di
Alessandra Muglia
La classifica di Politico mostra che gli europei condividono l’opinione del presidente Usa secondo cui i loro leader sono «deboli»
Donald Trump, in calo di popolarità negli Usa, svetta invece come leader più influente in Europa. Mentre in casa perde colpi per via del carovita e della sua politica anti immigrati (lo ha ammesso lui stesso per la prima volta due settimane fa: «i miei sondaggi sono un po’ scesi»), primeggia nella classifica delle persone più potenti nel Vecchio continente stilata dal sito Politico Europe.
Nella lista – stilata ogni anno dal giornale insieme con l’istituto Public First – il primo posto del podio spetta al tycoon che evidentemente non ha bisogno di sedere ai tavoli di Bruxelles per influenzarli: nessuno avrebbe inciso più di lui sulle decisioni prese nelle capitali del continente. Come a dire che l’Europa viene vista più come in balia di agende altrui che un soggetto capace di influenzare il resto del mondo.
Il sondaggio online, che ha coinvolto oltre 10mila intervistati provenienti da Usa, Canada e dalle tre maggiori economie europee – Germania, Francia e Regno Unito – mostra che gli europei condividono l’opinione di Trump secondo cui i loro leader sono deboli e considerano il presidente degli Stati Uniti più risoluto.
Il paradosso è quindi che la persona considerata più potente nella politica europea non è europea. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si piazza soltanto settima.
Seconda dopo Trump, ma prima europea in classifica, è la premier danese Mette Frederiksen, socialdemocratica ma con posizioni di destra sulla gestione delle frontiere: è a favore della detenzione dei richiedenti asilo e dei rimpatri accelerati, in linea con la premier Giorgia Meloni, arrivata nona, dopo il segretario della Nato Mark Rutte ma prima del premier britannico Keir Starmer.
Al terzo posto c’è Friedrich Merz, l’uomo che sta infrangendo i tabù del dopoguerra in Germania, titola politico.eu. E’ l’uomo simbolo della riscossa dell’Europa davanti alla minaccia russa, il cancelliere che – con una massiccia politica di riarmo e la riattivazione della leva militare – sta guidando il nuovo posizionamento della Germania da potenza economica a leader della difesa di un’Europa costretta ora a cavarsela da sola.
Al quarto posto Marine Le Pen, in pole position malgrado la condanna che rischia di escluderla dalle prossime elezioni presidenziali francesi. Davanti di parecchio rispetto all’attuale inquilino dell’Eliseo, Emmanuel Macron, solo 19esimo: il presidente francese è visto dai suoi stessi elettori come un leader che finora non è riuscito a gestire efficacemente l’imprevedibile presidente americano.
Davanti a Macron c’è anche il provatissimo Volodymyr Zelensky, piazzatosi quattordicesimo. Ma Vladimir Putin è quinto: sintesi inquitante dei rapporti di forza (percepiti) nel continente.
11 dicembre 2025
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