di
Monica Guerzoni
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, mentre ancora risuonano le accuse di Trump ai leader europei e quelle, sprezzanti, della Strategia di sicurezza nazionale Usa, Mattarella ribadisce il ruolo decisivo degli organismi multilaterali come garanzia per Paesi e individui contro le prevaricazioni
La storia ci aveva avvisati. Per decenni, coltivando la memoria delle tragiche guerre del Novecento, abbiamo gridato «mai più». E invece siamo di nuovo nel pieno della tempesta. Conflitti sanguinosi e il riaffiorare di «razzismo, aggressioni, disuguaglianze». Fenomeni che la storia «aveva già ammonito a non ripetere».
Il doloroso monito arriva da Sergio Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. Ed è un monito, quello del presidente della Repubblica, sull’«arretramento della civiltà giuridica» a livello internazionale, che chiama indirettamente in causa i protagonisti della rivoluzione geopolitica che sta modificando alleanze e rapporti di forza nel mondo. Partendo dalla presa d’atto che il rapporto tra diritti umani e pace è «inscindibile» – rivolgendo il pensiero, pur senza nominarli, ai conflitti che insanguinano Ucraina e Medio Oriente e forse anche al piano strategico nazionale che Trump ha scagliato contro l’Europa raccogliendo gli applausi di Putin – il capo dello Stato condanna la «logica della sopraffazione» e avverte: «Il diritto internazionale e le istituzioni multilaterali rivestono un ruolo decisivo, in quanto strumenti concreti di protezione per gli Stati come per ciascun singolo essere umano».
E la moral suasion non è finita. Perché a chi, magari dalla Casa Bianca, assesta colpi sull’Onu o sulla Nato, Mattarella ricorda come indebolire il diritto internazionale le istituzioni multilaterali significa «esporre ogni individuo, in particolare i più vulnerabili, al rischio che l’esistenza finisca per essere regolata dalla prevaricazione e dall’abuso della forza».
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E qui il presidente richiama la Costituzione italiana, che ripudia la guerra, promuove la giustizia e scolpisce nero su bianco valori come solidarietà, uguaglianza e libertà: «Gli stessi valori che hanno ispirato la costituzione europea, divenuta nel tempo uno spazio di pace e di diritti senza precedenti».
Il punto politico è questo.
È la strenua difesa dell’Europa dagli attacchi di chi, da Trump a Putin passando per Musk, quasi si augura la fine di quell’Unione che con tanti sacrifici i popoli del continente hanno costruito dopo la Seconda Guerra mondiale.
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10 dicembre 2025 ( modifica il 10 dicembre 2025 | 12:31)
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