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Redazione Esteri online

In un’intervista a «Politico» il presidente americano invita «Zelensky ad accettare la situazione perché sta perdendo»

Il presidente americano, Donald Trump, ha attaccato duramente i leader europei, in un’intervista ad ampio raggio concessa a Politico. Per Trump, l’Europa è un gruppo di nazioni «in decadenza», guidate da persone «deboli». Il presidente ha poi denigrato i tradizionali alleati degli Stati Uniti per non essere riusciti a controllare i flussi migratori e a porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina, affermando che appoggerà i candidati politici europei in linea con la sua visione per il continente. «Credo che vogliano essere politicamente corretti». «Penso che non sappiano cosa fare, l’Europa non sa cosa fare», ha aggiunto. 

Sulla situazione in Ucraina il tycoon ha accusato l’Europa di parlare «molto ma di fare molto poco» sottolineando come il conflitto ucraino avrebbe potuto degenerare in una Terza guerra mondiale se non fosse stato rieletto presidente degli Stati Uniti nel 2024: «In questo momento – ha detto – è un grosso problema per l’Europa, anzi il più urgente, e non lo sta gestendo bene.  I leader europei parlano troppo. E non stanno producendo. Parlano ma non producono. E la guerra continua ad andare avanti e avanti». «Li conosco davvero bene – ha continuato il presidente Usa parlando degli alleati europei – alcuni sono amici. Alcuni sono a posto. Conosco i buoni leader. Conosco i cattivi leader. Conosco quelli intelligenti. Conosco quelli stupidi. Ce ne sono anche di veramente stupidi. Ma non stanno facendo un buon lavoro».



















































Il tycoon ha poi invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky «a darsi una mossa e iniziare ad accettare le cose» perché si fa così «quando stai perdendo, e lui sta perdendo» aggiungendo che la Russia «è un Paese molto grande e questa guerra non sarebbe mai dovuta accadere». Secondo il capo della Casa Bianca l’intesa in base alla quale l’Ucraina non avrebbe aderito alla Nato era stata presa molto prima che Vladimir Putin vi si opponesse: «È sempre stato così, molto prima di Putin. C’era un accordo sul fatto che l’Ucraina non sarebbe entrata nella Nato, per essere onesti. Ora hanno iniziato a insistere», ha spiegato.

Trump ha però ribadito di desiderare un’Europa «forte» e ha descritto città come Londra e Parigi come scricchiolanti sotto il peso delle migrazioni dal Medio Oriente e dall’Africa. Senza un cambiamento nella politica di confine, ha affermato Trump, alcuni Stati europei «non saranno più paesi sostenibili». Usando un linguaggio altamente incendiario, Trump ha definito il sindaco di sinistra di Londra, Sadiq Khan, figlio di immigrati pakistani e primo sindaco musulmano della città, un «disastro» e ha attribuito la sua elezione all’immigrazione: «Viene eletto perché sono arrivate così tante persone. Ora votano per lui».

Zelensky paragonato allo showman americano P. T. Barnum

Trump ha inoltre paragonato Volodymyr Zelensky a P. T. Barnum, l’imprenditore circense e showman americano (1810-1891) noto per «Il più grande spettacolo del mondo» (Barnum & Bailey), immortalato dal film «The Greatest Showman». «Lo chiamo P.T. Barnum. Sa chi era P.T. Barnum, vero?», afferma il tycoon. Era, spiega «uno dei più grandi sulla Terra. Poteva vendere qualsiasi prodotto in qualsiasi momento. Questa era la sua espressione: `Posso vendere qualsiasi prodotto in qualsiasi momento´. Era vero. Diceva: `Non importa se funziona o no´. Ehm, ma lui è P.T. Barnum, sa. Lui… ha convinto il disonesto Joe Biden a dargli 350 miliardi di dollari. E guarda cosa ha ottenuto… ottenuto lui. Circa il 25% del suo Paese è scomparso». In passato The Donald aveva già definito sarcasticamente Zelensky come «il miglior piazzista sulla terra».

9 dicembre 2025 ( modifica il 9 dicembre 2025 | 16:00)