Biesse: il rosso è di 7 milioni e spiccioli. Il calo del fatturato è del 18,4% per cui si passa dai 395 milioni dei primi sei mesi del 2024 agli attuali 322 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è netto peggiormento. Questi sono i dati dei primi sei mesi di quest’anno di questa società che è quotata in Borsa e che ha ‘ancorato’ il titolo attraverso un riacquisto azioni. A Chiusa di Ginestreto larga parte degli amministrativi sono in solidarietà e lo rimarranno fino a settembre. E se le cose non cambiano, come spera l’amministrazione delegato Roberto Selci, si potrebbe proseguire con gli ammortizzatori sociali per altri mesi ancora. Una vicenda, quella della Biesse che coinvolge oltre 1500, famiglie solo su Pesaro senza mettere nel conto tutto l’indotto che muove.
Un quadro largamente messo nelle previsioni, soprattutto dopo la fiera di Hannover dove la fabbrica controllata dalla famiglia Selci si era presentata con una sola macchina e nemmeno di ultima generazioni rispetto ai competitor. Un disastro. Forse quel disastro che è costato il posto a Massimo Potenza. Il tutto poi all’interno di un quadro geopolitico estremamente complicato e dove ora bisogna aggiungere l’aumento dei dazi degli Stati Uniti, un mercato che vale da solo il 22% della fabbrica di machinari per legno, marmo e vetro. E sopra questi dati va messo il fatturato della Gmm, il gruppo incorporato lo scorso anno e che arrivava con ricavi di oltre 100 milioni di euro. Un affare, quello della Gmm, contestato da più parti.
Comunque al di là delle dichiarazioni di circostanza, l’aria all’interno della Biesse è cambiata radicalmente con l’uscita di Massimo Potenza, anche perché sotto il suo ‘regno’ la fabbrica dei Selci ha perso molta professionalità sguarnendo anche molti reparti non di secondo piano. E proprio su questo fronte Roberto Selci sta lavorando per cercare di riportare in carreggiata l’azienda fondata dal padre Giancarlo e dalla madre Anna.
Le prime mosse si sono avute proprio ieri mattina quando sono stati resi noti i conti della semestrale. Il posto lasciato vacante da Massimo Potenza all’interno del cda è stato coperto da Salvatore Giordano, ex direttore di Confindustria provinciale e da sempre molto vicino alla famiglia. Un secondo posto che nel cda era riservato ad un uomo legato a Potenza, è stato lasciato per il momento vacante. Tra i cambiamenti anche quello nel settore del marketing, mentre è in atto una operazione anche molto delicata perché l’azienda sta cercando di andare a recuperare sul mercato del lavoro alcuni tecnici che avevano mollato Biesse per nuove esperienze lavorative. Una operazione che viene considerata vitale per rimettere in moto la macchina produttiva anche se sotto alcune aspetti è delicata per il rapporto con tutto quelle persone che invece avevano deciso in questi lunghi mesi di restare a lavorare con la Biesse. Su questa svolta i vertici dell’azienda dei Selci sono fiduciosi: “porteranno risultati”.
m.g.