di
Daniela Zacconi

La cantante è la narratrice-cantante nello spettacolo in scena al Teatro Carcano. «Milano attraversa un periodo confuso ma sa dare opportunità»

Curiosa, appassionata, versatile: sono poche le popstar che tengono il passo di Malika Ayane e dei suoi tanti e diversi panni artistici. L’ultimo è il ruolo di narratrice-cantante in «Brokeback Mountain», commedia teatrale che Ashley Robinson adattò nel 2023 per le ribalte londinesi dal racconto di Annie Proulx che aveva ispirato il film di Ang Lee (vincitore di Oscar e Leone d’Oro). Storia di amori maschili, ma non solo, nell’America rurale e desolata degli anni ‘60, la «commedia con musiche» con lo score di Dan Gillespie Sells dopo una cinquantina di repliche da stasera arriva al Carcano (anche produttore). Adattata e diretta da Giancarlo Nicoletti, interpretata da Edoardo Purgatori e Filippo Contri nei due ruoli cardine di Ennis e Jack (i giovani pastori che, complice la solitudine dei pascoli montani, si lasciano travolgere da un sentimento reciproco che nasconderanno poi tutta la vita), la pièce è connotata dalla presenza musicale di Malika e della band diretta da Marco Bosco.

«Il mio personaggio è fisico ma rappresenta la parte più eterea del racconto — spiega la cantante, in passato protagonista dei musical Evita e Cats —. Sono molto fiera di questa creatura. Portiamo a teatro un lavoro che, nel racconto come nel film, è ambientato in spazi sconfinati che possono vivere di silenzi. L’idea dell’adattamento teatrale è stata quella di integrare il senso della vista con il linguaggio musicale a cui è affidato il compito di scatenare l’emotività. E abbiamo scelto di lasciare i testi della canzoni in inglese perché la musica è un linguaggio non verbale e le informazioni passano ugualmente: sia quelle più descrittive della prima parte, sia quelle più emozionali della seconda, sorta di parafrasi musicali dei dialoghi. Infine l’arrangiamento curato da Marco Bosco è concepito perché l’estetica del suono sia coerente con l’evoluzione cronologica della storia: dal blues da saloon alle sonorità degli anni ‘80».



















































Musica e teatro si intrecciano per raccontare una storia di innegabile impatto emotivo. «Se vent’anni fa l’attenzione poteva essere sull’amore gay fra due cowboy — prosegue Malika —, oggi penso che sia la vicenda di due persone e dei loro traumi: un racconto di solitudini e incomunicabilità. La magia del teatro sta nel fare emergere dettagli diversi a seconda di come ogni sera interagiscono i personaggi. O di come suoniamo noi: dando maggior peso al lato drammatico o alla parte più leggera della storia». Un’esperienza in ogni caso di forte coinvolgimento per Malika. «Per una persona che usa il proprio strumento vocale per raccontare storie o emozioni, l’esperienza teatrale non si può svincolare dal progetto musicale complessivo — conclude la cantante, fra i protagonisti del prossimo Sanremo —. Tutto si amalgama. Ultimamente mi sono resa conto del privilegio dei miei studi con Bruno Casoni nel Coro di Voci bianche della Scala. È un concetto prezioso pensare che gli studi e la carriera possano cambiare la vita. Milano ha sempre offerto simili opportunità, lo fa ancora oggi malgrado la città attraversi un periodo un po’ confuso. Ho costruito il mio “ascensore sociale” attraverso la cultura e credo sia una fortuna sapere che ti puoi emancipare nella città dove vivi, senza dover andare via».

Dove e quando

«Brokeback Mountain» dal 10 al 13 dicembre il Teatro Carcano (ore 19.30, corso di Porta Romana 63, tel. 02.55181362; sab. ore 15.30 e 20.30; biglietti 42/28,35 euro). La commedia con musica di Ashley Robinson adattata e diretta da Giancarlo Nicoletti dal romanzo di Annie Proulx è interpretata da Edoardo Purgatori e Filippo Contri e con la voce di Malika Ayane.


Vai a tutte le notizie di Milano

Iscriviti alla newsletter di Corriere Milano

10 dicembre 2025 ( modifica il 10 dicembre 2025 | 07:54)