In queste settimane si è parlato molto della cosiddetta “famiglia del bosco” che viveva isolata in un bosco di Palmoli, in Abruzzo. La storia dei due genitori, Catherine Birmingham, 45 anni, e Nathan Trevallion, 51 anni, e dei loro figli, ha toccato molto Al Bano.
La loro decisione “ha delle assonanze con la mia storia personale. Anch’io negli anni ’70 lasciai la grande città per vivere in un bosco a due chilometri e mezzo dal centro abitato: non c’era acqua, non c’era elettricità, niente telefono. Avendo vissuto quella realtà lontano dal caos, ho capito le esigenze della famiglia anglo-australiana”, ha dichiarato il cantante al settimanale Gente.
Poi l’appello rivolto ai due genitori: “E allora dico: se ci fosse ancora bisogno, li invito a venire in Puglia a vedere una casa che potrei mettere a loro disposizione. Vengano a vedere, se è di loro gradimento possono restare quanto vogliono”.
Al momento, e per i prossimi due mesi, Nathan e Catherine Trevallion hanno accettato di vivere in un’abitazione messa a disposizione da un ex ristoratore in pensione mentre un’impresa edile farà i lavori al vecchio casolare per permettere alla famiglia di ritornare a viverci. Al Bano è d’accordo con la loro scelta di vivere in mezzo alla natura: “Visto il mio amore per la campagna e per la vita all’aria aperta, non posso che approvare la loro scelta. Ci saranno delle ragioni di tutta la questione che a me sfuggono, ma la loro è una scelta straordinaria che creerà adepti”.
E in merito alla decisione del tribunale dei minori dell’Aquila che ha allontanato i bambini per perché non avevano la possibilità, non frequentando la scuola, di socializzare tra pari, cioè con altri bambini, Al Bano prende posizione: “Già il fatto che socializzino con i genitori, con Madre Natura e poi con asini, cavalli e pecore è una grande ricchezza. Se la mamma e il papà hanno pensato a questa vita per loro ci sarà un ottimo motivo. E poi chi è che garantisce che vivere nei centri urbani vuol dire vivere una vita migliore della loro? Vedere i sorrisi di quei bambini insieme ai loro genitori equivale a toccare con mano la loro felicità”.
Alla famiglia, Al Bano augura che “l’Italia, il Paese che hanno scelto, dia loro la possibilità di vivere come vogliono. Mi ricordano la vita avventurosa nella natura di Robinson Crusoe. Non dimentichiamo che le nostre radici nascono dalla terra e se ne nutrono”
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