Gasperini intanto attende ancora un attaccante a sinistra di piede destro

Per chi lo ha visto aggirarsi timido in queste prime uscite stagionali, sappiate che a Lens, Neil El Aynaoui è un idolo. È bastato che si affacciasse in campo per ricevere un premio dal club nel pre-gara perché i trentamila del Bollaert-Delelis si alzassero in piedi e gli tributassero una vera e propria ovazione, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Due stagioni, 56 partite e 9 gol non si dimenticano in un attimo, soprattutto se l’autore è questo ragazzo dal sorriso spontaneo, consapevole del salto che ha fatto approdando alla Ro-ma. E arrivato da 15 giorni e il suo ingresso non è stato di quelli dirompenti. Il dubbio che in molti si portano dietro è che il box to box ammirato al Lens, in queste prime uscite stia un po’ studiando dove si trova. Quando gli viene fatto notare, abbozza un sorriso: “Sì, è vero, con il Lens giocavo un po’ più in avanti. Qui Gasperini mi chiede di presidiare la mia zona di competenza, giocare la palla e non perderla, pressare con i tempi giusti. Tatticamente, poi, so che devo migliorare, quindi possiamo dire che è un po’ e un po’. Mi devo comunque abituare, serve tempo”. Gasperini intanto attende ancora un attaccante a sinistra di piede destro (si continua a lavorare per Echeverri, il nodo rimane la formula del prestito che a Trigoria vogliono sia corredato almeno dal diritto di riscatto), un altro ceritrale difensivo, un centrocampista e un vice Angeliño con una fisicità diversa rispetto a quella di Salah-Eddine. Per Massara (tornato ieri a Roma, raggiungerà la squadra mercoledi), il lavoro non manca.