di
Andrea Laffranchi
Il cantautore annuncia «Gloria il musical», progetto che arriverà nei teatri nell’ottobre 2026
La missione è dare un volto e una voce a «Gloria». La protagonista della hit mondiale di Umberto Tozzi diventa un musical. Debutterà nell’ottobre 2026, la regia è di Andrea Maia (anche produttore) e Toni Fornari, e da ieri sono aperti i casting. «Non esisteva una Gloria vera, non l’ho mai conosciuta. Gloria era un suono. Mi emoziona pensare che oltre a un volto, non ho mai immaginato nemmeno il colore dei capelli, vedrò creata anche la vita di questa ragazza», racconta Tozzi che è si occupa anche della direzione musicale del progetto.
la trama del musical
La trama del musical è il percorso verso la fama di Gloria, una ragazza che insegue il sogno della musica nonostante l’opposizione dei genitori industriali, se ne va di casa e fa la cameriera per mantenersi, arriva un’opportunità, ma il produttore di cui si innamora non è il principe azzurro così Gloria deve ripartire da capo… ma ci sarà un happy ending.
La scaletta: 21 canzoni di Tozzi
Le musiche saranno tutte prese dal repertorio di Tozzi: oltre «Gloria» altri venti brani pescati dalla carriera. «Credo che le mie canzoni abbiano armonie e melodie sinfoniche che ben si adattano a questa forma», spiega il cantautore. Tutte hit, tranne «Mi manca» recuperata dall’album di debutto. «Non sarà solo un juke box musical: le canzoni fanno parte del racconto», spiega Maia che ha avuto l’idea «dal mio essere fan di Tozzi e dal saggio di fine anno della mia accademia di teatro ispirato a una scena della serie Glee che ha come colonna sonora proprio “Gloria”».
Il successo internazionale
L’idea è quella di esportare il musical, sull’onda della popolarità del brano che girò l’Europa e, nella versione di Laura Branigan, arrivò al numero 2 delle classifiche americane. «Fu una casualità… Greg Mathieson, tastierista che mi era stato consigliato da Giorgio Moroder, era nel team che stava lavorando al debutto di Laura Branigan. Il produttore, Jack White, cercava un brano per chiudere l’album e Greg si ricordò di “Gloria”. Non avrebbe dovuto nemmeno essere un singolo, ma le radio iniziarono a passarla…», ricorda Tozzi. La canzone, aggiunge, «è nata da un riff che mi è venuto suonando il pianoforte a muro che avevo preso in affitto mentre vivevo ancora con i miei a Torino». Per il testo «con Bigazzi abbiamo lavorato al suono: cercavamo quello, come facevano gli inglesi, più che un significato». Non ha cambiato idea sul ritiro. «Mentre mi avvicino all’ultimo concerto (Londra, 2026, non c’è ancora una data ndr) per me si apre un’esperienza inedita che darà nuova vita alla mia musica: lo vivo come un premio alla carriera».
11 dicembre 2025 ( modifica il 11 dicembre 2025 | 19:03)
© RIPRODUZIONE RISERVATA