di
Rosanna Scardi

La pellicola è stata scritta da Nunziante insieme allo stesso Zalone, all’anagrafe Luca Medici, che torna nelle sale a cinque anni da «Tolo Tolo», (il primo film da regista per Zalone)

Scatta il conto alla rovescia per l’uscita nelle sale di «Buen camino», il nuovo film Checco Zalone per la regia di Gennaro Nunziante, atteso al cinema da Natale 2025. 
Le prevendite dei biglietti per il film segnano già il sold out in numerose sale. La pellicola è stata scritta da Nunziante insieme allo stesso Zalone, all’anagrafe Luca Medici, che torna nelle sale a cinque anni da «Tolo Tolo», (il primo film da regista per Zalone). La produzione è firmata da Indiana con Medusa Film in collaborazione con Mzl e e Netflix. 

La trama è stata resa nota (anche se la conferenza stampa ufficiale del film sarà la settimana di Natale). Nel film Checco conduce una vita agiata e comodissima in cui ostenta il lusso tanto che Selvaggia Lucarelli (e non solo), con ironia, dopo aver visto il trailer, ha commentato su Instagram: «Ah ma è la storia di Gianluca Vacchi».
Checco, abbronzatissimo e dalla chioma bionda, è un ereditiere viziato e capriccioso, figlio unico di Eugenio Zalone, un ricchissimo produttore di divani. Nella sinossi è descritta la sua condizione: «spiaggiato in piscina nelle sue ville lussuose, con un numero imprecisato di filippini a servizio, una giovanissima modella messicana come fidanzata, vacanze sul suo yacht in compagnia di amici con i quali condivide la passione del non voler lavorare».
Vive nella Sardegna del lusso ostentato: in una villa immensa con tanto di enorme statua rossa del suo volto che domina la piscina. Un assaggio delle prime scene è stato presentato agli esercenti riuniti alle Giornate professionali di Sorrento. Si vedono i rituali del mattino, canzoni spagnoleggianti, doccia sensoriale, accappatoio con le iniziali dorate CZ, domestici che lo precedono e inseguono nella vestizione-colazione.
Zalone sta organizzando una festa di compleanno ristretta. «Il mese prossimo – spiega a una giornalista che lo intervista – compio cinquant’anni, vorrei fare una festicciola per pochi intimi». «Dottore, sono confermati 800 invitati», chiarisce il suo domestico.



















































Dentro la villa, tra tante foto uguali, in fondo a una sala ne spiccano tre che ritraggono una bimba, poi adolescente. La giornalista sorride: «Vedo – afferma – che oltre all’amore per se stesso c’è un altro grande amore, quello per sua figlia, immagino». La ragazzina è la figlia Cristal (chiamata così in onore delle bollicine francesi) che vive con la mamma, «l’ex moglie modella che ho lasciato io, lo scriva», precisa Zalone alla giornalista. Lei domanda: «Come si fa a separarsi da una modella così immensamente bella». «Sostituendola con una modella ancora più modella», è la risposta.
Entra in scena la meravigliosa modella, venticinquenne messicana, «cioccolatina, sto rilasciando un’intervista», dice Checco rivolgendosi a lei. «Viene da città del Messico ma non dice mai quale… ». La giornalista domanda se non provi imbarazzo a stare con una venticinquenne messicana. «La provenienza non mi è mai importata – risponde lei -, poteva essere boliviana, argentina… Perché lei è razzista forse? Lei ha il permesso di soggiorno anche se preferiamo la camera da letto».
Dunque, si direbbe una vita davvero invidiabile tra agi e lussi. Ma qualcosa gli manca. «Cristal – si legge nella trama – è scomparsa all’improvviso senza lasciare traccia. Chiamato d’urgenza a Roma dall’ex moglie Linda, Checco si ritrova per la prima volta ad affrontare le responsabilità della paternità provando a cercare la ragazzina, compito parecchio complicato visto che di Cristal e della sua vita non sa assolutamente niente». In soccorso di papà Checco giunge però la migliore amica di Cristal: lui riesce a corromperla e a farle confessare che la figlia è partita per la Spagna. Ed ecco che il genitore scoprirà che Cristal ha deciso di percorrere da pellegrina il cammino di Santiago di Compostela, 800 chilometri da percorrere a piedi alla ricerca di un senso per la sua vita, una distanza immensa che Checco giudica folle ma che suo malgrado sarà costretto ad intraprendere. «Per sentieri assolati – prosegue la sinossi -, montagne fredde e piovose, passando per piccoli paesi sperduti, mangiando quel che capita e dormendo in ostelli fatiscenti e carichi di pellegrini, Checco proverà a ricomporre la sua relazione con Cristal. L’impresa ha dell’impossibile ma un viaggio si sa può cambiare la vita e renderla ricca per davvero».


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10 dicembre 2025