Lei è un designer che crede nel valore della parola. In questo libro, la parola si dà come voce e immagine, messaggio e inciampo visivo. In che maniera fa convivere questi aspetti diversi?
Non credo che esista una differenza. La poesia, ad esempio, è una parola scritta, che ha il potere di evocare mondi immaginari. Sono aspetti che si fondono all’interno di un unico corpo.
La parola ha una relazione forte con i corpi. Gli artisti che ha incontrato in questa flânerie le hanno consegnato volti che osservano, vite che si abbracciano, baci rubati, nudi, bocche urlanti. Ritiene che esista una centralità del corpo nella città partenopea?
Napoli è un teatro senza pareti. La gestualità e la mimica ne sono i protagonisti principali.
Ambrosia Fortuna, Tarantina, 2018

Angela Dell Aquila, Untitled, 2023