di
Simona Marchetti

Scolpito da Auldwin Thomas Schomberg nel 1980 su commissione dello stesso attore per “Rocky III”, il monumento sarà restituito alla star al termine della mostra ‘Rising Up: Rocky and the Making of Monuments” del prossimo anno

Dal 2006 accoglie turisti e cittadini ai piedi della scalinata del Philadelphia Museum of Art ed è uno dei simboli della città. Parliamo della celebre statua di Rocky Balboa, di cui però ora Sylvester Stallone ha chiesto la restituzione, per cause non ancora del tutto chiarite. Commissionato dallo stesso attore per il film “Rocky III” e scolpito da Auldwin Thomas Schomberg nel 1980, il prossimo anno il monumento in bronzo alto quasi tre metri sarà il punto focale della mostra “Rising Up: Rocky and the Making of Monuments”, allestita nel museo per celebrare i 50 anni della saga e poi, a rassegna terminata, verrà riconsegnato a Stallone. Questo però non significa che Rocky sparirà dall’iconica scalinata di Philadelphia, perché in realtà Schomberg aveva realizzato tre calchi della statua e uno di questi – acquistato all’asta nel 2017 proprio dalla star di Hollywood per circa 400.000 dollari e prestato alla città per il primo “RockyFest” – campeggia in cima ai “Rocky Steps” dal dicembre del 2024

Ora l’idea è di tenerlo lì per sempre e per questo la Philadelphia Art Commission sta pensando a una sorta di “scambio”: ovvero, acquisire la statua in cima ai gradini (spostandola di circa 4 metri per ricreare la collocazione originale del 1982 per una spesa di 150.000 dollari) e restituire all’attore quella che si trova alla base (che verrebbe sostituita da un’altra opera municipale). Come detto, erano però tre i calchi del monumento creati da Schomberg e infatti la terza versione è stata installata il mese scorso all’aeroporto internazionale della città. «Rocky è nel Dna di Philadelphia – ha detto proprio l’artista all’inaugurazione – e c’è un po’ di Rocky in ognuno di noi».



















































12 dicembre 2025