di
Vera Mantengoli
Fotografa, scrittrice, attrice e attivista, viveva a Venezia e insegnava a Ca’ Foscari. Autrice di numerosi libri, compresi «Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza» e «Con amore e con amicizia», su Lisetta Carmi. Il post del compagno: «È stata geniale fino alla fine, meravigliosa».
«Anna è libera». Sono queste le parole che hanno annunciato lunedì la dipartita a 55 anni di Anna Toscano, scritte dal marito e poeta Gianni Montieri in un post straziante su Facebook. Non c’è parola che descriva meglio di libertà com’era Anna: poetessa, fotografa, scrittrice, attrice e attivista, attenta alla sua Venezia dove viveva con Gianni e le loro inseparabili cagnette Iole e Rosina.
Esploratrice dei più disparati campi del sapere, Anna sceglieva con cura le parole, infondendo loro anima e vita. «La mia adorata Anna se n’è andata, è libera – ha scritto Montieri ricordando che lui, la sorella Elena, le cagnette e le amiche fidate le sono sempre state vicino – Lungo tutto un anno difficilissimo è stata comunque lei, una ragazza fatta di luce, talento, determinazione, generosità. È stata geniale fino alla fine, meravigliosa. Ci siamo amati tanto, ci ameremo per sempre».
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Innamorata delle parole
Anna amava le parole che sapeva come far vibrare. Lo si sente nei suoi numerosi scritti, dall’ultima raccolta di poesie «Cartografie» (Samuele Editore – Pordenonelegge), al libro «Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza», pubblicato da Electa, solo per citarne alcuni tra i tanti che ci ha lasciato come «Con amore e con amicizia» in cui racconta Lisetta Carmi o «Controsole» di LietoColle che segna il suo esordio come poetessa. Parole che Anna sapeva accendere nei suoi reading, spesso nella sua amata Libreria Marcopolo, ma anche in giro per l’Italia dove veniva chiamata per partecipare a festival o dibattiti o anche su Radio Tre.
Le sue erano più che semplici letture proprio per quella sua dizione elegante e profonda capace di restituire a ogni termine intensità e forza. Il suo amore per le parole non aveva limiti arrivando a diventare un tutt’uno con il suo essere e con il suo sguardo sul mondo.
Insegnava a Ca’ Foscari
Non appena la temperatura lo permetteva, Anna e Gianni li vedevi seduti alle Zattere con pile di giornali e libri, illuminati dal sole di ogni stagione, entrambi impegnati a nutrirsi di storie stampate su carta. Storie che Anna, per esempio, utilizzava insegnando italiano agli stranieri a Ca’ Foscari: più che corsi, i suoi erano infatti veri e propri percorsi letterari che sfociavano sempre in tante amicizie, come ha raccontato nel suo saggio su «The Passenger Venezia».
Le parole per Anna erano anche un gesto politico per valorizzare donne dimenticate, a partire dalla letteratura. Parole e libertà, due dimensioni che non conoscono tempo e spazio, ma solo un eterno presente. Per chi volesse dare l’ultimo saluto ad Anna Toscano, i funerali saranno giovedì 11 dicembre alle 14 nella chiesa di Santo Stefano.
Come Gianni Montieri ha ricordato, Anna stessa ha scritto: «Abbattetemi, seppellitemi / dove possa sentire il frusciare / delle pagine dei libri / che ho amato o non ho ancora letto. / Ardetemi, mettetemi / tra gli scaffali di una libreria / bruciatemi con i miei zaini / quaderni e penne e occhiali. / Voglio un’eternità / piena di parole, libere».
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9 dicembre 2025 ( modifica il 9 dicembre 2025 | 11:30)
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