La Classica di San Sebastian è nata soltanto nel 1981 e quella disputata nella giornata odierna era la 44ma edizione, ma la corsa nei Paesi Baschi ha sempre avuto un certo prestigio e un’acclarata nobiltà nel panorama ciclistico internazionale. Arriva subito dopo il Tour de France e precede la Vuelta di Spagna, ha una collocazione agostana che incuriosisce gli appassionati e il tracciato impegnativo, ricco di salite esigenti, ne avvalora la caratura tecnica.

Prima di oggi l’ultimo italiano a vincerla era stato Paolo Bettini nel 2003 (tra l’altro davanti a Ivan Basso e Danilo Di Luca, per una grandiosa tripletta tricolore), in precedenza ci erano riusciti Davide Rebellin (1997), Claudio Chiappucci (1993) e Gianni Bugno (1991). Il successo di Giulio Ciccone ha un peso specifico rilevante, anche per le modalità con cui l’abruzzese è riuscito a imporsi a Donostia: è rimasto solo in salita insieme a Isaac Del Toro e poi sulla seguente ascesa ha staccato il messicano e il rientrante Jan Christen.

Si tratta di un sigillo che rappresenta, per ora, l’apice della carriera per l’alfiere della Lidl-Trek. L’azzurro ha sì prevalso in tre tappe del Giro d’Italia e in una frazione del Giro del Delfinato, ma la stoccata in terra iberica certifica le abilità del 30enne e ne impreziosisce il palmares, tra l’altro in una stagione dove è già stato secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi prima di cadere al Giro d’Italia e doversi ritirare quando si trovava in una buona situazione di classifica.

Al rientro in gara dopo l’incidente di Gorizia ha saputo prontamente fare centro e può guardare con ottimismo alla Vuelta di Spagna, che scatterà il prossimo 23 agosto da Torino. In terra iberica ci sarebbe uno sfizioso obiettivo da raggiungere, oltre magari alla possibilità di vincere una tappa: conquistare la maglia a pois blu. Salire sul podio finale indossando quella casacca permetterebbe di completare una sorta di piccola corona: risultare il miglior scalatore in tutti i tre Grandi Giri.

L’abruzzese aveva raggiunto l’obiettivo al Giro d’Italia nel 2019 e poi si era replicato al Tour de France nel 2023, festeggiando l’ambito maglia a pois sui Campi Elisi di Parigi. Soltanto due corridori sono riusciti a concretizzare questo speciale tris: lo spagnolo Federico Bahamontes (6 volte al Tour, 1 al Giro, 2 alla Vuelta: riuscì a completare il tris nel 1957) e il colombiano Luis Herrera (2 al Tour, 1 al Giro, 2 alla Vuelta: chiuse la corona nel 1989).