Ravenna, 8 dicembre 2025 – Dopo quattro anni di lavoro e collaborazione internazionale, Tulips, il mosaico realizzato dall’associazione Dis-Ordine di Ravenna, ha finalmente raggiunto la sua destinazione: la tomba di Andy Warhol nel cimitero cattolico bizantino di St. John a Pittsburgh. L’opera, destinata a restare come segno permanente, suggella un inatteso ma forte legame tra Ravenna, capitale del mosaico, e il genio della Pop Art.
Il progetto: come è nato
Il progetto nasce nel 2021, durante un incontro alla Casa Matha dedicato ai rapporti tra Warhol e Dante. La conferenza di Angela Vettese colpì profondamente Marcello Landi, presidente di Dis-Ordine, che decise di trasformare quel momento in un gesto simbolico: offrire a Warhol il tributo che Ravenna non era riuscita a dedicargli negli anni Ottanta, quando una grande mostra sfumò all’ultimo. Da quella intuizione prese forma l’idea del mosaico.
L’opera trae origine dal disegno realizzato dall’artista Clemente
L’opera trae origine da un disegno realizzato appositamente dall’artista Francesco Clemente, amico personale di Warhol, che scelse di ritrarre due tulipani, i fiori prediletti dal maestro americano. A trasformare il disegno in mosaico sono state Sofia Laghi e Isabella Merendi, con la supervisione di Elena Pagani e Marcello Landi, utilizzando smalti vetrosi della storica vetreria Orsoni di Venezia. Il mosaico, 89x26x4 cm, era stato presentato in anteprima al MAR di Ravenna prima della partenza per gli Stati Uniti.
La tomba di Warhol
La tomba di Warhol, da anni priva di segni artistici ma spesso ornata dalle iconiche Coca Cola e lattine Campbell lasciate dai visitatori, accoglie ora un’opera che ricongiunge simbolicamente l’artista alle sue radici bizantine e alla tradizione musiva ravennate. Il progetto ha ottenuto il via libera del nipote Donald Warhola, grazie al lavoro di raccordo di Eleonora Gardini e Damiana Leoni.
Sbaraglia: “Il messaggio musivo dimostra la sua forza contemporanea”
“Ancora una volta il linguaggio musivo dimostra la sua forza contemporanea e collega Ravenna al mondo”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia, esprimendo gratitudine all’associazione per il risultato raggiunto. Per Landi, il mosaico non è solo un omaggio, ma un gesto di bellezza e riconoscenza: “Clemente ci ha donato un disegno perfetto. Il mosaico gli è piaciuto moltissimo”. Ravenna, così, lascia un segno indelebile accanto al padre della Pop Art.