzati”.
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Chaiban ha detto che ”Gaza ora rischia seriamente la carestia. Si tratta di una situazione che si è andata aggravando, ma ora abbiamo due indicatori che hanno superato la soglia della carestia. Una persona su tre a Gaza passa giorni senza cibo e l’indicatore di malnutrizione ha superato la soglia della carestia, con la malnutrizione acuta che ora supera il 16,5% nella città di Gaza. Oggi, oltre 320.000 bambini piccoli sono a rischio di malnutrizione acuta”.
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Chaiban ha aggiunto che ”a Gaza ho incontrato le famiglie dei 10 bambini uccisi e dei 19 feriti da un attacco aereo israeliano mentre erano in fila con i loro genitori per ricevere cibo presso una clinica nutrizionale a Deir el-Balah sostenuta dall’Unicef. Abbiamo incontrato Ahmed, che ha 10 anni, e suo padre. Quel giorno Ahmed era in fila con sua sorella Samah, di 13 anni. Lei è morta. Ho visto una foto in cui lui agitava furiosamente le braccia per fermare un carro trainato da un asino nel tentativo di salvarla e portarla in ospedale, ma non ci è riuscito. È profondamente traumatizzato e non sa cosa fare. Questo semplicemente non dovrebbe accadere. I bambini che ho incontrato non sono vittime di una catastrofe naturale. Sono affamati, bombardati e sfollati”.
“,”postId”:”d363237e-93bf-40eb-ab74-79995314531f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:48:43.919Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:48:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”San Marino: \”Riconoscere la Palestina è un atto di civiltà\””,”content”:”
\”Il riconoscimento dello Stato palestinese è un atto di civiltà\”. Lo dice, al Corriere di Romagna, Luca Beccari, segretario di Stato per gli esteri (di fatto una sorta di primo ministro) di San Marino. La Repubblica ha già da tempo deciso, con un voto bipartisan, di riconoscere lo Stato di Palestina. Il Parlamento, a maggio, ha votato una risoluzione che impegna il governo al riconoscimento entro l’anno. E San Marino è stato uno dei firmatari della ‘New York call’, promossa da Francia e Arabia Saudita. \”Tutti i Paesi – dice Beccari – possono avere voce in capitolo al netto della superficie quadrata e del ruolo coperto nello scacchiere globale attirando l’attenzione anche di interlocutori di solito indifferenti. San Marino resta fedele alla sua una vocazione per la democrazia e la pace. Non siamo contrari a Israele, ma l’indifferenza è impossibile davanti a un popolo che ha sofferto decenni, non può autodeterminarsi ed è allo stremo delle forze. Vedere soffrire in modo disumano smuove le coscienze a prescindere dal colore politico\”.
“,”postId”:”00877cd8-fe27-4b62-a628-1ad0ddce96d9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:48:26.688Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:48:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Famiglie ostaggi erigono campo protesta a Tel Aviv: \”Stanno morendo\””,”content”:”
”Stanno morendo in ostaggio”. Questo il grido di protesta delle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e che, dopo i video trasmessi dalla Jihad Islamica e da Hamas questa settimana, stanno erigendo un campo con filo spinato a Tel Aviv. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione del governo di Israele e dell’Amministrazione americana sulle condizioni degli ostaggi rimasti nell’enclave palestinese da quando sono stati rapiti il 7 ottobre del 2023. Ieri Hamas ha pubblicato un nuovo video di propaganda dell’ostaggio Evyatar David, un giorno dopo che la Jihad islamica palestinese ha diffuso un video dell’ostaggio Rom Braslavski.
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\”Sullo sfondo di immagini terrificanti e di resoconti duri sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno stamattina nel cuore di Tel Aviv: verrà eretto un recinto di filo spinato in Piazza degli ostaggi, i familiari siederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in prigionia\”, afferma l’Hostage Family Forum in una nota.
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\”Facciamo appello al governo israeliano e all’Amministrazione statunitense: guardate i nostri cari – e noi – negli occhi. Il pericolo per le loro vite è tangibile e immediato. Il rischio di perdere le persone decedute sta crescendo. E’ giunto il momento di un accordo globale e di porre fine alla guerra. Basta ritardi. Basta abbandonarli. Fermate questo incubo e portateli fuori dai tunnel e a casa\”, si legge nella nota.
“,”postId”:”9c206047-0fd2-4498-81ce-fe01009bfd07″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:37:23.473Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:37:23+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Unrwa: \”Lanci aiuti aerei pericolosi, costosi e inefficienti\””,”content”:”
I lanci di aiuti umanitari aerei su Gaza sono \”pericolosi, costosi e inefficienti\”, quindi urge far arrivare aiuti terrestri. Il monito è arrivato da Juliette Touma, responsabile della comunicazione dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (Unrwa). Ha avvertito che gli aiuti attualmente paracadutati da aerei militari a Gaza sono \”pericolosi per i civili\” presenti nell’enclave devastata dalla guerra. In un’intervista, rilanciata da Al Jazeera, Touma ha affermato che le Nazioni Unite devono poter svolgere il loro lavoro e che la soluzione \”molto piu’ semplice\” per far arrivare i rifornimenti alimentari disperatamente necessari ai due milioni di abitanti di Gaza sarebbe che Israele aprisse i confini di Gaza e consentisse l’ingresso ai camion di aiuti. I commenti di Touma sono seguiti a quelli del direttore generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, secondo cui i lanci di aiuti attualmente in corso sono \”almeno 100 volte più costosi dei camion\”. \”I camion trasportano il doppio degli aiuti degli aerei\”, ha affermato Lazzarini, sottolineando che l’Unrwa ha 6.000 camion carichi di aiuti pronti per entrare nell’enclave dove ora regna la carestia. \”Se c’e’ la volontà politica di consentire i lanci aerei, che sono altamente costosi, insufficienti e inefficienti, dovrebbe esserci un’analoga volontà politica di aprire i valichi stradali\”, ha scritto Lazzarini sui social media. \”Mentre la popolazione di Gaza muore di fame, l’unico modo per rispondere alla carestia è inondare Gaza di aiuti\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”4206c3a8-caa9-4f27-b082-5401d419aa1a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:32:37.079Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:32:37+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, 21 palestinesi uccisi stamani: 12 cercavano cibo”,”content”:”
Dodici cadaveri sono arrivati all’ospedale Al-Shifa, a ovest di Gaza City, dall’area per la distribuzione dei viveri sul corridoio di Netzarim. Nella città di Al-Zawayda, nel centro della Striscia, Hamed Ibrahim al-Qarnawi, sua moglie e i loro tre figli sono rimasti uccisi quando un aereo israeliano ha preso di mira la loro casa. Nel distretto industriale a nord di Khan Yunis, tre membri della famiglia Samour sono rimasti uccisi e altri feriti da una bomba lanciata da un drone israeliano sulle tende del locale campo profughi. Due donne sono rimaste uccise nel bombardamento di una tenda a nordovest di Khan Yunis: Rana Ramzi Yahya Abu Hamra e sua madre, Hanaa Abu Hamra.
“,”postId”:”686d8ef1-399b-41a0-9219-a02028b004d4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:32:24.275Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:32:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ospedali Gaza, altri 3 morti per fame: 162 palestinesi in totale”,”content”:”
Altre tre persone, tra cui due bambini, sono morte per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l’emittente al-Jazeera citando fonti del ministero della Sanità di Gaza che a sua volta viene informato dagli ospedali dell’enclave palestinese. Salgono così a 162 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza per fame e malnutrizione.
“,”postId”:”9e944de2-f4b2-4edb-b258-33c275abfdec”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:31:26.681Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:31:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, 21 palestinesi uccisi stamani: 12 cercavano cibo “,”content”:”
Ventun palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco israeliano nella Striscia di gaza. Fra di loro 12 persone che cercavano di ottenere cibo e 3 donne. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa sul suo sito, citando fonti mediche.
“,”postId”:”1ce3459b-6b05-4216-b888-cc0d35b32f37″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:13:35.971Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:13:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele evacua staff diplomatico da Emirati per motivi di sicurezza”,”content”:”
Il ministero degli Esteri israeliano ha evacuato il personale diplomatico e le loro famiglie dalle sue missioni negli Emirati Arabi Uniti per motivi di sicurezza. Lo ha detto una fonte informata a Haaretz, spiegando che anche alcune personalità della comunità ebraica del Paese sono state evacuate.
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Israele ha due missioni diplomatiche negli Emirati Arabi Uniti: un’ambasciata nella capitale Abu Dhabi e un consolato generale a Dubai. In una nota rilasciata oggi, il ministero degli Esteri non ha negato che il personale sia stato evacuato dal Paese, ma ha sottolineato che \”le missioni sono state aperte oggi e riapriranno dopo Tisha B’Av, lunedì prossimo\”.
“,”postId”:”5c7eb5ac-0c94-4f2a-86b3-786c9ba68035″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:13:20.491Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:13:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Usa concentrati sulla resa di Hamas non sul cessate il fuoco\””,”content”:”
Gli Stati Uniti sono meno coinvolti nel fare pressione su Israele affinché cessi la guerra ma si concentrano sulla richiesta della \”resa di Hamas\”. A riferirlo è il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, che cita un alto funzionario egiziano coinvolto nella mediazione dei negoziati tra Israele e Hamas. La stessa fonte ha sottolineato che questo rappresenta un \”cambiamento significativo nella posizione americana\”. Secondo l’alto funzionario egiziano, il tono dei funzionari americani è cambiato e si stanno concentrando sulla richiesta della \”resa di Hamas\” e sul rifiuto di avviare negoziati che porterebbero a un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza. Queste osservazioni rilanciate dal media libanese pro-Hezbollah giungono all’indomani della visita dell’inviato speciale Usa in Medio Oriente Steve Witkoff, incentrata sulla distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, dietro espressa richiesta del presidente Donald Trump.
“,”postId”:”90b137fb-ba59-4663-aad7-8dffb3ba2db6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T06:00:22.106Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T08:00:22+0200″,”altBackground”:false,”title”:”34 ex ambasciatori chiedono a Meloni il riconoscimento dello Stato di Palestina”,”content”:”
In una lettera aperta alla presidente del Consiglio, parlano di un atto politico necessario e urgente. Riccardo Magi (+Europa): “Basta ambiguità, Meloni ascolti almeno loro”
“,”postId”:”aadb4341-e931-4caf-9e0b-c470b2deb711″,”postLink”:{“title”:”Ex ambasciatori a Meloni: “Riconosca Stato di Palestina””,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/27/ambasciatori-lettera-palestina-riconoscimento-meloni”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/dd14b431c8cfd2a8c8dd2ede0f494ac0c6749a8d/skytg24/it/politica/2025/07/14/sondaggi-partiti-politici-intenzioni-voto/meloni-getty.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T05:38:00.938Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T07:38:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Medioriente, card. Parolin: \”Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto\””,”content”:”
Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento organizzato per il Giubileo degli Influencer. \”Quella è la soluzione, cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza\”, ha ribadito. Poi sull’attacco alla Parrocchia cristiana a Gaza: \”L’impressione è che tante volte questi errori si ripetano\”
“,”postId”:”7144b7c5-8d54-48c9-85de-091a3e6f66bb”,”postLink”:{“title”:”Medioriente, card. Parolin: ‘Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/28/vaticano-parolin-riconoscere-palestina”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/5ff9b4dc542222da262e2a6377d5f0c792ac2ecb/skytg24/it/mondo/2025/04/24/cardinale-parolin-possibile-nuovo-papa/cardinale-parolin-ansa.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-08-02T05:15:27.651Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T07:15:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Herzog: \”Rispetto per Mattarella ma non uccidiamo indiscriminatamente\””,”content”:”
Il presidente dello Stato ebraico si è detto \”rattristato\” dopo le
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osservazioni del Capo dello Stato italiano e ha specificato che \”ho rispetto per Sergio Mattarella, ma non uccidiamo indiscriminatamente\”.
“,”postId”:”ea7d1257-761b-4844-8cfc-fa93f67f8b3a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-02T05:13:07.588Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-02T07:13:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA INTERATTIVA”,”content”:”
Francia, Regno Unito e Malta hanno annunciato che nel settembre 2025 riconosceranno lo Stato di Palestina e porteranno a 150 su 193 i membri dell’Onu che hanno assunto questa posizione. Tra loro non ci sono l’Italia e gli Stati Uniti. La mappa dei Paesi
“,”postId”:”76d9ff0f-9edf-4260-a732-1777ee0d0860″,”postLink”:{“title”:”Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/palestina-stato-riconoscimento-mappa-paesi”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9ab68014acdc40a01940115a782697575a5ecfa6/skytg24/it/mondo/approfondimenti/palestina-stato-riconoscimento-mappa-paesi/mappa_palestina.jpg?im=Resize,width=565″}}]}”
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Dal 2 agosto l’Italia collabora alla consegna di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza con lanci aerei nell’ambito di un’operazione guidata dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania e con altre nazioni europee. L’annuncio arriva da fonti di Palazzo Chigi. L’operazione continuerà nei prossimi giorni grazie all’azione dei ministeri degli Esteri e della Difesa.
Nella Striscia ancora sangue sugli aiuti. Ventuno palestinesi sono stati uccisi all’alba di sabato dal fuoco israeliano nella Striscia di gaza. Fra di loro 12 persone che cercavano di ottenere cibo e 3 donne. Lo ha scritto l’agenzia palestinese Wafa sul suo sito, citando fonti mediche. Allarme dell’Unicef: “In 22 mesi sono morti 18mila bambini”. A soffrire sono anche gli ostaggi, una ventina quelli ritenuti ancora vivi. L’inviato Usa Steve Witkoff ha incontrato i familiari, che sono rimasti ulteriormente turbati da un video shock diffuso da Hamas: il giovane Evyatar David, emaciato e pallido, sotto un tunnel.
Gli approfondimenti:
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Ong, per Israele l’88% dei casi di presunti abusi è senza accuse
L’organizzazione internazionale Azione contro la violenza armata (Aoav) ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall’inizio della guerra a Gaza sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l’uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l’Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024 . Rimane irrisolta anche l’inchiesta sull’uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano “false”, ma hanno precisato al quotidiano britannico che l’incidente era “ancora in fase di revisione”. Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell’Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un “modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze”.
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Medioriente, card. Parolin: “Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto”
Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento organizzato per il Giubileo degli Influencer. “Quella è la soluzione, cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza”, ha ribadito. Poi sull’attacco alla Parrocchia cristiana a Gaza: “L’impressione è che tante volte questi errori si ripetano”.
43 minuti fa
Smotrich: risposta a video ostaggio sia la distruzione di Hamas
Il ministro israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha affermato che Israele non cederà ai tentativi di “manipolazione” di Hamas e continuerà invece a combattere “a tutta forza” dopo che il gruppo terroristico ha diffuso il filmato dell’ostaggio Evyatar David, che appariva gravemente emaciato e debole. “L’obiettivo di Hamas nel diffondere i video degli ostaggi è di manipolarci emotivamente, lacerare i nostri cuori e, attraverso il terrore della manipolazione, spingerci ad arrenderci e a fermare la guerra”, ha aggiunto il ministro. “Ovviamente, questo non accadrà”, ha affermato Smotrich, precisando che “la risposta al crudele abuso degli ostaggi deve essere la completa distruzione di questo puro male dalla faccia della terra e il ritorno incondizionato degli ostaggi”. Lo scrive The Times of Israel.
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23:00
Albanese: “Le sanzioni Usa per Gaza violano la mia immunità Onu”
La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati lo ha detto da Bogotà, dove si è recata per partecipare ad un vertice internazionale per trovare soluzioni al conflitto di Gaza. Albanese ha dichiarato che le sanzioni impostele da Washington a seguito delle sue critiche alla posizione della Casa Bianca rappresentano “una misura molto seria che non ha precedenti”.
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22:55
Dopo video-shock Netanyahu convoca famiglie ostaggi
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato famiglie dei rapiti Rom Braslavsky ed Evyatar David, all’ombra della pubblicazione della loro documentazione sulla prigionia delle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza. Netanyahu – riportano i media israeliani – ha ripetutamente detto alle famiglie di essere consapevole della loro difficile situazione e che sta facendo ogni sforzo per liberarli.
22:45
Wp smentisce Trump, a Gaza non 60 milioni Usa ma solo 3 per cibo
Nonostante Donald Trump abbia ripetutamente affermato negli ultimi giorni che gli Stati Uniti hanno contribuito con 60 milioni di dollari per il cibo a Gaza, lamentandosi che “nessuno ha ringraziato”, gli impegni statunitensi sono stati pari alla metà di tale importo, e solo una frazione di questa somma (il 10%, pari a tre milioni di dollari) è stata effettivamente erogata. Lo scrive il Washington Post. Un portavoce del dipartimento di stato ha dichiarato che “abbiamo approvato un finanziamento di 30 milioni di dollari” alla Gaza Humanitarian Foundation, il controverso sistema di distribuzione alimentare sostenuto da Stati Uniti e Israele, aggiungendo che “un importo iniziale è stato erogato a partire da questa settimana”.
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22:30
Gaza Cola, cos’è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0
Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.
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22:29
Parigi: ‘immagini spregevoli da Hamas sugli ostaggi’
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha parlato di “immagini spregevoli” dopo che Hamas e un altro gruppo islamista palestinese hanno pubblicato video di ostaggi israeliani a Gaza. “Immagini disgustose e insopportabili di ostaggi israeliani trattenuti per 666 giorni a Gaza da Hamas. Il loro calvario deve finire”, ha scritto il ministro su X. “Devono essere rilasciati, incondizionatamente. Hamas deve essere disarmato ed escluso dal governo di Gaza”, ha affermato, aggiungendo che “gli aiuti umanitari devono affluire in massa nel territorio”. La pubblicazione, giovedì e ieri, da parte di Hamas e del suo alleato la Jihad Islamica, di video che mostrano due ostaggi emaciati ha suscitato scalpore in Israele e riacceso il dibattito sulla necessità di raggiungere un accordo il più rapidamente possibile per liberarli.
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22:26
Bbc: Hamas rifiuta disarmo finché non c’è Stato Palestina
Hamas ha ribadito che non accetterà il disarmo finché non verrà istituito uno Stato palestinese sovrano, in risposta a una delle richieste chiave di Israele nei colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo scrive la Bbc. Il gruppo armato palestinese ha affermato di aver risposto alle dichiarazioni attribuite all’inviato per il Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, secondo cui Hamas avrebbe “espresso la sua volontà” di deporre le armi. Israele ritiene che il disarmo di Hamas sia una delle condizioni fondamentali per qualsiasi accordo volto a porre fine al conflitto. I negoziati indiretti tra Israele e Hamas per garantire un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi si sono bloccati la scorsa settimana.
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22:00
Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
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21:52
Israele: “Video ostaggio? Ecco chi muore veramente di fame”
“Guardate le braccia di Evyatar David, un ostaggio israeliano, ridotto alla fame e sull’orlo del collasso. Ora guardate il braccio del suo rapitore palestinese di Hamas: forte, ben nutrito, che mostra una lattina. Quindi chi sta davvero morendo di fame a Gaza?”. Lo scrive in un post su X il ministero degli Esteri israeliano commentando il video shock diffuso da Hamas che ritrae il giovane ostaggio israeliano Evyatar David ridotto a uno scheletro sotto un tunnel, in un cupo parallelismo con i gazawi che muoiono di fame.
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21:39
Rubio parla con ministro esteri Canada: “Hamas continua ad ostacolare la pace”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri canadese, Anita Anand. Ad annunciarlo è stato il Dipartimento di Stato di Washington precisando che i due hanno parlato di Haiti e di Medio Oriente e di “come Hamas continui ad ostacolare la pace”.
21:39
Saar: “Mondo non rimanga in silenzio dopo video ostaggi”
Il ministro degli Esteri Gideon Saar sta avviando una sessione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla questione degli ostaggi israeliani, dopo che Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno pubblicato video di propaganda durante il fine settimana in cui gli ostaggi Rom Braslavski ed Evyatar David apparivano gravemente emaciati. Lo fa sapere il Times of Israel, riportando una dichiarazione del ministero degli Esteri, in cui ha affermato che Saar si aspetta che le sue controparti in tutto il mondo “esprimano pubblicamente una posizione morale ed etica ed esercitino ogni influenza possibile per porre fine alle terribili sofferenze degli ostaggi israeliani”. “Il mondo non puo’ rimanere in silenzio di fronte alle difficili immagini che sono il risultato di un deliberato abuso sadico degli ostaggi, che include anche la fame da parte di Hamas e della Jihad islamica”, ha proseguito Saar, in un messaggio che accompagna la dichiarazione.
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21:37
Barrot: “Video ostaggi spregevoli, serve disarmo di Hamas”
Dopo la pubblicazione da parte di Hamas dei video che mostrano gli ostaggi in condizioni disumane e in pericolo di vita, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha definito le scene mostrate “spregevoli, insopportabili”. Con un post su X, Barrot ha affermato che “le sofferenze dei rapiti devono finire, devono essere rilasciati incondizionatamente”. Il capo della diplomazia francese ha poi aggiunto che “Hamas deve essere disarmato ed escluso dal potere a Gaza”.
21:36
Il Papa: “L’amicizia può essere strada per la pace”
“L’amicizia può cambiare il mondo, può essere la strada per la pace”. Lo ha detto il Papa ai giovani. Poi ha citato il beato Pier Giorgio Frassati: “Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare”.
21:30
Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti studentessa
La Francia non accetterà più sul proprio territorio i rifugiati gazawi prima della conclusione di un’indagine sulle “lacune” che avrebbero permesso l’accoglienza di una studentessa accusata di antisemitismo per via di alcuni post sui social. Lo ha detto oggi il ministro degli Affari esteri francese Jean-Noël Barrot.
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21:00
Aiuti Gaza, pacchi aerei da Emirati Arabi e nazioni europee. VIDEO
L’esercito giordano con sette lanci aerei ha consegnato 57 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo e latte per neonati, alla Striscia di Gaza. A partecipare all’operazione è stata la Giordania, gli Emirati Arabi, la Germania, la Francia e la Spagna. Secondo l’osservatorio globale sulla fame, a Gaza c’è carestia e un aumento vertiginoso della malnutrizione.
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20:30
Israele, Witkoff incontra famiglie ostaggi a Tel Aviv. VIDEO
L’inviato americano Steve Witkoff ha incontrato a Tel Aviv i familiari degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas. La visita avviene mentre cresce la pressione internazionale su Israele per i raid su Gaza e le restrizioni agli aiuti umanitari. Proteste anche a Gerusalemme per chiedere il cessate il fuoco.
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20:22
Padre ostaggio Braslavky: “Mio figlio sta morendo e il suo paese lo ha abbandonato”
“Mio figlio Rom è a Gaza da 666 giorni… Rom lavorava come guardia di sicurezza al festival, avrebbe potuto scappare, salvarsi, ma ha scelto di rimanere e aiutare gli altri: curare i feriti, soccorrere le vittime, preservare la dignità dei morti”. A dichiararlo, intervenendo alla manifestazione per la liberazione degli ostaggi in corso a Tel Aviv è stato il padre dell’ostaggio israeliano Rom Braslavky, Ofir.
“Rom è un eroe. E il suo Paese lo ha abbandonato. Lo ha abbandonato allora. Lo abbandona ogni giorno che non è qui, da 666 giorni. E due giorni fa, abbiamo visto tutti il prezzo dell’abbandono”, ha aggiunto, riferendosi a un video di suo figlio pubblicato dalla Jihad Islamica Palestinese.
“Ho visto mio figlio e non l’ho riconosciuto. Il mio Rom ha fame di pane, sete d’acqua, è malato, fisicamente e mentalmente distrutto. Mio figlio sta morendo! L’ho visto con i miei occhi, e anche il Primo Ministro l’ha visto”. “Lui sa della situazione di Rom e degli altri ostaggi, eppure sceglie ripetutamente di non salvarlo. Voi, il pubblico con noi, l’intero popolo di Israele, scegliete la vita. Scegliete gli ostaggi. Scegliete la speranza. Il governo sceglie l’abbandono”.
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20:19
Herzog parla con famiglia dell’ostaggio del video: “Straziante”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha parlato in serata con la famiglia di Evyatar David, dopo che Hamas ha trasmesso un video dell’ostaggio in cui appariva fragile ed emaciato. Lo riporta The Times of Israel. L’ufficio del presidente ha affermato che Herzog ha parlato anche con la madre dell’ostaggio Guy Gilboa-Dalal, trattenuto insieme a David. “Il cuore della nazione brucia di preoccupazione e dolore alla vista di queste immagini strazianti”, ha detto Herzog alle famiglie, secondo quanto riportato dal suo ufficio. “È un agghiacciante promemoria di ciò che accade nelle profondità dei tunnel del terrore di Hamas: pura crudeltà”, ha aggiunto.
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20:10
Contatti Meloni-Bin Zayed per lancio aiuti a Gaza
L’operazione umanitaria di lancio aiuti alla popolazione di Gaza “si è concretizzata – a quanto appreso da Adnkronos- a seguito di frequenti contatti tra Giorgia Meloni e il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan”.
19:58
Herzog ai genitori ostaggi: “Israele non rimane in silenzio”
Il presidente Isaac Herzog ha parlato con i genitori degli ostaggi, Eviatar David, Galia e Avishai, nonché con Meirav Gilboa Dalal, la madre del rapito Guy Dalal. Herzog, riferiscono i media israeliani, ha detto ai genitori che “Evyatar, Guy e tutti i rapiti sono i figli di tutti noi. Il cuore della nostra nazione brucia di preoccupazione e dolore alla vista delle dure immagini: tutti proviamo un profondo shock e un dolore indescrivibile”. Il presidente israeliano ha ribadito che i video rilasciati da Hamas sono “un agghiacciante promemoria di ciò che sta accadendo nelle profondità dei tunnel del terrore di Hamas: pura crudeltà”, aggiungendo che Israele “non si fermerà, non rimarrà in silenzio e non distoglierà lo sguardo dall’obiettivo, ossia vedere Evyatar, Guy e tutti i rapiti tornare a casa sani e salvi”.
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19:57
Mezzaluna Rossa: “Un morto in attacco dei coloni in Cisgiordania”
La Mezzaluna Rossa ha riferito che un palestinese è stato ucciso e altri sette sono rimasti feriti da colpi d’arma da fuoco durante un attacco da parte di coloni nei villaggi di Aqraba e Jurish, in Cisgiordania. Lo scrive Haaretz.
19:46
Tel Aviv: “Hamas ha cibo in abbondanza e affama gli ostaggi”
In risposta ai video diffusi da Hamas negli ultimi tre giorni che mostrano gli ostaggi Evyatar David e Rom Braslavski emaciati, una fonte israeliana di alto livello ha detto a Channel 12 che i rapitori di Hamas non sono a corto di cibo e stanno deliberatamente facendo morire di fame gli ostaggi. “Sappiamo dalle testimonianze degli ostaggi restituiti e dalle nostre informazioni che i rapitori degli ostaggi non assomigliano agli ostaggi emaciati”, ha detto il funzionario, aggiungendo che “questa e’ una fame deliberata, non solo per abusare degli ostaggi stessi, ma anche per abusare delle loro famiglie e del pubblico”.
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19:25
Voleva compiere un attacco in un mall in Israele, arrestato
La polizia israeliana ha arrestato un uomo, di 34 anni, sospettato di volere compiere un attentato terroristico nella regione di Hadera nel centro del Paese. Lo riporta Ynet precisando che l’uomo si trovava in un centro commerciale nel Kibbutz Gan Shmuel e aveva detto alla gente del posto che intendeva compiere un attacco. L’uomo è residente nel villaggio di Meisa.
19:06
Aiuti Gaza, pacchi aerei da Emirati Arabi e nazioni europee
L’esercito giordano con sette lanci aerei ha consegnato 57 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cibo e latte per neonati, alla Striscia di Gaza. A partecipare all’operazione è stata la Giordania, gli Emirati Arabi, la Germania, la Francia e la Spagna. Secondo l’osservatorio globale sulla fame, a Gaza c’è carestia e un aumento vertiginoso della malnutrizione.
19:04
Governo finlandese diviso sul riconoscimento della Palestina
Il governo finalndese guidato dal Primo Ministro Petteri Orpo, prende del tempo per decidere se riconoscere o meno lo stato di Palestina. Giovedì il presidente Alexander Stubb si è detto pronto a riconoscere la Palestina, qualora il governo lo richiedessse, ma all’interno della coalizione di centro-destra ci sono opinioni divergenti in merito. I Cristian Democratici, partito di minoranza all’interno della coalizione, minacciano di lasciare il governo qualora decidessero di riconoscere lo stato di Palestina: “Un riconoscimento simbolico dei territori palestinesi parzialmente controllati dai terroristi segnala che gli attacchi terroristici sono un modo accettabile per promuovere l’indipendenza statale”, si legge in un comunicato pubblicato dal consiglio direttivo del partito: “Ciò aumenterebbe ulteriormente il sostegno ai gruppi estremisti nella regione” conclude la nota, riportata dall’emittente di servizio pubblico finlandese, Yle. Il partito ha però sottolineato l’importanza di garantire la consegna di viveri, medicine, vestiti e altre forme di supporto umanitario per aiutare la popolazione civile a Gaza. La Svezia e la Norvegia hanno già riconosciuto lo stato di Palestina mentre la Danimarca ha dichiarato che è ‘prematuro’.
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18:39
Idf: ucciso vice comandante di un battaglione di Hamas
Il vice comandante del battaglione Sheikh Radwan di Hamas, Salah al-Din Zaara – e’ stato ucciso in un attacco aereo nella Striscia di Gaza il 24 luglio. Lo afferma il portavoce dell’esercito israeliano, aggiungendo che Zaara è stato responsabile della direzione e dell’avanzamento di numerosi attacchi contro Israele e le truppe dell’Idf che operano nella Striscia.
18:33
Iran, Nyt: “Teheran ha in custodia almeno 4 cittadini americani”
Dopo la guerra di 12 giorni con Israele e Stati Uniti, a giugno, l’Iran sta nuovamente prendendo di mira i cittadini americani: almeno quattro persone con doppia cittadinanza iraniana e americana – due uomini e due donne – sono in custodia della Repubblica islamica, probabili pedine della famigerata “diplomazia degli ostaggi” che prevede la detenzione di persone straniere da sfruttare per scambi di prigionieri o lo scongelamento di fondi bloccati. A denunciare l’arresto e’ il New York Times che cita le ricerche di gruppi per i diritti umani, avvocati e Hostage Aid Worldwide, un’organizzazione no-profit fondata da ex ostaggi per aiutare le famiglie dei prigionieri e che e’ in contatto con amici e
familiari degli attuali detenuti. Tre degli americani sono in carcere e a uno e’ invece impedito di lasciare il Paese. E’ probabile che le detenzioni aggravino il gia’ teso clima politico tra Teheran e Washington dopo che gli Stati Uniti si sono uniti all’attacco israeliano contro l’Iran e hanno bombardato e gravemente danneggiato tre dei suoi siti nucleari. I negoziati sul nucleare con Washington non sono ripresi dopo la guerra lampo di giugno, ma il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato la scorsa settimana in un’intervista ai media locali che lui e l’inviato
speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, hanno comunicato
direttamente tramite messaggi di testo. Il dipartimento di Stato ha fatto sapere che sta “monitorando attentamente” le segnalazioni di cittadini americani detenuti in Iran. “Per motivi di privacy, sicurezza e operativi, non entriamo nei dettagli delle nostre discussioni interne o diplomatiche sui presunti detenuti statunitensi”, ha affermato in una nota. “Chiediamo all’Iran di rilasciare immediatamente tutti gli individui ingiustamente detenuti in Iran”. Il ministero dell’Intelligence iraniano ha dichiarato lunedi’ in una nota di aver arrestato almeno 20 persone che lavoravano come spie o agenti segreti per Israele in diverse citta’ dell’Iran. Secondo le associazioni per i diritti umani, i quattro cittadini iraniano-americani arrestati vivono tutti negli Stati Uniti e si erano recati in Iran per far visita ai familiari. Le famiglie di
tre degli americani hanno chiesto che i loro nomi non vengano
pubblicati per timore che la loro situazione possa peggiorare.
Il quarto e’ il giornalista Reza Valizadeh, ex dipendente di
Radio Farda, l’emittente giornalistica in lingua persiana che fa
parte di Radio Free Europe, finanziata dal dipartimento di
Stato. Secondo Radio Farda, l’uomo e’ stato arrestato
nell’ottobre 2024 mentre era in visita alla famiglia in Iran. E’
stato condannato a 10 anni di carcere con l’accusa di
“collaborazione con un governo ostile”.
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18:30
Gaza, Prc: “Ipocrisia di Chigi, lanciano cibo mentre armano Israele”
“Mentre Palazzo Chigi annuncia con enfasi la partecipazione dell’Italia al lancio di generi alimentari su Gaza, continua nel silenzio più totale a fornire armi e sostegno politico-militare a Israele, responsabile di un vero e proprio genocidio sotto gli occhi del mondo. Il governo Meloni crede forse di ripulirsi la coscienza con qualche paracadute di aiuti, dopo aver contribuito alla distruzione sistematica di ospedali, scuole, case e al massacro di decine di migliaia di civili, tra cui donne e bambini? È un’ipocrisia insopportabile. Chi arma l’aggressore non può fingersi umanitario. Serve subito un embargo totale sulla vendita di armi, la cessazione di qualsiasi rapporto di collaborazione con Israele e il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina”. Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.
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18:22
Video shock di un ostaggio, per la famiglia è “propaganda vile”
La famiglia dell’ostaggio israeliano Evyatar David ha condannato la propaganda “crudele” e “vile” di Hamas, in seguito alla pubblicazione di un nuovo video del rapito da parte del movimento palestinese. “Siamo costretti ad assistere alla scena del nostro amato figlio e fratello, Evyatar David, che muore deliberatamente e cinicamente di fame nei tunnel di Hamas a Gaza: uno scheletro vivente, sepolto vivo”, ha dichiarato la famiglia in un comunicato. Ieri Hamas ha pubblicato una versione più lunga (quasi 5 minuti) dello stesso video di Evyatar diffuso nei giorni scorsi: il giovane, molto magro e che fatica a stare in piedi, appare ancora in un tunnel nella Striscia. E in un montaggio si alternano immagini di palestinesi malnutriti: gli ostaggi “mangiano e bevono quello che mangiano e beviano noi”, si legge nel messaggio in cui la fazione avverte Israele che gli ostaggi stanno ricevendo lo stesso trattamento dei gazawi, e che quindi bisogna trovare un’accordo per la tregua il prima possibile se si vuole salvare le loro vite.
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18:21
First minister Scozia: “Azioni Israele a Gaza sono un genocidio”
Il first minister scozzese John Swinney ha definito per la prima volta le azioni di Israele a Gaza un “genocidio”, affermando che si tratta di un fatto indiscutibile. Swinney è il secondo leader di una nazione del Regno Unito a usare il termine “genocidio” in relazione agli attacchi delle forze della difesa israeliane contro i palestinesi nella Striscia, dopo Michelle O’Neill dello Sinn Féin, che lo ha fatto il mese scorso. Lo riporta il Guardian. “È abbastanza chiaro che in Palestina è in atto un genocidio: non si può negare – ha detto Swinney durante un evento a Edimburgo -. Ho visto resoconti di terribili atrocità che hanno il carattere di un genocidio. Ho espresso questo concetto e ovviamente non è stato recepito da tutti, ma questa è la mia opinione”.
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18:20
Diffuso video ostaggio israeliano, ripreso mentre si scava la fossa
La famiglia di Evyatar David, tenuto in ostaggio a Gaza, ha consentito ai media di mostrare il video completo del prigioniero pubblicato da Hamas. David, che appare pallido e malnutrito, è stato filmato mentre scava quella che teme sarà la sua tomba in un tunnel a Gaza, rivela Times of Israel.
“Oggi è il 27 luglio, sono le 12, non so cosa mangerò”, dice. “Non mangio da qualche giorno di fila.” L’ostaggio denuncia la mancanza di cibo e acqua, affermando che i suoi rapitori gli stanno dando quello che possono e affermando: “Mi trovo in una situazione molto difficile, per molto tempo, da tanti mesi. Questa non è finzione, è realtà”. Nel video, una persona dietro la telecamera gli porge una lattina: “Questa lattina (di legumi ndr.) è per due giorni. Tutta questa lattina è per due giorni, così non muoio”, spiega David che aggiunge che la sua dieta consiste principalmente di lenticchie e fagioli e che annota su un calendario i giorni in cui rimane digiuno.
Infine, rivolge un appello al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: “Sono stato completamente abbandonato da te, mio primo ministro, che dovresti preoccuparti di me e di tutti i prigionieri”. Alla fine del video, si descrive mentre scava quella che teme sarà la sua stessa tomba all’interno del tunnel, mentre viene ripreso mentre lo fa.
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18:04
Hamas pubblica nuovo video dell’ostaggio Evyatar David
Un nuovo filmato dell’ostaggio Eviatar David e’ stato pubblicato oggi da Hamas. Lo riportano i media israeliani, spiegando che la famiglia ha dato il via libera di mostrare il video che mostra, tra le altre cose, Evyatar con una pala in mano, che su ordine dei terroristi e’ costretto a scavarsi una fossa. Nel filmato si vede poi l’ostaggio
rivolgersi direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu: “Sono stato completamente abbandonato da te, il mio primo ministro, che dovrebbe preoccuparsi per me e per tutti i prigionieri”.
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18:02
“Stop genocide” in Arena Verona, pianista: “Non temo conseguenze”
Ha 23 anni, è un pianista diplomato al Conservatorio dell’Abaco di Verona, Francesco Orecchio, che domenica scorsa durante la rappresentazione di Aida all ‘Arena di Verona ha proiettato la scritta “Stop genocide” con la bandiera palestinese sul ledwall utilizzato per i sottotitoli degli spettacoli lirici. “Al momento non c’è stata nessuna ripercussione – ha spiegato -, mi sono assunto la piena e completa responsabilità. E’ stata una mia scelta”. Il giovane, originario di Brescia e veronese d’adozione, in Arena ha svolto le mansioni del musicista che segue lo spartito e proietta il testo del libretto d’opera sul ledwall. Non era un dipendente di Fondazione Arena, ma sotto contratto con una cooperativa. “La decisione – ha proseguito Orecchio – l’ho presa in seguito ad una concatenazione di eventi. Già in giugno, alla prima del Nabucco, ho avviato una riflessione su quella terra celebrata dalla grande musica di Verdi, dove si sta consumando un genocidio. L’atto pratico l’ho medicato nei giorni precedenti al mio ultimo giorno di lavoro. Avevo visto l’appello lanciato da Tommaso Montanari, rettore dell’università degli stranieri di Siena: Disertiamo in silenzio”. “Così ho proiettato la scritta con la bandiera della Palestina durante una pausa dello spettacolo, è quello che prima di tutto considero un messaggio di pace: disertiamo le bombe. La grande sfida umana che si sta compiendo in tutto il mondo e anche a Verona il mondo è tra la guerra e la pace, tra chi stoppa le bombe e chi le produce” ha sottolineato il giovane musicista veronese che ha già raggiunto Amsterdam dove per un anno collaborerà con il Teatro dell’Opera. “Prima di proiettare la scritta avevo avvertito la mia responsabile, assumendomi tutta la responsabilità di questa iniziativa. Finora non c’è stata nessuna conseguenza e non credo che ce ne saranno”.
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17:44
Bonelli: “BBC documenta genocidio, Idf spara a spalle bimbi”
“A Gaza e’ in corso un genocidio, con una deliberata pianificazione dell’eliminazione del popolo palestinese: i bombardamenti sui campi profughi, la distruzione del sistema idrico e sanitario e degli ospedali, l’uccisione intenzionale di donne e bambini, la fame usata come strumento di annientamento e la deportazione come mezzo per realizzare la pulizia etnica a Gaza e in Cisgiordania”. Cosi’ in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Vede, che prosegue: “La televisione inglese BBC World Service ha
raccolto materiale su oltre 160 casi di bambini uccisi a Gaza da colpi d’arma da fuoco, e ha scoperto che in 95 di questi casi i bambini sono stati giustiziati con colpi alla testa o al petto. Nella maggior parte dei casi, le vittime avevano meno di 12 anni. La giornalista Stephanie Hegarty, nel suo lavoro d’indagine, ha raccolto molta documentazione e ha parlato con la famiglia di una bambina di 6 anni, di nome Mira, colpita alla schiena dopo aver attraversato un posto di blocco delle IDF. Suo padre ha raccontato che e’ stato proprio quel colpo alla schiena a ucciderla. Di fronte a questo genocidio – e noi siamo convinti che di genocidio si tratti – l’inviato speciale USA, Witkoff, ha affermato che a Gaza non c’e’ la fame. Trump corre in soccorso del criminale Netanyahu per nascondere la verita’. Quella stessa verita’ raccontata dall’UNICEF, che parla apertamente di carestia a Gaza. A Gaza c’e’ un genocidio, perche’ si vuole cancellare un popolo”.
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17:39
Fonti israeliane: “Per Gaza nessun accordo all’orizzonte”
Non c’e’ nessun accordo all’orizzonte tra Hamas e Israele. Lo riferiscono i media israeliani citando fonti a conoscenza della questione, le quali sottolineano che pare irrealistico che ci siano sviluppi in questo momento. All’ombra dello stallo nei negoziati per il rilascio degli ostaggi, la fonte ha detto: “Come condizione di base per il ritorno ai negoziati, Hamas chiede che vengano portati 600 camion in un giorno, piu’ di quanto avrebbe ricevuto in un accordo parziale. Le possibilita’ di un accordo globale sono scarse”, ha spiegato la fonte, aggiungendo tuttavia che rimane aperta l’ipotesi di un ritorno al tavolo dei negoziati”.
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17:26
Fonti Chigi: “Da oggi Italia collabora a lancio aiuti a Gaza”
Nell’ambito di un’operazione umanitaria internazionale guidata dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania e con la partecipazione di altre nazioni europee, l’Italia, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, questa mattina ha iniziato ad offrire la sua collaborazione operativa alla consegna di aiuti alla popolazione di Gaza mediante lanci aerei oggi operati con velivoli degli Emirati. Grazie all’azione del ministero degli Esteri e del ministero della Difesa, l’Italia continuerà a ripetere tali operazioni anche nei prossimi giorni in raccordo con i partner più stretti, a partire dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania. Parallelamente a questo sforzo in termini di aiuti umanitari, spiegano sempre le stesse fonti, l’Italia resta impegnata a sostenere l’obiettivo di un cessate il fuoco che apra la via al termine permanente delle ostilità e al rilancio di un processo politico verso una pace giusta e duratura, basata sulla soluzione dei due Stati.
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17:22
Berlino: “Ancora insufficienti gli aiuti che entrano a Gaza”
La quantità di aiuti che arrivano a Gaza rimane “molto insufficiente” nonostante un limitato miglioramento. A dirlo è il governo tedesco, dopo che i ministri hanno discusso come aumentare la pressione su Israele. Le critiche sono arrivate dopo che il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha visitato la Striscia giovedì e ieri e l’esercito tedesco ha portato a termine i suoi primi lanci di cibo a Gaza. La Germania “prende atto di progressi iniziali limitati nella fornitura di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, che tuttavia rimangono ampiamente insufficienti ad alleviare la situazione di emergenza”, ha dichiarato il portavoce del governo, Stefan Kornelius, in una nota. “Israele rimane obbligato a garantire la piena fornitura di aiuti”, ha aggiunto. Una fonte governativa tedesca ha riferito di aver notato che Israele ha aumentato “considerevolmente” il numero di camion di aiuti umanitari autorizzati a entrare a Gaza, portandoli a circa 220 al giorno. Nelle ultime settimane, Berlino ha adottato una linea più dura contro le azioni di Israele a Gaza e nella Cisgiordania occupata. La fonte ha affermato che oggi, durante una riunione del gabinetto di sicurezza tedesco, si sono discusse “le diverse opzioni” per esercitare pressione su Israele, ma non è stata presa alcuna decisione. Una delle opzioni sollevate è la sospensione parziale delle forniture di armi a Israele.
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17:19
Idf: da diversi Paesi lanciati 90 pacchi di aiuti a Gaza
Aerei provenienti da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Germania e Francia hanno sganciato 90 pacchi di aiuti umanitari, contenenti cibo, nel nord e nel sud della Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo rende noto l’esercito israeliano, aggiungendo che i lanci aerei sono stati effettuati “in conformita’ con le direttive del livello politico e come parte della cooperazione tra Israele” e i paesi coinvolti. I lanci fanno parte di una “serie di azioni volte a migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza”, afferma l’esercito.
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17:05
Famiglia ostaggio a Gaza condanna i “vili” video di Hamas
La famiglia di un ostaggio israeliano a Gaza ha condannato la propaganda “crudele” e “vile” di Hamas, in seguito alla pubblicazione di un nuovo video dello stesso ostaggio da parte del movimento terroristico palestinese. “Siamo costretti ad assistere alla scena del nostro amato figlio e fratello, Evyatar David, deliberatamente e cinicamente lasciato morire di fame nei tunnel di Hamas a Gaza: uno scheletro vivente, sepolto vivo”, ha dichiarato la famiglia in un comunicato.
16:27
Conte: “Herzog?Da lui stravolgimento realtà sorprendente”
Sindacati, movimenti studenteschi e organizzazioni di sinistra hanno protestato ieri in alcune città brasiliane contro l’aumento dei dazi doganali imposto al Brasile dal presidente americano, Donald Trump. La protesta principale – ma con scarsa partecipazione, secondo Folha de S.Paulo, il più importante quotidiano del Paese – si è svolta davanti al consolato generale degli Stati Uniti a San Paolo. I manifestanti indossavano manette e maschere dell’ex presidente di destra Jair Bolsonaro e di Trump. Fantocci con le sembianze di entrambi i politici sono stati bruciati insieme alla bandiera Usa. Altri dimostranti indossavano abiti simili alle uniformi dei carcerati, in riferimento al processo contro Bolsonaro per presunto tentativo di golpe. Le critiche si sono estese alla recente applicazione di sanzioni contro il giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes, ai sensi della legge Magnitsky. Parlando alla Cnn, la presidente dell’Unione nazionale studentesca (Une), Bianca Borges, ha sostenuto che l’aumento dei dazi è un “ricatto economico contro il nostro Paese” ed ha affermato che l’obiettivo della protesta è “difendere la sovranità nazionale”.
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16:12
Hamas, visita Witkoff a centri Ghf: “Una messinscena”
Hamas ha condannato la visita che l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff ha fatto ieri a un sito gestito dalla Gaza Humanitarian Fund definendola “nient’altro che una messa in scena volta a fuorviare l’opinione pubblica, a migliorare l’immagine dell’occupazione e a fornirle una copertura politica per gestire la fame e continuare l’uccisione sistematica di bambini e civili disarmati del nostro popolo nella Striscia di Gaza”. “Le dichiarazioni fuorvianti di Witkoff, insieme alla diffusione di immagini propagandistiche che tentano di dipingere la distribuzione degli aiuti come pacifica, sono contraddette dai fatti sul campo, dove oltre 1.300 innocenti martiri affamati sono stati colpiti dai proiettili dell’esercito di occupazione e dai disumani dipendenti della Ghf, istituita per portare a termine uccisioni e genocidio”, afferma Hamas in una nota ripresa dal Times of Israel.
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16:11
Pubblicata immagine di ostaggio israeliano presa da video Hamas
La famiglia dell’ostaggio israeliano Evyatar David ha accontestito alla pubblicazione di un fotogramma del congiunto estrapolata da un video di propaganda diffuso ieri da Hamas. “I nostri figli stanno vivendo un Olocausto… Venite a combattere con noi stasera, gridate per Evyatar e per gli altri 49 ostaggi che non possono sopportare un altro secondo in questo inferno!”, ha scritto su X il Forum delle famiglie. Il fotogramma mostra David, emaciato e pallido, in cattività, accanto a un’immagine di lui scattata a febbraio e a un’immagine di lui prima della cattura, per far capire quanto le sue condizioni di salute siano peggiorate nel tempo.
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15:38
Witkoff: “Nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame”
Nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame. Lo ha dichiarato l’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, durante un incontro con le famiglie degli ostaggi a Tel Aviv. Gli Usa, ha aggiunto, stanno pianificando di porre fine alla guerra e ha auspicato un approccio globale per giungere a questo risultato.
Witkoff ha affermato che gli Stati Uniti hanno un piano per “porre fine alla guerra e riportare tutti a casa” e che questa è la massima priorità del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana – ha aggiunto – e la maggior parte dell’opinione pubblica di Gaza vogliono che le persone rapite tornino, perché vogliono che la Striscia venga ricostruita.
“La nostra prima priorità è riportare a casa tutti gli ostaggi. Il presidente Trump pensa che tutti debbano uscire e che coloro che sono ancora vivi debbano essere tenuti in vita. Questa è una missione sacra per lui”. Witkoff ha detto alle famiglie di essere venuto per valutare personalmente la situazione a Gaza e per garantire che gli aiuti umanitari vengano forniti. Ha aggiunto che, nonostante le difficoltà e la scarsità di cibo, a Gaza non c’è fame. Secondo i media israeliani, ha affermato che, una volta confutata l’accusa di fame, i negoziati potranno proseguire per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi.
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15:28
Gaza, 83 uccisi da Forze Israele in ultime 24 ore
Il ministero della Salute di Gaza, governata da Hamas, ha riferito che 83 persone sono state uccise nell’ultimo giorno dalle forze israeliane di cui 39 mentre cercavano aiuti. Altre 1.079 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani nella Striscia nello stesso arco di tempo; di queste 849 sono rimaste ferite mentre erano in attesa di aiuti umanitari.
15:02
Le Monde: “Impegno Parigi su Palestina genera eco incoraggiante”
“Una settimana dopo l’impegno preso da Emmanuel Macron, il 24 luglio, di riconoscere lo stato di Palestina in occasione della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, a settembre, alcune posizioni cambiano. Due paesi membri del G7, la Gran Bretagna e il Canada, hanno fatto anche loro un passo in direzione di questo riconoscimento, oltre al portogallo. Anche se la storia del conflitto israelo-palestinese spinge alla prudenza, quesato fremito è incoraggiante”: lo scrive oggi, nel suo editoriale, il quotidiano Le Monde. “L’impegno francese non avrebbe certo avuto la stessa eco – continua l’editoriale – se Israele non avesse alla fine deciso di mettere fine alla guerra contro Gaza, e i palestinesi che vi sopravvivono, senza risultati per gli ostaggi che vi sono prigionieri. La coalizione guidata dal premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha – al contrario – fatto la scelta dell’escalation evocando una pulizia etnica e usando l’arma della fame”. “Di fronte a questo oltranzismo israeliano – scrive ancora Le monde – l’iniziativa francese ha il merito di reintrodurre la politica, proprio mentre l’assenza di ogni prospettiva fa da anni il gioco delle estreme. Tanto più che si accompagna ad una posizione chiara nei confronti di Hamas, responsabile dell’episodio scatenante della tragedia in corso, il massacro del 7 ottobre 2023: l’imperativo del suo disarmo e della sua estromissione, per i quali non sono serviti oltre 22 mesi di una guerra ad oltranza. Questa posizione è condivisa dai paesi arabi che potebbero contribuire a ricostruire Gaza e offrire ai suoi abitanti un lume di speranza una volta che le armi avranno taciuto. Il corollario di questa estromissione viene ribadito: la rifondazione di un’Autorità palestinese oggi screditata”.
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14:50
Tajani: “Sbloccati aiuti umanitari per Gaza, alimenti attraverso Giordania ed Egitto”
“Stiamo lavorando ancora per Gaza. Siamo riusciti a sbloccare, grazie al lavoro della nostra ambasciata a Tel Aviv, gli alimenti e le tende che verranno portate a Gaza e in più lanceremo materiale alimentare con la nostra aeronautica militare come detto anche dal ministro Crosetto in collaborazione con la protezione civile”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a margine dell’iniziativa di Forza Italia “gli Stati generali del Mezzogiorno” a Reggio Calabria.
“Naturalmente faremo entrare altro materiale alimentare attraverso Giordania ed Egitto per aiutare popolazione civile. Abbiamo dato al programma alimentare cinque milioni di euro per l’acquisto di cibo”, ha concluso Tajani.
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14:47
Witkoff: La situazione degli ostaggi a Gaza è “complicata”
La situazione degli ostaggi a Gaza è “complicata”. Lo ha ammesso l’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff che alle famiglie ha detto di non avere notizie di progressi nei colloqui con Hamas per il rilascio dei prigionieri. “Capisco la vostra frustrazione”, ha detto durante un incontro a Tel Aviv, secondo quanto riportato dai media ebraici “Capisco che li vogliate a casa; uno dei motivi per cui ho scelto questo lavoro e’ perche’ ho perso un figlio. So cosa significa perdere un figlio. Vorrei avere notizie per voi. Ma la situazione è complicata. Ci sono molte ragioni che non posso elencare”. Witkoff ha sottolineato che Donald Trump ha molto a cuore gli ostaggi e che la sua missione e’ riportare tutti a casa. “Sembra che Hamas non mantenga la parola data. I negoziati sono stati frustranti”, ha concluso.
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14:37
Ministero Salute Gaza: “83 persone uccise oggi, 39 mentre chiedevano aiuti”
Il ministero della Salute di Gaza guidato da Hamas ha riferito che 83 persone sono state uccise nell’ultimo giorno, di cui 39 mentre chiedevano aiuti, negli attacchi israeliani nella Striscia. Sono 1.079, invece, quelle rimaste ferite.
Secondo il ministero, in totale sono morte 1.422 persone in cerca di aiuto e oltre 10.067 sono rimaste ferite.
14:12
Tajani: “Sbloccati aiuti per Gaza che erano fermi ad Astol”
“Siamo riusciti a sbloccare, grazie al lavoro della nostra ambasciata a Tel Aviv, tutto il materiale che c’era nel porto di Astol che non era materiale alimentare. Sono alimenti per gli animali, sono tende che verranno portate a Gaza. In più lanceremo materiale alimentare con la nostra Aeronautica Militare come ha detto anche ministro Crosetto in collaborazione tra Esteri e Difesa e Protezione civile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Villa San Giovanni, in occasione degli Stati generali del Meridione di Forza Italia. “Naturalmente – ha aggiunto – faremo entrare altro materiale alimentare attraverso la Giordania, attraverso l’Egitto, per aiutare la popolazione civile. Su questo siamo mobilitati Abbiamo dato al programma alimentare mondiale 5 milioni di euro per l’acquisto di cibo per la popolazione civile di Gaza”.
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13:52
Ministero Salute Gaza: “7 morti per fame nelle ultime 24 ore”
Il Ministero della Salute di Gaza ha reso noto che gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato sette decessi per malnutrizione e fame nelle ultime 24 ore. Il bilancio delle vittime include un bambino. Secondo il ministero guidato da Hamas, il bilancio delle vittime per fame è salito a 169 dall’inizio della guerra a Gaza, tra cui 93 minorenni.
13:45
Gaza, palestinesi uccisi mentre cercavano aiuto
Alcuni palestinesi si sono riuniti all’ospedale Al-Shifa di Gaza per dare l’ultimo saluto ai propri cari uccisi mentre cercavano aiuto, secondo l’agenzia palestinese Wafa che sul suo sito cita fonti mediche. Witkoff, inviato del presidente Donald Trump, ha visitato una struttura gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta dagli Stati Uniti e da Israele, a Rafah. Le Nazioni Unite affermano che più di 1.000 persone sono state uccise mentre cercavano di ricevere aiuti a Gaza vicino alle sedi GHF.
13:38
Katz posta filmato presunta resa terroristi Hamas a Idf
Il ministro della Difesa Israel Katz ha pubblicato un filmato di tre uomini inginocchiati sulla terra e in mutande, affermando che si tratta di agenti di Hamas che si arrendono alle truppe israeliane a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. “I terroristi di Hamas si stanno arrendendo a Beit Hanoun. Stanno emergendo dalle tane nella citta’ distrutta. Le Idf stanno distruggendo sia le infrastrutture di superficie che quelle sotterranee per difendere la citta’ di Sderot”, ha scritto Katz su X con tanto di foto e un video della presunta resa dei terroristi. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel.
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13:32
Berlino: “Progressi su aiuti a Gaza ma occorre fare di più”
“Il Governo federale ha notato i primi, lievi progressi negli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, anche se non sono sufficienti ad alleviare la situazione di emergenza” lo si legge in un comunicato del portavoce del Governo tedesco Stefan Kornelius che fa seguito ad un aggiornamento telefonico del Consiglio di sicurezza da parte del ministro degli Esteri Johann Wadephul che ha concluso il suo viaggio in Israele e Cisgiordania. Il governo tedesco sottolinea che “Israele ha ancora il dovere di assicurare forniture complete, anche con il supporto delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie”. Tuttavia, il governo tedesco è anche preoccupato per le informazioni secondo cui “grandi quantità di aiuti vengono trattenute da Hamas e dalle organizzazioni criminali”.
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13:07
Witkoff visita famiglie ostaggi, accolto da applausi
L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, ha incontrato le famiglie degli ostaggi per circa due ore a Tel Aviv. “La maggior parte dell’opinione pubblica israeliana vuole che gli ostaggi tornino a casa, e la maggior parte dell’opinione pubblica di Gaza vuole il ritorno degli ostaggi perché vuole la riabilitazione della Striscia”, ha dichiarato Witkoff durante l’incontro. L’inviato Usa è stato accolto da applausi al suo arrivo alla protesta dei famigliari degli ostaggi, che hanno allestito un campo di filo spinato per denunciare le difficili condizioni di detenzione dei loro cari ancora nelle mani di gruppi terroristi a Gaza, ridotti a “carne e ossa”, che stanno subendo un “secondo Olocausto”, hanno denunciato.
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12:39
Francia, continua lancio aiuti ma serve apertura valichi Gaza
”Con Giordania e Germania, continuiamo i nostri lanci umanitari a Gaza. Un secondo lancio è pronto. Continueremo. Senza sosta. Ma solo l’immediata apertura dei valichi di frontiera terrestri consentirà una distribuzione massiccia e senza ostacoli”. Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot.
12:04
Bandiere palestinesi al termine del Macbeth allo Sferisterio
Un momento fortemente simbolico ieri sera allo Sferisterio di Macerata, dove è andata in scena la prima rappresentazione del Macbeth, nell’ambito del Macerata Opera Festival 2025. Al termine dello spettacolo, durante gli applausi finali, tutti gli artisti sono rimasti schierati sul palco e, in modo apparentemente coordinato, sono comparse due bandiere palestinesi: una alla destra e una alla sinistra del gruppo. L’azione non ha trovato alcuna opposizione da parte dell’organizzazione o del personale presente, e anzi ha suscitato un lunghissimo applauso da parte del pubblico, che ha accolto con entusiasmo il gesto. L’ovazione si è intensificata proprio nel momento in cui le bandiere sono state prima sventolate e poi esibite, confermando una partecipazione emotiva condivisa da gran parte degli spettatori. Alla serata ha assistito anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presente ieri nelle Marche per una serie di incontri e sopralluoghi in vista delle elezioni regionali di fine settembre. L’iniziativa sul palco si inserisce nel solco delle numerose manifestazioni culturali che negli ultimi mesi, in Italia e all’estero, hanno visto artisti esprimere solidarietà nei confronti del popolo palestinese.
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11:32
Media, “raid Israele a Gaza fanno 24 morti, fra cui 13 richiedenti aiuti”
Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani a Gaza è salito a 24, tra cui 13 richiedenti aiuti. Lo riferisce al Jazeera, aggiungendo che sono rimasti feriti anche più di 100 palestinesi. La fame nella Striscia, scrive l’emittente del Qatar, ha raggiunto livelli mai visti prima nella Striscia. Finora almeno 162 palestinesi sono morti per cause legate alla fame, tra cui 92 minorenni. Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato il suo inviato speciale a Gaza. Steve Witkoff ha ispezionato uno dei siti di distribuzione degli aiuti gestiti dal Ghf, sostenuto da Stati Uniti e Israele, dove più di 800 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano di procurarsi del cibo.
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11:19
Witkoff visita la piazza degli ostaggi a Tel Aviv
Steve Witkoff è in visita a Hostage Square, a Tel Aviv, per parlare con le famiglie che prendono parte a una manifestazione per chiedere l’immediato rilascio degli ostaggi. Centinaia di manifestanti presenti in piazza hanno accolto l’nviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente con un applauso, gridando: “Riportateli a casa!”
11:19
Famiglie ostaggi erigeranno un campo di protesta con filo spinato a Tel Aviv
Le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza e i loro sostenitori stanno erigendo un campo di protesta con filo spinato a Tel Aviv, dove si siederanno per richiamare l’attenzione sulla loro situazione, affermando che il video di due ostaggi diffuso questa settimana mostra che stanno “morendo in cattività”. “Sullo sfondo di immagini terrificanti e di resoconti duri sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno stamattina nel cuore di Tel Aviv: verrà eretto un recinto di filo spinato in Piazza degli ostaggi, i familiari siederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in prigionia”, afferma l’Hostage Family Forum in una dichiarazione.
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11:12
Capo Idf,: “Senza rilascio ostaggi guerra Gaza continuerà senza tregua”
Se gli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati, “i combattimenti continueranno senza tregua”. E’ l’avvertimento lanciato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito israeliano Eyal Zamir durante una visita alle truppe nei Territori palestinesi. “Credo che nei prossimi giorni sapremo se potremo raggiungere un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi. Altrimenti, i combattimenti continueranno senza tregua”, ha affermato Zamir. Il Capo di Stato Maggiore “ha effettuato una visita e una valutazione della situazione” nella Striscia di Gaza ieri, accompagnato da diversi ufficiali di alto rango dell’esercito, secondo quanto spiega la nota trasmessa oggi. “La guerra continua e la adatteremo alla realtà in continua evoluzione in base ai nostri interessi”, ha aggiunto ritenendo che “i successi ottenuti ci diano flessibilità operativa”. Delle 251 persone rapite il 7 ottobre del 2023, 49 rimangono ostaggi a Gaza, di cui 27 sono state dichiarate morte dall’esercito.
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11:10
A Gaza attesi aiuti Oms, ieri solo 73 camion saccheggiati
I camion dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) carichi “di medicinali e forniture mediche agli ospedali” dovrebbero entrare oggi nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il ministero della Salute dell’enclave palestinese, chiedendo la “protezione del convoglio” e di “evitare di avvicinarsi ai camion che “non contengono cibo”. “Le forniture previste sono della massima importanza data l’urgente necessita’ di continuare a curare i feriti e i pazienti e di salvare vite umane”, ha affermato il ministero. Le recenti distribuzioni di aiuti umanitari sono state caratterizzate da un caos mortale e almeno 1.373 palestinesi sono stati uccisi durante la ricerca di cibo, secondo le Nazioni Unite, la maggior parte dei quali per mano dell’esercito israeliano.
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09:29
Decine di arresti a New York di manifestanti ebrei contro fame a Gaza
Decine di persone sono state arrestate a Manhattan dopo che gli attivisti di Jewish Voice for Peace hanno organizzato un sit-in presso gli uffici dei senatori democratici Chuck Schumer e Kirsten Gillibrand, nell’ambito di un’ondata di proteste ebraiche che chiedono un cessate il fuoco a Gaza e che Israele consenta l’ingresso di maggiori aiuti umanitari nell’enclave assediata.
Poco dopo mezzogiorno di ieri, più di cento attivisti, tra cui la deputata dello Stato di New York Claire Valdez, si sono accalcati nell’atrio del 780 di Third Avenue, sbattendo pentole e padelle, cantando e srotolando striscioni con la scritta “Gli ebrei dicono: basta fame a Gaza”.
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09:18
Media: “Venerdì nero a Gaza con 106 morti. La fame ne uccide 162”
Secondo fonti concordanti, ieri almeno 106 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza: una giornata definita un “venerdì nero” dall’emittente Al Jazeera. Di questi morti, almeno una cinquantina di persone sono state uccise e altre 270 sono rimaste ferite mentre erano nell’attesa di ricevere aiuti umanitari. Nel contempo, il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che altre tre persone, tra cui due bambini, sono morte di fame e malnutrizione nelle 24 ore precedenti. Questi tre decessi hanno portato il numero totale di morti per fame a 162, inclusi 92 bambini, dall’inizio della guerra a Gaza nell’ottobre 2023. Dalla comunità internazionale e dalle Ong si leva da giorni un coro di protesta per il grave e ulteriore deteriorarsi della crisi umanitaria nell’enclave palestinese. Israele sta “progettando caos e massacri” nella Striscia di Gaza continuando a bloccare la consegna degli aiuti e aprendo il fuoco sui palestinesi affamati in cerca di cibo di cui hanno disperatamente bisogno. A denunciarlo è Caroline Willemen, coordinatrice del progetto di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, avvertendo che il cibo rimane “criticamente scarso” nell’enclave assediata, nonostante l’aumento degli aiuti negli ultimi giorni. “Ci sono poche indicazioni che gli aiuti arriveranno in modo costante e sufficiente. Di conseguenza, ogni giorno, le persone rischiano la vita nella disperata ricerca di cibo”, ha sottolineato Willemen.
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09:06
Dopo video protesta famiglie ostaggi, campo con filo spinato
Nuova protesta delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas che stanno allestendo un campo con filo spinato a Tel Aviv, dove si sederanno per richiamare l’attenzione sulla situazione dei loro cari. Questa iniziativa, riferita dal quotidiano Times of Israel, viene attuata all’indomani della diffusione da parte di Hamas di un nuovo video di propaganda dell’ostaggio Evyatar David. Il giorno prima la Jihad Islamica Palestinese aveva pubblicato un video dell’ostaggio Rom Braslavski. I famigliari degli ostaggi denunciano che i filmati pubblicati questa settimana di due dei prigionieri mostrano che stanno “morendo in cattivita’”. “Sullo sfondo di filmati orribili e di dure notizie sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno questa mattina nel cuore di Tel Aviv: un recinto con filo spinato sarà eretto in Piazza degli Ostaggi, i familiari sederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in cattivita’”, afferma l’Hostage Family Forum in una dichiarazione. “Facciamo appello al governo israeliano e all’amministrazione statunitense: guardate i nostri cari – e noi – negli occhi. Il pericolo per le loro vite è tangibile e immediato. Il rischio di perdere i caduti sta crescendo. Questo è il momento di un accordo globale e di porre fine alla guerra. Basta ritardi. Basta abbandonarli. Fermate questo incubo e portateli fuori dai tunnel e a casa”, si legge nella dichiarazione. La famiglia David non ha concesso l’autorizzazione alla diffusione del video al pubblico, ma il filmato e’ stato condiviso da alcuni sui social media, portando la sorella di David a criticare coloro che lo hanno fatto. Allo stesso tempo, ha affermato: “Chi l’ha visto ora capisce quanto sia grave la situazione e in quali condizioni fisiche si trovasse Evyatar”.
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09:05
Segre: “L’utilizzo parola genocidio ha molto di vendicativo”
“Se in Israele il problema è quello di arrestarsi sull’orlo dell’abisso, qui in Europa il problema è duplice: aiutare israeliani e palestinesi che in quell’abisso rischiano di sprofondare, ma al tempo stesso non far dilagare qui la barbarie culturale che un acritico arruolamento su uno o sull’altro dei due fronti più estremi sta producendo. Per questo mi sono sempre opposta e continuo ad oppormi a un uso del termine genocidio che non ha nulla di analitico, ma ha molto di vendicativo. E’ uno scrollarsi di dosso la responsabilità storica dell’Europa, inventando una sorta di contrappasso senza senso, un ribaltare sulle vittime del nazismo le colpe dell’Israele di oggi dipinto come nuovo nazismo”. Lo dice la senatrice a vita Liliana Segre in un passaggio della sua intervista a “La Repubblica” dove commenta le parole dello scrittore israeliano David Grossman su quanto avviene nella Striscia di Gaza. Per Segre quello di Grossman “è un ammonimento giusto, quando si arriva ad affamare una popolazione, per quanto le responsabilità siano condivise con Hamas, il rischio di arrivare all’indicibile esiste. Ed è veramente straziante per me vedere Israele sprofondato in un simile abominio con alcuni ministri fanatici che, con gli occhi fuori dalle orbite, gridano propositi di virulenta disumanità, oppure con gruppi di coloni che compiono vergognose azioni squadristiche ai danni di palestinesi inermi in Cisgiordania”. Sul governo di Netanyahu poi osserva: “Israele non è né l’erede né il rappresentante degli ebrei europei vittime della Shoah: non deve usare quello scudo per giustificare qualunque suo eccesso, ma non deve neanche essere usato come pretesto per tornare ad odiare il popolo ebraico e perfino le vittime di 80 anni fa”. “Anche sullo Stato palestinese – conclude Segre – sono d’accordo con Grossman. Sono sempre stata a favore di ‘Due popoli, due Stati’. Le condizioni indicate dal presidente Macron sono lungimiranti e, se attuate, garantirebbero una convivenza pacifica dei due Stati uno accanto all’altro, non uno al posto dell’altro”.
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08:57
Media: “Prossima settima Netanyahu su azione militare Gaza”
La decisione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in merito a una possibile azione militare da intraprendere nella Striscia di Gaza e’ stata rinviata alla prossima settimana. Lo ha riferito la Cnn, citando una fonte ben informata vicina al premier israeliano. Tale decisione potrebbe scattare se Hamas non accettera’ un cessate il fuoco.
08:52
Unicef: “A Gaza uccisi 18mila bambini da inizio guerra, media di 28 al giorno”
Ted Chaiban, vicedirettore generale dell’Unicef, ha raccontato in una nota di essere ”appena tornato da una missione di cinque giorni in Israele, Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. I segni della profonda sofferenza e della fame erano visibili sui volti delle famiglie e dei bambini. Dall’inizio della guerra, a Gaza sono stati uccisi oltre 18.000 bambini. Si tratta di una media di 28 bambini al giorno, l’equivalente di una classe scolastica, che non ci sono più. I bambini hanno perso i loro cari, sono affamati e spaventati e traumatizzati”.
Chaiban ha detto che ”Gaza ora rischia seriamente la carestia. Si tratta di una situazione che si è andata aggravando, ma ora abbiamo due indicatori che hanno superato la soglia della carestia. Una persona su tre a Gaza passa giorni senza cibo e l’indicatore di malnutrizione ha superato la soglia della carestia, con la malnutrizione acuta che ora supera il 16,5% nella città di Gaza. Oggi, oltre 320.000 bambini piccoli sono a rischio di malnutrizione acuta”.
Chaiban ha aggiunto che ”a Gaza ho incontrato le famiglie dei 10 bambini uccisi e dei 19 feriti da un attacco aereo israeliano mentre erano in fila con i loro genitori per ricevere cibo presso una clinica nutrizionale a Deir el-Balah sostenuta dall’Unicef. Abbiamo incontrato Ahmed, che ha 10 anni, e suo padre. Quel giorno Ahmed era in fila con sua sorella Samah, di 13 anni. Lei è morta. Ho visto una foto in cui lui agitava furiosamente le braccia per fermare un carro trainato da un asino nel tentativo di salvarla e portarla in ospedale, ma non ci è riuscito. È profondamente traumatizzato e non sa cosa fare. Questo semplicemente non dovrebbe accadere. I bambini che ho incontrato non sono vittime di una catastrofe naturale. Sono affamati, bombardati e sfollati”.
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08:48
San Marino: “Riconoscere la Palestina è un atto di civiltà”
“Il riconoscimento dello Stato palestinese è un atto di civiltà”. Lo dice, al Corriere di Romagna, Luca Beccari, segretario di Stato per gli esteri (di fatto una sorta di primo ministro) di San Marino. La Repubblica ha già da tempo deciso, con un voto bipartisan, di riconoscere lo Stato di Palestina. Il Parlamento, a maggio, ha votato una risoluzione che impegna il governo al riconoscimento entro l’anno. E San Marino è stato uno dei firmatari della ‘New York call’, promossa da Francia e Arabia Saudita. “Tutti i Paesi – dice Beccari – possono avere voce in capitolo al netto della superficie quadrata e del ruolo coperto nello scacchiere globale attirando l’attenzione anche di interlocutori di solito indifferenti. San Marino resta fedele alla sua una vocazione per la democrazia e la pace. Non siamo contrari a Israele, ma l’indifferenza è impossibile davanti a un popolo che ha sofferto decenni, non può autodeterminarsi ed è allo stremo delle forze. Vedere soffrire in modo disumano smuove le coscienze a prescindere dal colore politico”.
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08:48
Famiglie ostaggi erigono campo protesta a Tel Aviv: “Stanno morendo”
”Stanno morendo in ostaggio”. Questo il grido di protesta delle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e che, dopo i video trasmessi dalla Jihad Islamica e da Hamas questa settimana, stanno erigendo un campo con filo spinato a Tel Aviv. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione del governo di Israele e dell’Amministrazione americana sulle condizioni degli ostaggi rimasti nell’enclave palestinese da quando sono stati rapiti il 7 ottobre del 2023. Ieri Hamas ha pubblicato un nuovo video di propaganda dell’ostaggio Evyatar David, un giorno dopo che la Jihad islamica palestinese ha diffuso un video dell’ostaggio Rom Braslavski.
“Sullo sfondo di immagini terrificanti e di resoconti duri sulle condizioni degli ostaggi, le famiglie degli ostaggi grideranno stamattina nel cuore di Tel Aviv: verrà eretto un recinto di filo spinato in Piazza degli ostaggi, i familiari siederanno imprigionati al suo interno e urleranno il disperato appello dei loro cari che stanno morendo in prigionia”, afferma l’Hostage Family Forum in una nota.
“Facciamo appello al governo israeliano e all’Amministrazione statunitense: guardate i nostri cari – e noi – negli occhi. Il pericolo per le loro vite è tangibile e immediato. Il rischio di perdere le persone decedute sta crescendo. E’ giunto il momento di un accordo globale e di porre fine alla guerra. Basta ritardi. Basta abbandonarli. Fermate questo incubo e portateli fuori dai tunnel e a casa”, si legge nella nota.
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08:37
Unrwa: “Lanci aiuti aerei pericolosi, costosi e inefficienti”
I lanci di aiuti umanitari aerei su Gaza sono “pericolosi, costosi e inefficienti”, quindi urge far arrivare aiuti terrestri. Il monito è arrivato da Juliette Touma, responsabile della comunicazione dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (Unrwa). Ha avvertito che gli aiuti attualmente paracadutati da aerei militari a Gaza sono “pericolosi per i civili” presenti nell’enclave devastata dalla guerra. In un’intervista, rilanciata da Al Jazeera, Touma ha affermato che le Nazioni Unite devono poter svolgere il loro lavoro e che la soluzione “molto piu’ semplice” per far arrivare i rifornimenti alimentari disperatamente necessari ai due milioni di abitanti di Gaza sarebbe che Israele aprisse i confini di Gaza e consentisse l’ingresso ai camion di aiuti. I commenti di Touma sono seguiti a quelli del direttore generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, secondo cui i lanci di aiuti attualmente in corso sono “almeno 100 volte più costosi dei camion”. “I camion trasportano il doppio degli aiuti degli aerei”, ha affermato Lazzarini, sottolineando che l’Unrwa ha 6.000 camion carichi di aiuti pronti per entrare nell’enclave dove ora regna la carestia. “Se c’e’ la volontà politica di consentire i lanci aerei, che sono altamente costosi, insufficienti e inefficienti, dovrebbe esserci un’analoga volontà politica di aprire i valichi stradali”, ha scritto Lazzarini sui social media. “Mentre la popolazione di Gaza muore di fame, l’unico modo per rispondere alla carestia è inondare Gaza di aiuti”, ha aggiunto.
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08:32
Gaza, 21 palestinesi uccisi stamani: 12 cercavano cibo
Dodici cadaveri sono arrivati all’ospedale Al-Shifa, a ovest di Gaza City, dall’area per la distribuzione dei viveri sul corridoio di Netzarim. Nella città di Al-Zawayda, nel centro della Striscia, Hamed Ibrahim al-Qarnawi, sua moglie e i loro tre figli sono rimasti uccisi quando un aereo israeliano ha preso di mira la loro casa. Nel distretto industriale a nord di Khan Yunis, tre membri della famiglia Samour sono rimasti uccisi e altri feriti da una bomba lanciata da un drone israeliano sulle tende del locale campo profughi. Due donne sono rimaste uccise nel bombardamento di una tenda a nordovest di Khan Yunis: Rana Ramzi Yahya Abu Hamra e sua madre, Hanaa Abu Hamra.
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08:32
Ospedali Gaza, altri 3 morti per fame: 162 palestinesi in totale
Altre tre persone, tra cui due bambini, sono morte per fame nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo rende noto l’emittente al-Jazeera citando fonti del ministero della Sanità di Gaza che a sua volta viene informato dagli ospedali dell’enclave palestinese. Salgono così a 162 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza per fame e malnutrizione.
08:31
Gaza, 21 palestinesi uccisi stamani: 12 cercavano cibo
Ventun palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco israeliano nella Striscia di gaza. Fra di loro 12 persone che cercavano di ottenere cibo e 3 donne. Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa sul suo sito, citando fonti mediche.
08:13
Israele evacua staff diplomatico da Emirati per motivi di sicurezza
Il ministero degli Esteri israeliano ha evacuato il personale diplomatico e le loro famiglie dalle sue missioni negli Emirati Arabi Uniti per motivi di sicurezza. Lo ha detto una fonte informata a Haaretz, spiegando che anche alcune personalità della comunità ebraica del Paese sono state evacuate.
Israele ha due missioni diplomatiche negli Emirati Arabi Uniti: un’ambasciata nella capitale Abu Dhabi e un consolato generale a Dubai. In una nota rilasciata oggi, il ministero degli Esteri non ha negato che il personale sia stato evacuato dal Paese, ma ha sottolineato che “le missioni sono state aperte oggi e riapriranno dopo Tisha B’Av, lunedì prossimo”.
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08:13
Media: “Usa concentrati sulla resa di Hamas non sul cessate il fuoco”
Gli Stati Uniti sono meno coinvolti nel fare pressione su Israele affinché cessi la guerra ma si concentrano sulla richiesta della “resa di Hamas”. A riferirlo è il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, che cita un alto funzionario egiziano coinvolto nella mediazione dei negoziati tra Israele e Hamas. La stessa fonte ha sottolineato che questo rappresenta un “cambiamento significativo nella posizione americana”. Secondo l’alto funzionario egiziano, il tono dei funzionari americani è cambiato e si stanno concentrando sulla richiesta della “resa di Hamas” e sul rifiuto di avviare negoziati che porterebbero a un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza. Queste osservazioni rilanciate dal media libanese pro-Hezbollah giungono all’indomani della visita dell’inviato speciale Usa in Medio Oriente Steve Witkoff, incentrata sulla distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, dietro espressa richiesta del presidente Donald Trump.
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08:00
34 ex ambasciatori chiedono a Meloni il riconoscimento dello Stato di Palestina
In una lettera aperta alla presidente del Consiglio, parlano di un atto politico necessario e urgente. Riccardo Magi (+Europa): “Basta ambiguità, Meloni ascolti almeno loro”
Ex ambasciatori a Meloni: “Riconosca Stato di Palestina”Vai al contenuto
07:38
Medioriente, card. Parolin: “Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto”
Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento organizzato per il Giubileo degli Influencer. “Quella è la soluzione, cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza”, ha ribadito. Poi sull’attacco alla Parrocchia cristiana a Gaza: “L’impressione è che tante volte questi errori si ripetano”
07:15
Herzog: “Rispetto per Mattarella ma non uccidiamo indiscriminatamente”
Il presidente dello Stato ebraico si è detto “rattristato” dopo le
osservazioni del Capo dello Stato italiano e ha specificato che “ho rispetto per Sergio Mattarella, ma non uccidiamo indiscriminatamente”.
07:13
Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA INTERATTIVA
Francia, Regno Unito e Malta hanno annunciato che nel settembre 2025 riconosceranno lo Stato di Palestina e porteranno a 150 su 193 i membri dell’Onu che hanno assunto questa posizione. Tra loro non ci sono l’Italia e gli Stati Uniti. La mappa dei Paesi
Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPAVai al contenuto