di
Sara Bettoni
Cristiana Fergonzi, 62 anni, ha denunciato l’accaduto all’Urp: era nei reparti ad alta intensità dell’ospedale milanese fra il 6 e il 7 dicembre. «Ho aspettato un farmaco per oltre sei ore. Negli altri reparti sono stata seguita molto bene»
«Metta pure il mio nome, quello che racconto è tutto vero». Cristina Fergonzi, 62 anni, è una dei pazienti che nei giorni scorsi ha vissuto sulla sua pelle il caos al terzo piano del padiglione Iceberg al San Raffaele (in seguito al quale l’amministratore Francesco Galli si è dimesso in seguito a un cda che aveva avviato la procedura per la revoca dell’incarico e l’ad Marco Centenari ha preso il suo posto assicurando che «saranno tutelate la salute e la sicurezza dei cittadini») e ha denunciato la situazione all’Ufficio relazioni con il pubblico.
Lei frequenta da tempo l’ospedale.
«Sì, a causa di un tumore sono seguita ottimamente dal reparto di oncologia. Mi sono sempre trovata bene con tutto il personale sanitario».
Un’esperienza completamente diversa da quella vissuta all’Iceberg.
«Tutto inizia il 2 dicembre. Mi è salita la febbre a 39, sono corsa in ospedale per via di una colangite (una infezione delle vie biliari, ndr) pericolosa per il mio quadro clinico. Sono rimasta in pronto soccorso due giorni, comunque ben monitorata. Il 4 dicembre mi hanno operata e riportato per tre ore in pronto soccorso. Per evitare virus e batteri, ho tenuto la mascherina Ffp2. Poi mi hanno trasferita all’Admission room».
Uno dei reparti affidati alla cooperativa di infermieri. Lì cosa è successo?
«Alle 6 di sera mi ha accolto un medico dicendo che a breve sarebbe passata una infermiera per la terapia. Ma sono trascorse ore e non si è visto nessuno. Alle 9 ho visto due infermieri nel panico. Ho provato ad avvicinarmi ma mi hanno risposto: “Non possiamo, siamo occupati”. Alle 11 ho insistito e ho fatto presente di aver bisogno della terapia. Finalmente, a mezzanotte mi hanno dato il farmaco».
E il giorno dopo è stata trasferita nella Medicina ad alta intensità, un altro dei reparti andati in tilt.
«Esatto, c’era il delirio, visto che era gestito dal personale della coop: carrelli nel caos, terapie date alle 11 del mattino. Si sono scordati il mio antibiotico almeno un paio di volte. E l’infermiere in turno mi ha detto di prendere una medicina dalla mia scorta personale — un prodotto comunissimo per l’ipertensione — perché non c’era in ospedale. Secondo me, semplicemente non lo trovava».
Ha avuto altri problemi?
«Si sono dimenticati di farmi gli esami del sangue. Il 6 dicembre mi sono sentita male, avevo una nausea fortissima, così ho chiesto aiuto suonando il campanello. Ho avuto risposta solo dopo mezz’ora e il medico è arrivato dopo due ore e mezzo. È stato sempre il medico ad accorgersi della mancanza degli esami. Mi hanno fatto il prelievo a mezzogiorno e dopo a mezzanotte: credo che avessero perso alcune provette».
Come si è sentita in quelle ore?
«Io ero nel panico, anche se non ero tra i pazienti in condizioni più critiche. Mentre camminavo nel reparto, ho visto una signora di 97 anni caduta e ho chiamato qualcuno per aiutarla a ritornare a letto. Sentivo i lavoratori della coop parlare tra di loro, dicevano di non essere stati adeguatamente formati. A un certo punto, i medici si sono messi a fare il lavoro degli infermieri. La situazione è cambiata quando è arrivata “la cavalleria”, ovvero gli operatori dipendenti dell’ospedale».
Lei ha anche segnalato i disagi alla direzione del San Raffaele.
«Sì, mia nipote ha mandato una mail all’Ufficio relazioni con il pubblico, allegando anche alcune foto che ho scattato in reparto, per far vedere il caos che regnava nei carrelli infermieristici».
Dopo il ricovero al terzo piano dell’Iceberg è stata trasferita altrove?
«Sì, sono stata portata nel reparto di oncologia, dove mi trovo ancora oggi e che funziona perfettamente. Una volta arrivata qua, mi è sembrato di essere in albergo. Prima di questi giorni non ho mai avuto problemi con gli altri reparti del San Raffaele. Il mio reclamo non è contro il personale, ma contro la cattiva gestione».
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10 dicembre 2025 ( modifica il 10 dicembre 2025 | 09:31)
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