In Italia la salute orale è un’emergenza silenziosa. Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio Nomisma–Fondazione ReS, l’85% degli italiani presenta problemi gengivali o dentali, spesso senza rendersi conto del legame diretto tra la bocca e molte malattie sistemiche. Un dato che fotografa una situazione preoccupante, ma che al tempo stesso offre un’enorme opportunità: investire nella prevenzione per migliorare la salute generale e ridurre i costi del Sistema sanitario nazionale.

Per affrontare questa sfida nasce, per la prima volta nel nostro Paese, il Comitato Scientifico Multidisciplinare per la Salute Orale e Sistemica, promosso dalla FISM e presentato in Senato. Al tavolo siedono istituzioni, società scientifiche, università come Sapienza e Università Cattolica, esperti clinici e il professor Enrico Gherlone come major advisor. L’obiettivo è chiaro: rendere la salute orale una priorità nazionale, perché la bocca non è solo un tema estetico, ma la porta d’ingresso a tutto l’organismo.

Perché la salute orale è una questione di salute generale

La scienza lo conferma: le gengive infiammate non sono un semplice fastidio. L’accumulo di placca e batteri orali – tra cui il P. gingivalis – può causare infiammazione cronica e diffondersi nel resto del corpo. La letteratura indica un aumento del rischio di:

  • diabete
  • infarto e ictus
  • malattie cognitive, come il morbo di Alzheimer
  • artrite reumatoide
  • complicanze in gravidanza
  • malattie autoimmuni, comprese alcune forme di celiachia

Nonostante ciò, la maggior parte degli italiani non conosce queste correlazioni: l’88% ignora il legame tra salute orale e malattie cognitive, il 74% con il diabete, il 58% con le patologie respiratorie e il 49% con quelle cardiovascolari.

Un problema culturale prima ancora che sanitario

La prevenzione è ancora carente: solo il 63% delle persone con malattie croniche riceve informazioni sul rapporto con l’igiene orale, quasi sempre dal dentista e raramente dal medico di famiglia.

E le abitudini non aiutano:

  • solo 1 italiano su 4 usa lo spazzolino elettrico
  • solo 1 su 4 utilizza il filo interdentale
  • il 40% rinuncia a visite e cure odontoiatriche, spesso per motivi economici

Il divario tra linee guida e comportamenti quotidiani è evidente.

Il peso sull’Ssn e il valore della prevenzione

Con una popolazione sempre più anziana e con cronicità in aumento, il tema diventa anche economico. Nomisma e Fondazione ReS stimano che ridurre anche solo di 1 caso su 1000 l’incidenza delle malattie croniche correlate alla scarsa igiene orale potrebbe far risparmiare al Ssn 25,7 milioni di euro l’anno: 25 volte il budget stanziato nel 2026 per la prevenzione.

Il ruolo del nuovo Comitato

Il Comitato Scientifico Multidisciplinare intende:

  • valorizzare le buone pratiche di igiene orale quotidiana
  • collaborare con il Ministero della Salute per integrare la salute orale nelle strategie preventive nazionali
  • aggiornare e diffondere le linee guida sulla prevenzione
  • sostenere nuovi studi sulle correlazioni tra patologie del cavo orale e malattie cronico-degenerative
  • promuovere informazione e cultura della prevenzione

La senatrice Elena Murelli ha sottolineato il ruolo del dentista come sentinella precoce non solo dei disturbi della bocca, ma anche di patologie autoimmuni e celiachia. «La bocca è la porta d’ingresso dell’organismo – ha ricordato – e da qui deve partire la prevenzione».

Il nuovo fronte della ricerca: il microbiota orale

Il professor Antonio Gasbarrini ha parlato della “rivoluzione dell’ecosistema orale”. Come per il microbiota intestinale, anche quello orale sta emergendo come:

  • marcatore precoce di malattie autoimmuni e oncologiche
  • indicatore dello stato di salute generale
  • possibile target per interventi preventivi su dieta, probiotici e terapie personalizzate

Studiare e monitorare il microbiota della bocca potrebbe diventare un nuovo strumento di prevenzione di massa.

Prevenzione: cosa possiamo fare subito

In attesa dei futuri sviluppi, esistono già comportamenti fondamentali raccomandati dal Ministero della Salute:

Lavare i denti almeno 3 volte al giorno
Preferire uno spazzolino elettrico
Usare dentifricio fluorato
Utilizzare il filo interdentale quotidianamente
Effettuare visite periodiche di controllo

Sono abitudini semplici, ma in grado di incidere profondamente sulla salute complessiva.

La nascita del primo Comitato Scientifico Multidisciplinare per la Salute Orale e Sistemica rappresenta un cambio di passo: la prevenzione inizia dalla bocca, e investire sull’igiene orale significa prevenire malattie croniche, migliorare la qualità di vita e rendere più sostenibile il nostro sistema sanitario.

Un messaggio chiaro: prendersi cura dei denti non è un gesto estetico, ma un atto di salute pubblica.