Il massimo campionato italiano, dopo la finestra dedicata alle nazionali, è tornato ad accendere il fine settimana degli appassionati di pallacanestro italiana. La stagione, giunta esattamente a un terzo, entra nel vivo e si iniziano a fare i primi bilanci. Nel nostro consueto miglior quintetto spiccano Nikola Ivanovic e Semaj Christon in cabina di regia, le ali sono Carlos Marshall e Zach Leday, mentre giganteggia sotto canestro Chris Horton, che nel suo primo anno a Venezia si è già ritagliato un bello spazio da protagonista nel pitturato.
Playmaker – Nikola Ivanovic
La Germani Brescia conquista il quinto successo consecutivo in campionato, domando in trasferta l’UNA Hotels Reggio Emilia (87-93), e mantiene con 9 vittorie la vetta della classifica in coabitazione con la Virtus Olidata Bologna. Nella serata del PalaBigi, Nikola Ivanovic è praticamente perfetto. Per il playmaker montenegrino sono 20 punti in 32 minuti di parquet con appena un errore al tiro (1/2 da 2, 4/4 dall’arco e 6/6 ai liberi), conditi da 5 rimbalzi, 5 assist e la bellezza di 9 falli subiti per un complessivo 35 di valutazione. Una prestazione che dà continuità a un giocatore che già nella passata stagione aveva dato la sensazione di essere una sicurezza per la Germani, che continua a coccolarselo ben sapendo che “teste” cestistiche come la sua in questo torneo non ce ne sono poi tante.
Guardia – Semaj Christon
Non si può non schierare, nel miglior quintetto del 10° turno, il nativo di Cincinnati Semaj Christon. L’esordio dell’esterno americano con l’Apu Old Wild West Udine coincide con la prima vittoria al PalaCarnera dei friulani (78-71 contro la Guerri Napoli) e non è un caso. Christon “fattura” un punto al minuto (27 in esattamente 27 minuti), tirando con un più che buono 9/16 dal campo e distribuisce anche 5 assist ai compagni (29 di valutazione). L’esterno statunitense conosce bene il nostro campionato e per Udine può essere una chiave di volta in ottica salvezza.
Ala piccola – Carlos Marshall Jr
Il Banco di Sardegna Sassari si gode il terzo sorriso della LBA 25-26 domando 85-80 la Pallacanestro Trieste. A salire in cattedra nell’equilibrata sfida del PalaSerradimigni è stato Carlos Marshall Jr. L’ex Elitzur Maccabi Natanya, alla sua prima stagione in Italia, scollina per la seconda volta in campionato quota 20 con 23 punti a referto e un pregevole 4/6 dalla distanza e un rassicurante 5/7 da due. Giocatore che ci ha messo un po’ a trovare la propria dimensione nel nostro torneo, ma sembra poter diventare un punto di riferimento per la squadra sarda, ancora impelagata in una classifica molto complessa.
Ala grande – Zach LeDay
Nella notte di Sant’Ambrogio – festa per la città di Milano – l’EA7 Emporio Armani torna a muovere la classifica conquistando la posta in palio con la Dolomiti Energia Trento (94-90). Quello che va sottolineato dell’ala grande di Dallas non sono solamente le ottime cifre realizzative (22 punti con 4/6 da 3), ma la qualità delle scelte nei momenti decisivi della serata, aspetto fondamentale nella pallacanestro e in questo momento delicato della stagione per l’Olimpia Milano, che con l’allontanamento dalla panchina di Messina e la promozione di Poeta ha dovuto cambiare (anche se non esageratamente) un po’ di situazioni, che da anni erano radicate nello spogliatoio. La sensazione però è che la squadra stia reagendo bene e che possa presto risalire posizioni nella classifica di LBA.
Centro – Chris Horton
A completare lo starting five c’è il centro dell’Umana Reyer Venezia. Horton, nella gara contro l’Acqua San Bernardo Cantù (101-95), che la formazione di coach Spahija ha prima messo in cassaforte portandosi sul +23 e poi rischiato di perdere con gli ospiti tornati a -3, è il più costante. Presenza fissa sotto le plance e tanto lavoro “sporco” che spesso passa inosservato. Non però questa volta: doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi di cui 4 nella metà campo offensiva. Dopo una grande stagione a Trapani, Horton sta diventando la chiave per una Venezia che potrebbe serenamente puntare a chiudere la regular season tra le prime quattro.