Due escursionisti sono morti precipitando da 30 metri da una parete rocciosa in Friuli. Il tragico incidente di montagna è avvenuto nel pomeriggio di oggi in una zona impervia nei boschi del comune di Enemonzo dove le due persone sono scivolate nel vuoto mentre percorrevano un tratto ripido ghiaiato per raccogliere vischio.
Secondo le prime informazioni diffuse, sarebbero cadute da una parete nei pressi del campo di volo. Sul posto stanno operando vigili del fuoco, il Soccorso alpino, l’elisoccorso, Guardia di finanza e Carabinieri.
La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire. Ad essere trovati oramai privi di vita dai soccorritori in fondo alla parete rocciosa dopo un volo di 30 metri sono due uomini, uno residente a Udine, l’altro a Portogruaro, di età compresa tra i 55 e i 60 anni. Erano usciti per cercare vischio in questo periodo prenatalizio, ma – secondo quanto trapela – non sarebbero stati adeguatamente equipaggiati per affrontare un ambiente montano, con semplici scarpe da ginnastica e senza l’idonea attrezzatura. I soccorritori con i vigili del fuoco, Guardia di finanza e carabinieri, allertati attorno alle 13.30, sono intervenuti rapidamente, ma le operazioni di recupero si sono rivelate particolarmente difficili a causa della zona impervia.
Successivamente è emerso che c’era una terza persona nei boschi di Enemonzo insieme con le due persone che sono precipitate e morte. E’ stata proprio questa a lanciare l’allarme dell’incidente.
Secondo una prima ricostruzione più dettagliata, una delle due vittime si è avvicinata alla parete e un ramo, oppure una pianta al quale si era appoggiato nel tentativo di prendere del vischio, ha ceduto e lui è precipitato. L’uomo che era nelle vicinanze è accorso ma è scivolato anche lui precipitando lungo la parete. Il terzo avrebbe capito la pericolosità del luogo e non si è avvicinato, ha invece chiamato i soccorsi. Vigili del fuoco, elisoccorso regionale, Guardia di finanza, Soccorso alpino e Carabinieri sono arrivati in pochi minuti e ora stanno procedendo al recupero delle salme e ai rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. La zona è molto impervia e pericolosa, appunto, dunque le operazioni sono condotte con estrema cautela.