di
Giusy Taglia
L’annuncio dato dallo stesso patron di PizzAut, che ha spiegato il perché della chiusura imoprovvisa dei locali a Monza e Cassina de’ Pecchi. Celeghin per dedicarsi al volontariato era andato in pensione anticipata: aveva 62 anni
PizzAut chiuso per lutto. Nella giornata in cui Milano celebra il suo patrono, Sant’Ambrogio, per Nico Acampora, i suoi ragazzi e tutto staff dei PizzAut nelle due sedi di Cassina de’ Pecchi e Monza, è un giorno di dolore: è morto uno degli storici collaboratori dello stesso Acampora, Enrico Celeghin, 62 anni di Paderno Dugnano, esattamente di Palazzolo. Ad annunciarlo è stato lo stesso Nico Acampora in un post pubblicato nella mattinata del 7 dicembre: «Non avremmo mai voluto fare questo post.- scrive Acampora – Oggi PizzAut rimarrà chiuso tutto il giorno per un gravissimo e improvviso lutto. Siamo spiacenti con tutte le persone che avevano prenotato e programmato il pranzo o la cena da PizzAut, ma siamo sicuri possiate capire il nostro stato d’animo e il nostro dolore. Né i ragazzi e nessuno di noi è in grado di lavorare».
Enrico era è il papà di Matteo, il «gigante buono», già capo pizzaiolo della prima sede di PizzAut, quella di Cassina de’ Pecchi. Era andato in pensione anticipata per dedicarsi come volontario al progetto di Nico Acampora che ha sempre sostenuto fin dai primi passi. Il figlio Matteo era stato tra i primi assunti a tempo indeterminato a PizzAut, nonostante questo, Celeghin ha voluto dedicare il suo ritrovato tempo libero dopo il pensionamento per aiutare altri ragazzi come il figlio Matteo a costruire il loro futuro alla vigilia dell’apertura della nuova sede di Monza.
Celeghin aveva guidato anche la delegazione di PizzAut in Vaticano tre anni fa. Era l’aprile del 2022 quando aveva viaggiato da Milano a Roma per portare il food Truck di PizzAut all’interno del colonnato di San Pietro dove per un giorno intero aveva sfornato pizze, tra cui una speciale battezzata «Il cantico delle creature» dedicata all’allora Santo Padre, Francesco.
Disponibile e generoso, Enrico Celeghin era capace di «far festa mentre fai le cose serie» come ha ricordato un amico. Lo stesso Acampora aveva più volte sottolineato come riuscisse a portare avanti tanti progetti grazie al prezioso aiuto di volontari come Enrico Celeghin. Dalla condivisione di esperienze di vita e di progetti era nata una profonda amicizia.
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7 dicembre 2025 ( modifica il 7 dicembre 2025 | 16:50)
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