
Svuota il cestino di Whatsapp con cadenza mensile: perché farlo e come – okmugello.it
WhatsApp salva file anche senza scaricarli manualmente: ecco dove si trovano e come rimuoverli per liberare spazio.
Ogni giorno, senza che ce ne rendiamo conto, WhatsApp archivia centinaia di file nella memoria interna dello smartphone. Accade ogni volta che si apre un’immagine, un video o un messaggio vocale: il contenuto viene scaricato in automatico e salvato nel sistema. Questo meccanismo, invisibile agli occhi dell’utente, è spesso la causa di memorie piene, rallentamenti improvvisi e blocchi nell’installazione di nuove app. I modelli con poca capacità, 32 o 64 GB, sono i più colpiti. Ma anche chi ha telefoni più recenti può risentirne nel tempo, soprattutto se non effettua pulizie regolari.
La sezione “Gestisci spazio” di WhatsApp mostra cosa occupa più memoria (e come eliminarlo in sicurezza)
A differenza dei computer, WhatsApp non ha un cestino visibile. Ma al suo interno esiste un sistema per monitorare e gestire i file archiviati. Si chiama “Gestisci spazio” ed è accessibile da ogni dispositivo aggiornato. Da qui è possibile visualizzare quanto pesa ogni chat, quali contenuti occupano più memoria e quali si possono eliminare senza toccare le conversazioni testuali.

Per accedere, si apre l’app e si entra nel menù delle Impostazioni. Su Android si toccano i tre puntini in alto a destra, su iPhone si va direttamente su “Impostazioni”. Poi si sceglie la voce Archiviazione e dati, e infine Gestisci spazio. In questa sezione, WhatsApp mostra in ordine decrescente le chat più “pesanti”, indicando se si tratta di immagini, video, documenti o messaggi vocali. È possibile entrare in ogni chat e cancellare solo le parti inutili, come meme, video doppi o file ricevuti da gruppi numerosi.
Il sistema è preciso e non compromette le conversazioni. Anche chi teme di perdere ricordi importanti può utilizzare questo strumento in modo selettivo, conservando ciò che conta e liberando spazio prezioso per nuove app, foto o aggiornamenti di sistema.
Il download automatico dei file riempie lo smartphone: ecco come disattivarlo per evitare problemi futuri
Oltre alla pulizia periodica, esiste un’altra funzione da controllare: il download automatico dei contenuti multimediali. Se non viene disattivato, ogni foto, video o audio ricevuto in chat viene salvato automaticamente, sia sotto rete mobile sia con Wi-Fi. Con il tempo, questo flusso costante può saturare la memoria interna, soprattutto nei dispositivi più vecchi o con spazi di archiviazione limitati.
Per modificare questa impostazione, si entra sempre nel menù Archiviazione e dati, poi si seleziona la sezione Download automatico. Qui è possibile disattivare il salvataggio automatico per rete mobile, Wi-Fi e roaming. Dopo averlo fatto, ogni file verrà scaricato solo se l’utente lo seleziona manualmente. È un sistema più lento, ma garantisce il controllo sui contenuti ricevuti, evitando di scaricare inutilmente video ingombranti o immagini che non interessano.
Nel frattempo, WhatsApp ha introdotto un cambiamento importante per milioni di utenti: dal 1° gennaio 2025, l’app non funziona più sui dispositivi Android con sistema operativo inferiore alla versione 5.0. Chi utilizza telefoni vecchi come Samsung Galaxy S3, Note II, S4 Mini, o modelli come Moto G prima generazione, LG Optimus G, Nexus 4, dovrà cambiare dispositivo oppure usare WhatsApp Web da desktop. Prima di farlo, è fondamentale effettuare un backup completo delle chat, così da non perdere messaggi, file multimediali o conversazioni importanti. Il passaggio può essere eseguito dalle impostazioni, salvando i dati su Google Drive o iCloud, a seconda del sistema utilizzato.
WhatsApp non è più soltanto un’app per inviare messaggi: è un archivio digitale che cresce ogni giorno. Per questo è importante conoscerlo bene, sapere dove agire e come evitare di ritrovarsi con uno smartphone bloccato, proprio mentre si prova a scattare una foto o installare un aggiornamento. La memoria piena non arriva mai all’improvviso: comincia silenziosamente, proprio da lì — dai file WhatsApp che non vediamo.