Il Gran Premio di Abu Dhabi ha rappresentato l’atto conclusivo non solo della stagione 2025, ma anche del ciclo tecnico delle vetture a effetto suolo tanto sgradite ai piloti per la loro impostazione molto rigida, necessarie per far funzionare al meglio il fondo ad altezze da terra estremamente ridotte. Un addio che, a partire dal prossimo anno, lascerà spazio a vetture totalmente nuove, sia per quanto riguarda il telaio che per la Power Unit.
Una rivoluzione tecnica che segna un vero punto di svolta, un taglio netto con il passato. È l’inizio di una nuova era che offre a tutte le squadre e ai grandi costruttori la possibilità di ripartire da zero, con scenari che potrebbero ribaltare i valori consolidati degli ultimi anni. C’è chi punta a confermarsi al vertice, come la McLaren, e chi sogna di riconquistarne la vetta, come la Ferrari.
Infatti, pur avendo sfiorato il traguardo in diverse stagioni, al team di Maranello manca un titolo da quasi vent’anni. La speranza è che il nuovo ciclo tecnico possa finalmente rivelarsi vincente, ponendo fine a una lunga attesa. A crederci più di tutti è Charles Leclerc che, reduce da una stagione avara di soddisfazioni e iniziata con l’ambizione di lottare per il mondiale, sa bene quanto il 2026 sarà cruciale per il suo futuro e per quello della Ferrari.
Charles Leclerc, Ferrari, Fernando Alonso, Aston Martin Racing
Foto di: Guido De Bortoli / LAT Images via Getty Images
L’avvio del nuovo ciclo tecnico rappresenta un’incognita, ma è evidente che partire con il piede sbagliato significherebbe dover inseguire per colmare lo svantaggio. La FIA, consapevole di questo scenario, ha introdotto un sistema pensato per sostenere le case in difficoltà e agevolarne il recupero. Ma chi partirà bene avrà comunque chiaramente un vantaggio da potersi giocare nel corso della stagione.
Parlando ad Abu Dhabi e commentando una stagione complicata, soprattutto per come si è sviluppata, il pilota della Ferrari ha sottolineato come tutta la squadra sia fortemente motivata in vista del prossimo anno, con l’obiettivo di rendere la vettura più competitiva. Ha inoltre evidenziato quanto sarà cruciale interpretare fin da subito il nuovo regolamento tecnico, per evitare di rimanere indietro rispetto agli avversari.
“È dura ora ma, allo stesso tempo, tutta la squadra è estremamente motivata per il prossimo anno, dato che c’è un grosso cambio di regolamento e che può essere una grande opportunità di dimostrare di cosa è capace la Ferrari. Si tratta di un ora o mai più”, ha commentato il monegasco sottolineato quanto il 2026 potrà essere l’anno zero del Cavallino, sia nel bene che nel male.
Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Ferrari
Foto di: Erik Junius
“Spero davvero che inizieremo questa nuova era nel modo migliore possibile, perché è importante per gli anni successivi. Magari non saranno i primi tre Gran Premi a decretare il quadro, ma dopo sei o sette gare penso che avremo un’idea di quali squadre domineranno i prossimi anni”.
Parlando al lancio del concept Audi 2026, qualche settimana fa, il responsabile del progetto Mattia Binotto aveva evidenziato un punto cruciale: a vincere non sarà la squadra immediatamente più veloce, ma quella capace di sviluppare meglio e con maggiore rapidità. All’inizio di un nuovo ciclo tecnico, infatti, sono numerosi i fattori che possono determinare differenze di prestazione e, più che un singolo elemento, sarà la capacità di combinare al meglio tutti questi aspetti a fare la vera differenza.
Peso, aerodinamica e potenza della Power Unit saranno fattori determinanti, ma è evidente che colmare un deficit sul fronte motoristico, pur con le opportunità di recupero offerte dal regolamento, non sarà immediato e potrebbe risultare decisivo nei primi anni del nuovo ciclo. Proprio per questo Leclerc ha sottolineato l’importanza di partire con il piede giusto: inseguire ancora una volta significherebbe anche dover iniziare a ragionare sul suo futuro.
Charles Leclerc, Ferrari, Andrea Kimi Antonelli, Mercedes
Foto di: Clive Mason / Getty Images
Tuttavia, quando in conferenza stampa dopo il GP di Abu Dhabi è stato chiesto a Frédéric Vasseur un commento sulle parole di Leclerc e sull’eventuale urgenza di tornare a vincere, il Team Principal della Ferrari ha invitato alla calma, ricordando anche come faccia parte del ruolo dei piloti spronare la squadra a migliorarsi costantemente.
“No, nessuna urgenza. Ma onestamente, penso che Charles, se si guarda all’anno scorso, sicuramente quando vai alle interviste se si chiede se sia felice della seconda posizione o se è contento della sesta, non è lo stesso Charles. Ma se gli chiedi il giovedì dopo cosa vuole per il team, l’approccio è sempre lo stesso. È sempre costruttivo, cercare di fare meglio”, ha spiegato Vasseur.
“E anche se siamo davanti, ho esattamente lo stesso approccio con il team il lunedì mattina quando facciamo il debrief, per sapere e capire dove possiamo migliorare. E questo non importa, che tu sia in prima o in decima posizione, conta solo cercare di fare un lavoro migliore su ogni singolo pilastro della performance, sul motore, sul cambio, sull’aerodinamica, sul setup, sul simulatore, ed è questo il DNA di ciò che facciamo”.
“ Ma tutti noi, non è che solo un team si sveglia la mattina e dice ‘ah, non stiamo facendo un buon lavoro, dobbiamo spingere’. Fidatevi, penso che Max stia spingendo il team al limite, Lando sta spingendo il team al limite, e onestamente, come team di F1, è anche ciò che ci aspettiamo, fa parte del loro lavoro. Ho iniziato così, ma se Charles e Lewis fossero molto contenti della macchina e di tutto, sarei disperato, ma questo è più positivo che altro”.
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