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Leonard Berberi, inviato a Ginevra
Le previsioni della Iata: 5,2 miliardi di passeggeri, tasso di riempimento dei velivoli di quasi l’84%, ricavi a quota 1.053 miliardi e utile netto di 41 miliardi
Le compagnie aeree si preparano a un 2026 con il pieno di passeggeri, prezzi dei biglietti in calo del 10%, aerei con tassi di riempimento record (e quindi meno posti vuoti per chi decide di prenotare all’ultimo) e utili a quota 41 miliardi di dollari. E se il Medio Oriente resta l’area con la redditività più alta per viaggiatore, l’Europa diventa il mercato con più utili, sorpassando il Nord America che domina da decenni. Sono questi alcuni dei dati emersi dalle previsioni della Iata, la principale associazione internazionale delle aviolinee.
Il 2025 intanto si chiuderà con 5 miliardi di passeggeri, 1.008 miliardi di dollari di fatturato (tra vendita dei biglietti, il trasporto merci e i servizi extra), 39,5 miliardi di utile netto (migliorato di circa il 10% rispetto alle stime di giugno grazie al cargo e alla debolezza del dollaro). Per ogni persona imbarcata i vettori hanno ottenuto un utile netto di 7,9 dollari.
E 7,9 dollari resta l’utile netto per cliente previsto anche per il 2026 dalla Iata. L’aumento dei passeggeri a 5,2 miliardi dovrebbe portare il fatturato complessivo del settore a 1.053 miliardi di dollari e un profitto netto di 41 miliardi. L’associazione ricorda che si è lontani dagli 8,5 dollari a passeggero del 2023, anno record per i fatturati delle aviolinee subito dopo la riduzione dell’impatto della pandemia.
Gli aerei, secondo le stime, dovrebbero raggiungere un tasso di riempimento dell’83,8%, il livello più alto mai raggiunto dal settore. I voli per l’anno prossimo balzeranno a quota 40,3 milioni. Come nel 2024 e 2025 anche per il 2026 la tariffa media, a tratta, è attesa attorno a 168 dollari, secondo la Iata. Un biglietto di andata e ritorno dovrebbe scendere a 387 dollari, in calo di circa il 10% rispetto ai 400 dollari del 2025.
A livello di mercato, l’anno prossimo le compagnie europee porteranno a casa 14 miliardi di dollari di utile netto, pari a 10,9 dollari a passeggeri. Segue il Nord America (Canada, Stati Uniti, Messico) con 11,3 miliardi di profitto (9,8 dollari a viaggiatore). I vettori del Medio Oriente supereranno quelli dell’Asia-Pacifico (6,8 miliardi di utili contro i 6,6 miliardi delle società dell’Estremo Oriente), tanto che proprio le varie Emirates, Qatar Airways ed Etihad dovrebbero registrare un utile per passeggero di 28,6 dollari, il dato più alto su scala globale.
«Si prevede che le compagnie aeree genereranno un margine netto del 3,9% nel 2026. È una notizia estremamente positiva considerando le difficoltà che l’industria deve affrontare: l’aumento dei costi dovuti ai colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento aerospaziale, i conflitti geopolitici, il rallentamento del commercio globale e l’incremento degli oneri regolatori, tra gli altri», commenta Willie Walsh, direttore generale della Iata. «Le compagnie aeree sono riuscite a costruire una resilienza in grado di assorbire gli shock, che sta portando a una redditività stabile».
Ma Walsh sottolinea che «i margini a livello di settore sono ancora irrisori, considerando il valore che le compagnie aeree creano collegando persone ed economie. Sono al centro di una catena del valore che sostiene quasi il 4% dell’economia globale e supporta 87 milioni di posti di lavoro. Eppure, Apple guadagnerà di più vendendo una cover per iPhone che i 7,90 dollari che le compagnie aeree guadagneranno trasportando il passeggero medio».
Tornando ai dati del 2025 questi in generale migliorano rispetto alle anticipazioni di giugno. Sei mesi fa infatti erano stati previsti 36 miliardi di utile, contro gli attuali 39,5. A una domanda del Corriere il capo della Iata spiega che questo incremento viene attribuito da un lato a un incremento dei ricavi del cargo (del 3% rispetto allo 0,7% stimato a giugno) e un dollaro che è rimasto debole, più del previsto, e questo ha aiutato in particolare i conti dei vettori non statunitensi.
9 dicembre 2025 ( modifica il 9 dicembre 2025 | 12:29)
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