ASCOLI Spuntano affreschi dalle pareti delle strutture che andranno ad ospitare il nuovo Polo scientifico e tecnologico all’interno della cittadella universitaria all’ex Mazzoni. Si tratta di dipinti murari di cui non si aveva conoscenza. E che ora, chiaramente, richiederanno approfondimenti da parte della Soprintendenza che, a tal proposito, aveva dato specifiche indicazioni alle imprese Gaspari e Travaglini che stanno realizzando l’importante ristrutturazione inserita nel Piano opere pubbliche dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli, con un finanziamento ottenuto di 16 milioni di euro.

La rimodulazione
Ma oltre agli affreschi riaffiorati, altre motivazioni e imprevisti hanno spinto ora a una rimodulazione progettuale dell’intervento in corso. Tra cui anche la richiesta di uno spazio più ampio, al piano terra, da parte del sestiere della Piazzarola, così come si intende recepire anche le esigenze dell’Università di Camerino per i propri spazi all’interno della struttura e la necessità di spostare il cuore del Polo scientifico tecnologico dal secondo piano al piano terra. È emersa, inoltre, l’ulteriore necessità di rimuovere una notevole quantità di amianto sia nell’Ala nord che sul corpo centrale e nella palazzina Ex Malattie infettive. Per tutti questi motivi, ora si procederà con una suddivisione in due lotti dell’intervento di riqualificazione degli immobili che accoglieranno le varie funzionalità previste oltre al Polo scientifico e tecnologico. Durante l’esecuzione delle indagini stratigrafiche effettuate nelle strutture, da parte di un restauratore qualificato – sulla base delle indicazioni della Soprintendenza Belle arti e paesaggio – è stata accertata la presenza di affreschi, di cui non si era a conoscenza, al di sotto dei primi strati di intonaco e tinteggiatura. Qualcosa di inaspettato che ora dovrà essere sottoposto all’osservazione e alle valutazioni della Soprintendenza, per risalire all’origine delle opere.
L’amianto
Parallelamente, però, ci sono stati anche ritrovamenti, in questo caso prevedibili, di altra tipologia tutt’altro che gradita, ovvero una notevole quantità di amianto che è emersa a seguito dello spicconamento di alcuni intonaci, andando ad condizionare il cronoprogramma esecutivo. È stato, inoltre, rilevato uno stato di degrado e di conservazione generale dell’immobile, inclusi affreschi, murature ed elementi di copertura.
Le richieste
A completare il quadro, nell’ottica di modificare la progettazione esecutiva a cantiere aperto, ci sono le richieste del sestiere della Piazzarola di una spazio più ampio (passando dal seminterrato al piano terra), quelle dell’Unicam per mutate esigenze riguardo gli spazi destinati all’università e di un cambio di piano, dal secondo al piano terra, per le attività del Polo scientifico e tecnologico. Ora si proseguirà con i lavori del primo lotto comprendente le lavorazioni relative alle strutture complete del corpo centrale e dell’Ala nord, per poi passare al secondo lotto riguardante l’edificio ex Malattie infettive.