Neanche il più ardito degli scommettitori avrebbbe osato immaginare che, con un roster da 17 giocatori, l’Olimpia avrebbe avuto così tanti problemi in contemporanea da dover portare addirittura 3 under in panchina (forzando anche la presenza dei febbricitanti Ellis e Booker). Eppure è quello che successo domenica nella sfida con Trento, rendendo ancor più complicato il match contro un avversario dinamico. Anche per questo coach Poeta è raggiante per il successo ottenuto dai suoi, anche in ottica Coppa Italia.
“Sono contentissimo di questa vittoria: i ragazzi hanno giocato con grande cuore e senso d’urgenza negli ultimi 4’ – le parole dell’allenatore – in cui hanno concesso solo cinque punti. La reazione, quando siamo andati sotto, emotivamente non era facile: purtroppo con Tortona e Trapani avevamo perso partite simili. L’abbiamo avuta negli ultimi 5’: non per cinismo, ma per voglia di reagire”.
Sul parquet la fiducia della squadra è chiara. E da Zach LeDay (nella foto) un’investitura di prestigio: “La cosa più importante è semplicemente essere presenti per la squadra. Vogliamo solo esserci e sostenere il “coach P“. Tutto quello che sta introducendo è nuovo. È una nuova energia”. Adesso il calendario presenta quattro partite in casa consecutive. E di livello altissimo contro Panathinaikos e Virtus Bologna al Forum, poi Real e Fenerbahce con lo spostamento all’Allianz Cloud: “Ci mancano solo i Lakers e Okc – dice lo stesso Poeta scherzando – ma affrontiamo una partita alla volta, sapendo che le prossime quattro in casa sono terribili, ma non possiamo permetterci di pensare troppo in avanti”. Rispetto agli assenti si registra qualche miglioramento: ci saranno anche Guduric, Tonut e Dunston, così da permettere qualche rotazione meno complicata per Poeta che, contro Trento, ha avuto solo 4 esterni da ruotare per tre ruoli in 40’.
Sandro Pugliese