di
Giovanna Maria Fagnani

Il rapper Paky, alias Vincenzo Mattera, ha presentato un’anteprima del suo nuovo album «Gloria». Polemiche contro il sindaco, Mattia Ferretti, per gli inevitabili disagi causati da ressa e rumori

Una piazza fra le case popolari di Rozzano trasformata in un’arena da concerti. Il rap sparato dai mega impianti, videoproiezioni spettacolari sulle facciate dei palazzi, fumogeni rossi, fuochi d’artificio. Un bagno di folla – circa 5 mila persone – ha accolto il rapper Paky, alias Vincenzo Mattera, che ha voluto offrire gratuitamente alla città dove è cresciuto un’anteprima del suo nuovo album «Gloria», che contiene anche feat importanti. Sul palco allestito in via delle Mimose, tra i palazzoni dell’Aler, ha cantato insieme a Clara, Tedua, Shiva. Ma nell’album ci sono anche Sfera Abbasta, Guè, Baby Gang, Simba la Rue, Rose Villain. 

Versi amari, racconti di strada. «Oggi è rimasto il cielo fra, a volte nemmeno quello» canta insieme a Shiva. «Se vuoi spararmi str… prendi il ferro e fallo adesso, non Quando mi giro… Mentre sento che questa vita si accorcia, lo sai fra non son piò lo steso di qualche anno fa. Qusta m… va molto più in là del rap. Quindi odiami o amami, ma se vuoi fermarmi sparami.. Dio pedona i miei peccati il problema sono io o il problema sono gli altri che non sanno». Con Clara e Tedua l’atmosfera è meno dura e si parla d’amore. «Ricordi i 16 anni, con i grammi con i drammi, con i passi fatti in fretta per sembrare un po’ più grandi. Tu eri pronta per salvarti, ma io non sapevo amarti, perciò non potevo amarti. Perdoni… Se ti penso poi non riesco più  nemmeno a respirare, in questo buio pesto ti cerco per le strade».



















































La piazza canta a squarciagola, su Instagram e TikTok rimbalzano i video. Nelle foto le luci di migliaia di telefonini. Sul social dei boomer (Facebook) arrivano le polemiche contro il sindaco, Mattia Ferretti accusato di aver dato i permessi per l’evento e gli inevitabili disagi per rumori, ressa e così via

In realtà, l’area non è comunale e neppure di Aler (chiarisce Aler) ma di un condominio privato. «L’iniziativa organizzata dalla casa discografica dell’artista si è tenuta in un’area non di proprietà comunale, per la quale gli organizzatori hanno ottenuto tutti i permessi necessari. Lo svolgimento dell’evento è stato garantito da un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine coordinato dalla Questura di Milano che, unitamente ai Carabinieri della tenenza di Rozzano e alla polizia locale cittadina, ha assicurato condizioni di massima sicurezza ai giovani e ai partecipanti prima, durante e dopo lo spettacolo. Nonostante la grande affluenza, il pubblico ha mantenuto un comportamento composto e rispettoso»replica, Ferretti. 

In chiusura Paki si rivolge ai fan con parole molto personali: «Non è stato facile per me fare questo disco, io quando scrivo sto male e questo disco è per chi ha sofferto e soffre tuti i giorni, per chi ha perso nella vita. Con le mie parole spero di non farvi sentire soli. Siete la mia vita Rozzano, gloria a voi, gloria a noi Rozzano, gloria a chi la gloria non l’ha mai avuta». E  non le manda a dire: «Volevo ringraziare Aler per averci permesso di occupare il posto anche se non dimentico di quando ci hanno lasciato in mezzo alla strada, a me e alla mia famiglia. E adesso ci permette di occupare il posto, questa è una barzelletta Rozzano ma anche la mia rivincita».


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12 dicembre 2025