C’è un’antica storia che inizia con un rettile gigantesco appeso al Municipio Vecchio di una fiabesca città. Il corpo, rigido da secoli, porta tracce di una vicenda che attraversa generazioni. Lo si vede e si rimane sorpresi, al punto da chiedersi perché stia lì e quale significato abbia. Si scopre quindi la tradizione, che racconta di un predatore capace di terrorizzare villaggi e vie di passaggio, un animale colto sulla riva di un fiume in un mattino grigiastro, poi annientato grazie a un’idea semplice e astuta. Da allora la creatura è in bilico tra travi scure e pareti segnate dal tempo, quasi a ricordare una vittoria che ha plasmato l’immaginario cittadino.

Ed è proprio attorno alla presenza di questo drago (che in realtà è un coccodrillo impagliato) che si sviluppa Brno, città che preferisce farsi scoprire attraverso dettagli concreti invece di cercare effetti speciali. Le strade mostrano archi medievali, palazzi rinascimentali e massicce costruzioni asburgiche che narrano di un passato fatto di scambi, assedi, rinascite e trasformazioni politiche.

Uno degli aspetti più interessanti, però, emerge dal confronto spesso evocato con Praga: entrambe possiedono tesori artistici e custodiscono memorie profonde, ma a cambiare è l’atmosfera. La Capitale seduce con grandezza monumentale e scenografie ampie, mentre Brno crea vicinanza attraverso spazi raccolti, proporzioni più umane e una relazione diretta con la Moravia, regione dalla storia complessa e dall’identità solida.

A prescindere da tutto, quel che è certo è che da queste parti si mescolano mito e realtà urbana e infatti chi arriva percepisce subito che la tradizione culturale include questa figura animale, usata talvolta per spiegare la capacità di Brno di attraversare epoche difficili senza perdere carattere.

Cosa vedere a Brno

Come è possibile intuire dall’introduzione, Brno propone un ventaglio di luoghi che intrecciano pietra, memoria e suggestioni nate dalla leggenda del rettile custodito nel Municipio Vecchio. Sono tantissime, quindi, le attrazioni da ammirare, ma noi abbiamo raccolto per voi i punti fondamentali per orientarsi meglio tra monumenti e atmosfere.

Municipio Vecchio

Il Municipio Vecchio è la sede storica dell’amministrazione e anche il cuore simbolico dell’abitato. È proprio qui che è appeso il rettile protagonista della leggenda, ma la verità è che l’edificio rappresenta anche un capolavoro del tardo gotico, con un portale modellato da Anton Pilgram.

L’artista plasmò un gruppo scultoreo che presenta una guglia inclinata, un dettaglio che ancora incuriosisce architetti e studiosi. Attraversando il passaggio interno appare la creatura, un elemento che merita un accenno al paragone con Praga: entrambe le città tramandano storie di figure fantastiche legate agli edifici civici. L’espressione morava risulta però più diretta, quasi domestica, vicina alla realtà di un centro regionale che fonda la propria identità anche su piccoli episodi popolari.

Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo

Sull’altura che domina il centro si erge un edificio religioso con profili gotici accentuati da torri slanciate: è la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Il visitatore si trova al cospetto di un interno con altari barocchi, arredi lignei scolpiti con cura e un’atmosfera densa di stratificazioni spirituali. Impossibile non udire il suono delle campane che scandisce il tempo urbano e accompagna lo sguardo verso le navate illuminate da tagli di luce laterale. Il luogo rappresenta una sintesi della storia religiosa morava, con fasi di ricostruzione, tensioni politiche e rinascite artistiche.

Castello di Špilberk

C’è poi il Castello di Špilberk, disposto sopra un colle e che da secoli controlla movimenti a valle. Le sue mura raccontano assedi, proteste popolari, prigionie illustri e decenni in cui l’edificio venne utilizzato come carcere duro dell’Impero asburgico. Entrandovi è possibile approfittare di alcuni percorsi che si snodano tra cortili severi e ambienti caratterizzati da pietre lisciate dalla lunga permanenza dei detenuti. Imperdibile è sicuramente la vista dall’alto, grazie alla quale percepire la struttura della città, con tetti rossi ordinati e viali più recenti che si intrecciano al tessuto medievale.

Villa Tugendhat

Il capolavoro modernista di Mies van der Rohe rappresenta uno dei punti più alti dell’architettura del Novecento. Le superfici della Villa Tugendhat scorrono con eleganza, mentre gli ambienti interni si aprono tramite pareti mobili. Di notevole interesse per i più attenti, invece, è l’uso di materiali rari come l’onice dorato che introduce una luminosità unica.

L’edificio venne progettato per una famiglia della borghesia e mostra una concezione dello spazio basata su libertà visiva, continuità e innovazione tecnica. L’influenza della struttura si estende a livello mondiale e conferma la capacità di Brno di produrre contributi decisivi alla cultura architettonica europea.

Ossario di San Giacomo

Sotto la chiesa omonima si trova un grande ambiente sotterraneo che custodisce resti umani appartenenti a secoli diversi. L’insieme racconta epidemie, guerre, assedi e periodi di grande precarietà. Lo spazio presenta passaggi irregolari, aperture laterali che filtrano una luce fievole, pareti che mostrano segni di umidità e piccole nicchie in cui venivano sistemati resti di cittadini appartenenti ai gruppi sociali più vari. L’ossario è una delle testimonianze più intense della storia europea, un luogo che spinge il visitatore a riflettere sulla fragilità umana e sui cicli della vita cittadina.

Cosa fare a Brno

Una volta esplorati i monumenti principali, a Brno ci si può dedicare a esperienze che ampliano la percezione del territorio attraverso sapori, suoni, invenzioni contemporanee e ritmi quotidiani.

  • Degustazione di piatti moravi: soprattutto in trattorie che valorizzano ricette tradizionali con ingredienti raccolti nelle campagne circostanti.
  • Percorso tra torrefazioni artigianali: dove “annusare” e gustare miscele accuratamente selezionate.
  • Visita ai mercati cittadini: in alcune giornate animano piazze ricche di voci, profumi e colori stagionali.
  • Serata in teatri: oltre a essere bellissime strutture, qui si alternano spettacoli classici e sperimentazioni moderne.
  • Tappa in birrifici indipendenti: interessanti locali che reinterpretano antiche pratiche brassicole con tecniche attuali.

Come arrivare a Brno

La città risulta facilmente raggiungibile attraverso collegamenti ferroviari che uniscono Moravia, Austria e Slovacchia. I treni internazionali, infatti, permettono un arrivo diretto nel cuore dell’abitato.

A disposizione ci sono anche linee di autobus con collegamenti frequenti e tariffe accessibili. L’aeroporto di Vienna rappresenta un punto di ingresso molto usato grazie a servizi rapidi che conducono in direzione di Brno senza troppa difficoltà.