Il riconoscimento da parte dell’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica
L’ Unità di Radioterapia dell’Ospedale Papardo, in occasione del 35° Congresso Nazionale della Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (Airo), ottiene un importante riconoscimento per essersi distinto in merito a due comunicazioni orali selezionate dal comitato scientifico del congresso, tra le quali una è risultata meritevole del Premio Airo.
I contributi scientifici, effettuati in collaborazione con l’Unità di radioterapia del Policlinico di Messina, hanno riguardato:
1 . Correlazione tra tossicità ematologica e valutazione dosimetrica al tratto dorsale D1-D10 nei pazienti con tumori polmonari Carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) Radio-Chemiotrattati. In particolare, per quanto riguarda il primo lavoro, sono stati analizzati i dati relativi ai pazienti affetti da tumore polmonare localmente avanzato non operabile, per i quali lo standard di cura prevede l’associazione di radioterapia e chemioterapia concomitante, seguita dall’inserimento di immunoterapia. Negli ultimi anni sta emergendo in letteratura l’importanza dell’attenta valutazione della tossicità ematologica — in particolare della linfopenia radio-indotta — come possibile fattore prognostico negativo. Nonostante ciò, il ruolo della dose di radiazione al midollo toracico, soprattutto a livello del tratto D1–D10, rimane poco definito. Il nostro lavoro evidenzia come la personalizzazione del piano di trattamento, l’accurata valutazione dei volumi midollari e l’impiego di tecniche avanzate possano influire in modo significativo sulla tossicità ematologica e sugli esiti clinici dei pazienti affetti da Nsclc.
2. Basse dosi di radiazione ai tessuti tumorali periferici nella Radioterapia Lattice (Griglia) guidata dal metabolismo basata sullo studio Lattice-01: ricerca di vincoli di dose per determinare un’Analisi spaziale degli effetti sui tessuti periferici in clinica (Spatialp – Tec).
Per quanto riguarda il secondo lavoro, è stato approfondito il ruolo delle basse dosi di radioterapia come possibile strumento di modulazione immunitaria. La Radioterapia impiega la radiazione come un vero e proprio farmaco ad alte dosi; lo studio ha avuto un duplice obiettivo: valutare come le basse dosi possano stimolare il sistema immunitario contro le cellule neoplastiche e, parallelamente, analizzare in che modo la radiazione possa potenziare l’efficacia dell’immunoterapia, favorendo una risposta antitumorale più intensa e coordinata.
Quest’ultimo lavoro inoltre, oltre al premio Airo 2025 è stato oggetto di comunicazione orale selezionata al Convegno Internazionale Astro 2025 svoltosi a settembre a San Francisco (Usa).
“Questi risultati – afferma la Direzione Strategica – continuano a testimoniare l’impegno costante del reparto (già insignito nel convegno Airo del 2013 del premio Elekta) nella ricerca clinica e nella promozione dell’innovazione terapeutica, contribuendo al prestigio dell’Azienda e alla qualità dell’assistenza offerta ai pazienti”.
