Grandi assenti nel mondo delle istituzioni e un palco reale scarno di rappresentanti, ma la Scala si è riempita di volti noti, artisti, imprenditori e amanti dell’arte. La Prima del 7 dicembre 2025 ha portato sul palco la Lady Macbeth di Dmitrij Šostakovič, con la direzione del Maestro Riccardo Chailly, e nel foyer del teatro meneghino sono stati immortalati tantissimi vip. 

Non sono mancati il sindaco Beppe Sala e la compagna Chiara Bazoli che, come molti ieri sera, ha scelto un abito di Giorgio Armani. Lo stilista, morto poche settimane fa, è stato selezionato anche da Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti. 

Presente anche il cantante Mahmood, in abito nero con dettagli oro, e il collega Achille Lauro, che nelle ore precedenti ha ricoperto il ruolo di tedoforo a Roma, trasportando per un tratto la fiamma olimpica che il 6 febbraio arriverà a Milano. 

Mantello in velluto nero per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha goduto dello spettacolo dal palco reale in compagnia di Fontana, Sala e della senatrice a vita Liliana Segre. Grandi assenti, ancora una volta, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (che ha fatto sapere al sindaco che il prossimo anno non mancherà), la premier Giorgia Meloni e il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Le reazioni

Più di dieci minuti di applausi hanno accompagnato il finale dell’opera. “A me è piaciuta molto, ho raccolto giudizi positivi. É un’opera che alla Scala mancava tantissimo, non automatica, non semplice ma credo che il coraggio di Chailly sia stato premiato. Mi pare una grande opera e soprattutto un grande riconoscimento al maestro”, ha detto Beppe Sala all’uscita dal teatro. 

“La cultura russa è una cultura straordinaria, una cultura antica e credo che sia importante presentare tra l’altro opere che sono state composte da compositori di tutto il mondo e La Scala questo l’ha sempre fatto e continuerà a farlo”, ha aggiunto Barbara Berlusconi.