di
Aldo Grasso
«Rage Bait» (Oxford English Dictionary) e «fiducia» (Dizionario Treccani) spiegano due programmi di successo
Servono a qualcosa le «parole dell’anno»? Mi riferisco alle indicazioni fatte dall’Oxford English Dictionary e dal l’Oxford English Dictionaryche hanno individuato termini in grado, secondo eminenti linguisti, di esprimere lo spirito del tempo.
È «rage bait» (esca della rabbia) la parola scelta dagli inglesi per il 2025. Un termine che forse non tutti conoscono, ma che offre un ritratto perfetto dell’ecosistema mediatico di oggi: è un contenuto creato appositamente per suscitare rabbia o indignazione attraverso elementi provocatori o offensivi. Più ecumenici e filogovernativi gli italiani.
L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto «fiducia» come parola, evidenziando l’importanza di un concetto fondamentale per la vita sociale e personale in un periodo caratterizzato da incertezze economiche, geopolitiche e culturali.
Servono a qualcosa le «parole dell’anno»? A me sì. Servono per spiegare due programmi di successo che vanno in onda il sabato sera. «Ballando con le stelle» (Rai1) è un programma costruito in buona parte sul «rage bait». Milly Carlucci scatena la giuria, il ritratto dell’antipatia, contro qualche concorrente e la rabbia prevale sul ballo, la polemica sulla professionalità.
«Tú sí que vales» (Canale 5) è il regno, persino stucchevole, della fiducia che, secondo la Treccani è «l’atteggiamento di tranquilla sicurezza che nasce da una valutazione positiva di una persona o di un gruppo di persone, verso altri o verso sé stessi».
Tuti amici, tutti buoni, tutti traboccanti di fiducia: Luciana Littizzetto, Paolo Bonolis, Sabrina Ferilli… C’era persino il «re dei falò» Filippo Bisciglia (il falò è la metafora della fiducia o della mancanza di) e la «belva» Francesca Fagnani, ammansita da Maria in uno scambio di cortesie per le ospitate.
Ha vinto un maghetto di dieci anni, Kay La Ferrera: ma, alla premiazione, il bambino non era presente in studio in quanto minorenne. Al suo posto la madre e il cartonato del vincitore in segno di fiducia per l’avvenire.
Anche la stampa italiana ha una fiducia illimitata in Maria De Filippi: mai una riga di critica, ma un rilievo, come se fosse una Milly Carlucci che ce l’ha fatta.
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7 dicembre 2025
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