Firenze, 11 dicembre 2025 – La Regione Toscana rilancia la campagna di screening gratuito per l’epatite C, rivolta ai nati tra il 1969 e il 1989, disponibile fino al 31 dicembre 2025. L’iniziativa sta riscuotendo grande partecipazione ed è stata molto pubblicizzata (800mila le lettere inviate da Ispro), ma molte farmacie di Firenze e delle altre province, con cui abbiamo parlato, lamentano una disorganizzazione nella gestione e registrano la mancanza dei test.

Farmacia (Pressphoto)

Farmacia (Pressphoto)

Sono tante le telefonate giornaliere di persone che hanno ricevuto la lettera dall’Ispro e che vogliono sottoporsi allo screening, ma purtroppo i test sono insufficienti. Alcune farmacie li hanno esauriti nei primi giorni e ora sono ferme, altre si sono organizzate con le prenotazioni e hanno già coperto tutti i posti fino al 31 dicembre, considerando i test che sono stati loro mandati, ad altre ancora addirittura non è arrivato proprio il materiale. “Non ci stanno mandando test”, “Stanno chiamando tantissime persone, ma il problema è che non abbiamo test”, “L’organizzazione funziona male: c’è un’alta richiesta perché sono state inviate tantissime lettere, ma ci sono arrivati pochissimi test” sono alcune delle frasi che ci hanno ripetuto le farmacie che si sono rese disponibili per il servizio di screening e che sono dispiaciute per la situazione: “Sembra che la colpa sia delle farmacie, ma abbiamo ricevuto pochissimi test e li abbiamo finiti nei primi due giorni”. Nonostante le difficoltà di gestione è importante sottoporsi allo screening. Ecco perché e come funziona.

Perché fare lo screening

Lo screening permette di identificare l’eventuale infezione di epatite C (HCV) e di prevenirne la diffusione. L’epatite C è un’infezione del fegato trasmessa tramite contatto con sangue infetto. Spesso non dà sintomi per molti anni, ma con il passare del tempo può causare un danno progressivo al fegato con conseguenze gravi e permanenti.

Individuarla precocemente è fondamentale: oggi le terapie sono semplici, per via orale, di breve durata (8-16 settimane) e guariscono oltre il 95% dei pazienti. 

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Come funziona il test

Lo screening è gratuito e si effettua con un test semplice e non invasivo, comunemente conosciuto come “pungidito”. Si segue in pochi minuti e consiste nel prelievo di una goccia di sangue capillare per la ricerca degli anticorpi anti-HCV. Il risultato è immediato e viene rilasciato anche in forma cartacea. In caso di positività è necessario recarsi dal proprio medico di medicina generale, che prescriverà un test di conferma tramite prelievo di sangue venoso, necessario per l’accesso alle cure in un centro specialistico.

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Dove farlo

Possono aderire tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989, anche se non hanno ricevuto la lettera informativa inviata dall’Ispro. Lo screening è attivo presso medici di medicina generale, farmacie e associazioni di volontariato che hanno aderito all’iniziativa. Tuttavia in molte farmacie i test sono temporaneamente esauriti a causa dell’alta richiesta e dell’insufficienza del materiale ricevuto.