E’ salito ad almeno 25 morti, tra cui 4 turisti, il bilancio dell’incendio scoppiato ieri sera in un night club della città indiana di Goa. Lo hanno comunicato in queste ore le autorità locali, citate dai media indiani. Tra le vittime del rogo al “Birch” risultano anche quattro turisti e 14 membri dello staff. Dalle indagini visionate da chi indaga è già emerso che la maggior parte delle vittime è morta soffocata dopo l’incendio scoppiato nel seminterrato del club, privo di un’adeguata ventilazione. “La causa del rogo deve ancora essere accertata. Stiamo anche verificando se il club abbia rispettato le norme di sicurezza antincendio”, ha dichiarato il capo della polizia locale Alok Kumar. Sono almeno 6, invece, le persone rimaste ferite.

I messaggi di cordoglio

Il primo ministro Narendra Modi, si è detto “profondamente addolorato”. Non si conoscono ancora i dettagli sulla nazionalità delle vittime. Il primo ministro del governo locale, Pramod Sawant, ha ordinato un’indagine e ha affermato che la struttura stava operando senza la dovuta autorizzazione. I media locali, citando fonti della polizia, hanno ipotizzato che l’incendio potrebbe essere stato innescato dall’esplosione di una bombola di gas. Il capo dei vigili del fuoco di Goa, Nitin V. Raiker, ha spiegato invece all’emittente televisiva locale CNN News18 che la maggior parte delle persone è morta per asfissia nel seminterrato e in cucina dopo che uno spettacolo pirotecnico ha incendiato le sezioni in legno della discoteca, riempiendo l’intero locale di fumo.

L’ex colonia portoghese

Goa, ex colonia portoghese (1510-1961) situata sul Mar Arabico, parte dell’Oceano Indiano che separa il subcontinente indiano dalla Penisola Arabica, e’ una localita’ balneare di fama mondiale. E’ frequentata da turisti indiani, asiatici, occidentali e russi, attratti dalle sue spiagge, dai luoghi di intrattenimento e dal ricco patrimonio architettonico coloniale.  

Approfondimento
Scacchi, bimbo indiano di 3 anni è il più giovane giocatore del mondo