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Redazione Economia
I mercati azionari europei hanno chiuso in calo l’ultima seduta settimanale, frenati dalle rinnovate preoccupazioni sul settore dell’intelligenza artificiale all’indomani dei risultati del gruppo di microprocessori Broadcom
Sul listino
La Borsa di Milano chiude in calo. Il Ftse Mib cede lo 0,43% a 43.513 punti punti. A pesare sul listino le vendite sui finanziari con Banco Bpm
(-1,67%), Mediolanum (-1,66%), Generali (-1,48%) dopo lo stop delle trattative per Natixis. Sul versante opposto maglia rosa è Amplifon (+2%). Salgono poi Stm (+1,6%), Campari (+1,63%) e Diasorin (+1,6%). qui i titoli in tempo reale. Anche le principali Borse europee chiudono in ribasso l’ultima seduta di scambi della settimana. Francoforte cede lo 0,45%; Parigi lascia sul terreno lo 0,21%; Londra perde lo 0,64%; Amsterdam arretra dello 0,78% e Madrid è in flessione dello 0,33%.
Spread
Chiude in lieve rialzo lo spread tra BTp e Bund. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 69 punti base, in aumento di un punto base rispetto a ieri, ai minimi dal 2009. In leggero aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha terminato gli scambi al 3,55% rispetto al 3,53% del closing precedente. qui l’aggiornamento in tempo reale.
Le valute
Quanto al valutario, dopo un’apertura stabile l’euro perde leggermente quota ma resta sopra 1,17 dollari, sostenuto dalla debolezza generalizzata del dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,1723 dollari (-0,12%) e a 182,82 yen (+0,08%). Dollaro/yen a 155,93 (+0,21%). Indici ora in calo a Wall Street, con il Dow Jones passato in negativo dopo aver registrato un nuovo record. Si intensificano le vendite su S&P 500 e Nasdaq, penalizzati dal calo del 10% di Broadcom, che alcuni analisti ritengono sia dovuto ai timori di compressione dei margini. Questo nonostante l’azienda abbia superato le aspettative del quarto trimestre e abbia fornito previsioni positive per il trimestre in corso, affermando che le vendite di chip per l’intelligenza artificiale dovrebbero raddoppiare.
Il commento di Lombard Odier
Secondo la banca d’affari Lombard Odier nel 2025 ha iniziato a delinearsi un nuovo ordine mondiale, ma i mercati hanno superato le volatilità dell’anno, raggiungendo nuovi massimi grazie alla solidità degli utili societari e agli investimenti in ambito AI. Dopo due anni di performance eccezionali, il 2026 si trova ora ad affrontare una serie di prove di realtà. In primo luogo, nell’economia statunitense sarà necessario confermare la stabilità del mercato del lavoro e un’inflazione ormai rientrata. Importatori e consumatori sentiranno l’impatto pieno dei dazi nel corso del prossimo anno. Anche qualora la loro applicazione venisse annullata dalla Corte Suprema, rimarranno comunque in vigore sotto altre regolamentazioni, continuando a ripercuotersi sul commercio globale.
L’attesa per il prossimo presidente Fed
Un nuovo presidente della Federal Reserve sarà inoltre sotto osservazione: non ci aspettiamo che la politica monetaria statunitense diventi ostaggio di considerazioni politiche, ma si tratta di un rischio che potrebbe avere implicazioni significative per i mercati globali. A novembre, anche le elezioni di metà mandato del Congresso saranno cruciali: tradizionalmente difficili per chi è al governo, determineranno il futuro del controllo repubblicano del potere legislativo, spiega Lombard Odier.
Le sfide per l’Europa
In Europa, dove persistono incertezze politiche e fiscali in diversi Paesi, molto dipenderà dalla capacità della Germania di portare avanti gli investimenti programmati in infrastrutture, tecnologia e difesa. La Cina, nel frattempo, ha definito una serie di misure quinquennali per stimolare la domanda interna e coglierà l’opportunità della tregua commerciale con gli Stati Uniti per rafforzare la propria autonomia tecnologica, aggiungono gli analisti di Lombard Odier.
L’impatto per l’Ai
Parallelamente, l’intelligenza artificiale sta trasformando i flussi di capitale. Gli utili societari ci offriranno maggiore visibilità sul ritorno degli investimenti in AI e sui relativi rischi. Gli investitori stanno già diventando più selettivi sulle dimensioni degli investimenti e cercano segnali concreti di monetizzazione. Tuttavia, la concentrazione del mercato e valutazioni elevate lasciano poco spazio alla compiacenza.
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12 dicembre 2025 ( modifica il 12 dicembre 2025 | 17:58)
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