Gli Stati Uniti stanno «pressando» l’Ucraina per «ritirare le sue truppe dal Donbass» per creare una «zona economica libera demilitarizzata» nella parte della regione attualmente controllata da Kiev. A spiegarlo è lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, precisando però che, qualsiasi decisione relativa all’eventuale cessione di territori alla Russia dovrà passare attraverso «le elezioni o un referendum». «Deve esserci una posizione del popolo», ha rimarcato il leader di Kiev. Zelensky ha parlato di colloqui «costruttivi» con gli Stati Uniti mentre notizie si attendono da Mosca dove Vladimir Putin ha affermato che «l’iniziativa strategica militare» sul campo di battaglia è «totalmente» nelle mani russe.

Quanto alla partita diplomatica il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ha fatto sapere di aver trasmesso a Washington «proposte aggiuntive relative a garanzie di sicurezza collettiva». Il titolare della diplomazia russa ha confermato la posizione di Mosca secondo cui l’Ucraina deve essere «non allineata, neutrale e non nucleare» ed è tornato poi ad attaccare l’Europa e le sue idee «inutili» per «tentare di sedersi» al tavolo dei negoziati. Lavrov ha ribadito che la Russia non ha intenzione di attaccare l’Ue o la Nato, ma, qualora l’Europa decidesse di combattere, «noi siamo pronti adesso».

Per approfondire

Cosa è successo ieri

19:04

Via libera al congelamento degli asset russi senza scadenza

Via libera degli Stati membri all’uso dell’articolo 122 del Tfue che permette di congelare gli asset russi in modo indefinito senza dover sottostare al rinnovo semestrale delle sanzioni alla Russia, con il relativo requisito dell’unanimità. In tal caso non c’è più il potere di veto di Stati come l’Ungheria. Lo si apprende da fonti Ue. Il ricorso al 122 viene considerato giustificato da circostanze eccezionali e da gravi rischi economici causati dall’aggressione russa. Il regolamento, la cui votazione si è conclusa alle 17:30 per procedura scritta, è stato votato da 25 Stati membri, mentre due hanno votato contro. La mossa apre la strada per l’uso degli asset russi per il prestito di riparazione a Kiev.

18:42

Crosetto: “Deluso che gli Usa negozino per la pace in Ucraina. Se l’Ue incaricasse un negoziatore, nè Trump nè Putin potrebbero dire no”

“Sono molto deluso dal fatto che siano gli Usa che intervengano per trattare una pace nel cuore dell’Europa. Se domani gli Stati europei dicessero che c’è una persona a rappresentare tutto il negoziato, né Trump né la Russia potrebbero dire di no”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto sul palco di Atreju a Roma. “Putin ha tirato ieri 1.200 missili sull’Ucraina, così come mei giorni precedenti, e parla di pace”, ha aggiunto Crosetto.

18:02

Missile russo colpisce una nave turca nel Mar Nero

Una nave cargo di proprieta’ di una compagnia turca e’ stata colpita da un missile balistico probabilmente partito da una postazione russa mentre approcciava il porto ucraino di Chornomorsk. Lo riferisce la compagnia proprietaria dell’imbarcazione, la Cenk RoRo, che specifica che i danni sono ingenti ma non risultano morti ne’ feriti. La nave Cenk-T, battente bandiera panamense era in rotta verso Odessa, quando e’ stata centrata dal missile. E’ comunque riuscita a ormeggiare grazie all’intervento di un rimorchiatore. Cenk RoRo ha specificato che il missile ha colpito la prua causando un incendio che, al momento del comunicato, non era ancora stato domato. L’attacco arriva a poche ore da un bilaterale tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin in cui i due leader hanno parlato proprio del conflitto in Ucraina.

17:27

Mattarella: “Ucraina abbia pace giusta e duratura”

“E’ il quarto Natale di guerra per il popolo ucraino. Si moltiplicano gli attacchi russi alle citta’ e alle infrastrutture civili ed energetiche. Le vittime civili sono sempre piu’ numerose”. Cosi’ il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il Corpo Diplomatico al Quirinale. “L’Europa e l’Italia restano saldamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, con l’obiettivo di una pace equa, giusta e duratura, rispettosa del diritto internazionale, dell’indipendenza, della sovranita’, dell’integrita’ territoriale, della sicurezza ucraine”.

16:50

Ucraina, fonti indipendenti: uccisi almeno 155mila soldati russi

L’esercito russo ha perso piu’ di 155.000 uomini dall’inizio della guerra in Ucraina, quasi quattro anni fa. Il conteggio fatto dal sito web Mediazona e dal servizio russo della Bbc, che monitorano da febbraio 2022, fa i nomi di 155.368 uomini uccisi in azione in Ucraina utilizzando dati open source. Un dato interessante riguarda i volontari: un terzo dei morti degli ultimi mesi, mentre in precedenza rappresentavano solo il 15% del totale. In altre parole, si tratta di persone che non avevano alcun legame con le Forze Armate, un fenomeno simile a quello verificatosi nel secondo anno di guerra con i prigionieri reclutati nelle carceri russe. Questi volontari vengono spesso inviati alle unita’ d’assalto, incaricate di conquistare le roccaforti ucraine piu’ fortificate, dove il tasso di vittime e’ molto alto. Secondo entrambe le fonti, il bilancio effettivo delle vittime e’ molto piu’ alto e attualmente oscilla tra 239.000 e 345.000, mentre i media occidentali stimano il totale delle vittime a circa 1,3 milioni. Nel tentativo di nascondere il numero di morti all’interno del loro esercito, le autorita’ hanno limitato la pubblicazione dei dati demografici. Le autorita’ russe hanno reso noto l’ultimo bilancio ufficiale nel settembre 2022, quando fu di 5.937 morti.

16:39

Il presidente bielorusso riceve l’inviato Usa Coale

Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha ospitato l’inviato speciale degli Stati Uniti John Coale per colloqui nella capitale Minsk. Lo riferiscono i media di Stato, aggiungendo che i colloqui proseguiranno sabato. Si tratta dell’ultimo passo compiuto dal leader bielorusso nel tentativo di migliorare i rapporti con l’Occidente. L’ultima volta che funzionari Usa hanno incontrato Lukashenko, Washington ha annunciato l’allentamento di alcune sanzioni e oltre 50 prigionieri politici sono stati rilasciati e portati in Lituania. Complessivamente, dal luglio 2024 la Bielorussia ha rilasciato più di 430 prigionieri in quello che è stato ampiamente visto come un tentativo di riavvicinamento con l’Occidente. Stretto alleato della Russia, la Bielorussia affronta da anni isolamento e sanzioni occidentali. Lukashenko governa con pugno di ferro da oltre 30 anni questo Paese di 9,5 milioni di abitanti, reprimendo i diritti umani, e ha consentito a Mosca di utilizzare il suo territorio per l’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022.

16:26

Russia, Zakharova: “Relazioni in crisi più profonda dalla seconda guerra mondiale”

“Le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda Guerra Mondiale. Certo, ricordiamo il ruolo dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, ma ricordiamo e custodiamo con affetto anche i bei tempi delle nostre relazioni, durati 80 anni – un periodo lungo – e abbiamo avuto ottime interazioni con l’Italia”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante un webinar organizzato dall’International Fact-Checking Network (GFCN). Secondo Zakharova, l’Italia è diventata vittima di un certo tipo di narrazione: “È sotto pressione da parte della Nato, del mondo anglosassone e di questa dittatura ultraliberale”. Lo riporta l’agenzia Tass. “Le nostre relazioni sono attualmente sospese, non solo quelle ufficiali, ma anche quelle economiche e finanziarie”, ha aggiunto Zakharova, “mi piacerebbe credere che non si siano interrotte, ma che siano piuttosto sospese. Ma non per colpa nostra, non per colpa della Russia, bensì perché l’Italia è sotto pressione”.

15:51

Merz: “Ancora molte questioni irrisolte come il contributo degli Usa alle garanzie di sicurezza a Kiev”

C’è ancora una necessità significativa di chiarimenti negli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra della Russia e per assicurare garanzie di sicurezza all’Ucraina, ha affermato il Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, indicando la questione del rafforzamento permanente delle forze militari ucraine per rendere il Paese indipendente nella sua difesa. “Le discussioni in corso in questi giorni sono molto intense. Stiamo cercando di coinvolgere gli Stati Uniti nei colloqui che abbiamo fra di noi, così che con il governo ucraino e il presidente ucraino”, ha sottolineato. “Siamo pronti a offrire i nostri contributi (al rafforzamento della difesa ucraina. Saranno necessari anche contributi da parte americana. Rimane aperta la questione di come e con che dettagli il contributo americano sarà integrato al concetto complessivo. Su questo aspetto, le questioni aperte sono davvero molte e sono al centro delle discussioni che si stanno svolgendo in questo momento”, ha aggiunto. “Sappiamo tutti che senza garanzie di sicurezza non possiamo proteggere l’Ucraina a lungo termine”

15:20

Kiev, piano Trump prevede adesione all’Ue dal 2027

Il piano di pace degli Stati Uniti per l’Ucraina prevede l’adesione di Kiev all’Unione europea già a partire da gennaio 2027 e la clausola è stata presa in considerazione sia dall’Ucraina che dalla Russia. Lo ha detto un alto funzionario ucraino secondo cui l’adesione “è previsto, ma è oggetto di negoziazione e gli americani sono favorevoli”.

15:19

Erdogan propone a Putin un “cessate il fuoco limitato a porti e siti energetici”

Un cessate il fuoco limitato ai porti e alle infrastrutture energetiche potrebbe essere utile”. E’ quanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto durante un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin, secondo quanto riferito dalla presidenza di Ankara. La Turchia, ha ribadito Erdogan, sostiene gli sforzi di pace tra le parti, sta seguendo ”da vicino” i colloqui finalizzati a mettere fine al conflitto tra l’Ucraina e la Russia ed è disponibile a ospitare negoziati di pace. Durante l’incontro tra Erdogan e Putin a margine di un vertice in Turkmenistan si è anche discusso di rapporti bilaterali, oltre che degli sforzi per arrivare alla fine della guerra, come riporta l’agenzia di stampa Anadolu.

15:12

Kiev, colpite due navi russe nel Mar Caspio che trasportavano armi. Operazione compiuta insieme a un movimento di resistenza locale

L’Ucraina afferma di aver condotto un’operazione congiunta con un movimento di resistenza locale per colpire due navi russe che, secondo Kiev, trasportavano armi ed equipaggiamento militare nel Mar Caspio. Le Forze per le operazioni speciali hanno dichiarato in una nota su Telegram che il movimento insurrezionale Chernaya Iskra “ha fornito informazioni dettagliate sulla rotta e sul carico delle navi colpite”. “Tra le navi colpite ci sono la ‘Composer Rachmaninov’ e la ‘Askar-Sarydzha’”, affermano le forze armate aggiungendo che le navi sono soggette a sanzioni da parte degli Stati Uniti “a causa della loro partecipazione alla fornitura di carichi militari tra l’Iran e la Federazione Russa”. Ieri mattina una fonte all’interno dei servizi di sicurezza ucraini aveva riferito che almeno quattro droni avevano colpito per la prima volta la piattaforma petrolifera russa Filanovsky nel Mar Caspio.

15:11

Esercito Kiev: riconquistati 2 villaggi a Kharkiv, russi circondati

Le forze ucraine hanno dichiarato di aver riconquistato diversi insediamenti e quartieri vicino alla città di Kupiansk, nella regione nord-orientale di Kharkiv, dopo un’operazione durata mesi volta a invertire l’avanzata russa. Negli ultimi mesi Kupiansk è stato uno dei settori più contesi della linea del fronte lunga circa 1.000 chilometri. Le unità ucraine hanno gradualmente interrotto le vie di rifornimento russe verso Kupiansk a partire dal 22 settembre e hanno ripreso il controllo dei villaggi di Kindrashivka e Radkivka, nonché di diversi distretti settentrionali della città, secondo una dichiarazione del Corpo Khartia della Guardia Nazionale pubblicata su Facebook. I combattimenti sono in corso nel centro di Kupiansk, dove più di 200 soldati russi sono circondati, secondo la dichiarazione

14:52

Zakharova: “Spero che le relazioni con l’Italia siano in pausa, non interrotte. Ora sono nella crisi più profonda a causa delle pressioni della Nato”

“Le relazioni russo-italiane stanno attraversando la crisi più profonda dalla Seconda guerra mondiale” a causa delle “pressioni della Nato” sull’Italia. Tuttavia, “mi piacerebbe credere che non si sono interrotte, ma sono sospese”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, partecipando a un webinar sul fact-checking.

14:20

Tajani: “Italia favorevole al congelamento degli asset sine die. Poi si aprirà il dibattito politico al Consiglio sul loro utilizzo”

“L’Italia è favorevole a stabilizzare la situazione, quindi votiamo a favore. Poi si aprirà un dibattito politico al Consiglio su quello che sarà lo strumento migliore per aiutare l’Ucraina”. Lo ha detto Antonio Tajani rispondendo a una domanda sul dossier asset russi ed il loro congelamento sie die come primo passo. “Noi abbiamo sempre detto che avevamo qualche riserva non tanto sulla scelta politica, quanto sulla base giuridica per l’utilizzo di frozen asset. Ci può essere anche un altro strumento per finanziare l’Ucraina con garanzie che poi devono essere fuori naturalmente del debito pubblico. Quindi è un dibattito in corso. Intanto al Coreper si è votato per congelare i beni, poi vedremo cosa si farà e lo deciderà il Consiglio. Fermo restando che l’Italia vuole aiutare l’Ucraina, il tema è più giuridico che altro”, ha aggiunto

14:08

Berlino accusa Mosca di aver tentato di destabilizzare il voto federale. Convocato l’ambasciatore, Russia accusata anche di cyberattacco ai sistemi sicurezza aerea

Berlino accusa la Russia di un attacco hacker ai sistemi di sicurezza aerea nell’agosto 2024 e del tentativo di destabilizzare le elezioni in base alle rivelazioni dei servizi segreti tedeschi. Lo ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri tedesco, annunciando la convocazione dell’ambasciatore russo in Germania. Il governo ha riferito che i servizi del BND hanno attribuito alla Russia un grave attacco informatico e una campagna di disinformazione durante la campagna elettorale per il Bundestag. Secondo le informazioni dell’intelligence, un attacco informatico contro il controllo del traffico aereo tedesco nell’agosto 2024 può essere chiaramente attribuito al gruppo di hacker russo “Fancy Bear”. “Le nostre informazioni di intelligence dimostrano che il servizio segreto militare russo Gru è responsabile di questo attacco”, ha aggiunto il portavoce. Inoltre, attraverso la campagna “Storm 1516”, ha cercato di “influenzare e destabilizzare sia le ultime elezioni federali che, in modo continuativo, gli affari interni della Repubblica Federale di Germania”. Esistono informazioni attendibili secondo cui dietro a tutto ciò ci sarebbero organizzazioni sostenute dai servizi segreti del Gru.

14:00

Tajani: “Asset russ? Sì all’utilizzo ma non è l’unica strada per finanziare Kiev”

“Noi abbiamo sempre detto che avevamo qualche riserva, non tanto sulla scelta politica quanto sulla base giuridica per l’utilizzo degli asset congelati” russi in Europa. ”Ci può essere anche un altro strumento per finanziare l’Ucraina, per fare delle garanzie che poi devono essere fuori naturalmente dal debito pubblico’”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con la stampa italiana a margine della riunione del Ppe a Heidelberg, in Germania. ”Quindi è un dibattito in corso. Intanto al Coreper si è votato per congelare i beni (a tempo indeterminato, ndr) poi vedremo cosa si farà e lo deciderà il Consiglio. Fermo restando che l’Italia vuole aiutare l’Ucraina, quindi il tema è più giuridico che altro”, ha aggiunto.

13:40

Zelensky a Kupyansk: “Importante ora ottenere risultati al fronte per ottenere risultati nella diplomazia”

“Oggi sono stato a Kupyansk, i nostri soldati qui stanno ottenendo risultati per l’Ucraina. Molti russi hanno parlato di Kupyansk. Sono stato lì, ho salutato i ragazzi. Grazie a ogni unità, a tutti coloro che stanno combattendo qui, a tutti coloro che stanno distruggendo l’occupante”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. “Oggi è estremamente importante ottenere risultati sul fronte, in modo che l’Ucraina possa ottenere risultati nella diplomazia. È così che funziona: tutte le nostre forti posizioni all’interno del Paese sono posizioni forti nella discussione sulla fine della guerra”, ha spiegato il leader.

13:36

Zelensky a Berlino lunedì, Merz: “Speriamo di coinvolgere anche gli Usa”

l cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha espresso l’auspicio di coinvolgere gli Stati Uniti nel vertice dei sostenitori dell’Ucraina, i cosiddetti “volenterosi” previsto lunedì a Berlino. “Cercheremo di coinvolgere gli americani”, ha affermato Merz in conferenza stampa al termine della riunione del Ppe a Heidelberg, “sosteniamo la lotta dell’Ucraina per libertà e democrazia”. Il formato e la composizione del vertice non sono ancora chiari. Secondo fonti della sicurezza sentite dalla Bild, all’incontro parteciperà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

13:27

Kiev, Mosca ha lanciato 1.800 missili e colpito 4.500 volte gli impianti energetici

La Russia ha lanciato 1.800 missili, 50.000 droni e attaccato impianti energetici 4.500 volte: lo ha affermato il viceministro dell’energia ucraino Roman Andarak, come riporta Sky News. “Non ci sono esempi nella storia recente di un sistema energetico che abbia operato in tali condizioni, di un terrorismo così vasto e mirato. Purtroppo, questo terrore si intensifica ogni giorno”, ha detto.

12:31

Il Cremlino: “Cessate il fuoco solo dopo il ritiro ucraino dal Donbass”

In Ucraina ci potrà essere un cessate il fuoco «solo dopo il ritiro delle truppe ucraine» dal Donbass. Lo ha affermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, confermando che «questo è uno dei requisiti che gli americani impongono» a Kiev. «Prima o poi, se non attraverso negoziati, allora con la forza, questo territorio passerà sotto il pieno controllo della Federazione Russa», ha detto Ushakov in un’intervista a Kommersant, ripresa dall’agenzia Interfax.

10:55

Kiev smentisce Le Monde sull’ok alla zona cuscinetto nel Donbass

L’ufficio del presidente dell’Ucraina definisce «errate» le interpretazioni di Le Monde secondo cui Kiev sarebbe disposta ad accettare la creazione di una cosiddetta «zona cuscinetto» nel Donbass. «Se l’Ucraina sia d’accordo o meno può essere deciso solo al più alto livello politico o dal popolo ucraino», ha detto Dmitry Lytvyn, consigliere del presidente ucraino, riferendosi ad alcune analisi del consigliere Mykhailo Podolyak riportate da Le Monde. Podolyak, ha aggiunto Lytvyn, ha parlato non del consenso di Kiev, ma del fatto che in teoria si potrebbero discutere vari modelli di sicurezza, ma tutto dipende dai dettagli.

10:25

Mosca: “Non credo che saremo pienamente soddisfatti del piano rivisto da Usa e Kiev”

«Non credo che saremo completamente soddisfatti» dal nuovo piano per la fine della guerra dopo le consultazioni tra Usa, Ucraina ed Europa. Lo ha affermato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov citato dalle agenzie russe Tass e Interfax. «Non abbiamo visto alcuna versione modificata dei piani americani. Quando la vedremo, potremmo non gradire molte cose», ha detto. «Prima o poi, i contatti attivi con gli americani riprenderanno, perché ciò che gli americani stanno attualmente coordinando con europei e ucraini deve prima o poi esserci mostrato, il che naturalmente provocherà la nostra risposta appropriata», ha spiegato.

10:09

Media: “Kiev è pronta ad accettare una zona demilitarizzata nel Donbass”

Kiev è pronta ad accettare la creazione di una zona demilitarizzata nel Donbass. Lo scrive Le Monde citando proprie fonti. La zona demilitarizzata sarebbe su entrambi i lati della linea di demarcazione. La concessione, scrive Le Monde, è stata approvata dall’Europa. Il Donbass, regione strategica con un bacino minerario ambito dalla Russia dal 2014, potrebbe essere posto sotto la supervisione di forze internazionali, in particolare degli Stati Uniti, per prevenire ulteriori aggressioni russe.

09:35

Kiev, “Un morto e quattro feriti in un raid russo a Pavlohrad nel Dnipro”

Una persona è stata uccisa e altre quattro sono rimaste ferite in un attacco russo alla città di Pavlohrad, nella regione di Dnipropetrovsk. Lo rende noto il presidente della regione, Vladislav Gaivanenko, su Telegram, ripreso dai media ucraini.

09:20

Incontro Erdogan-Putin in Turkmenistan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrà oggi un faccia a faccia con il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del colloquio la necessità di dialogo e la ricerca di una strada che porti a una soluzione del conflitto in Ucraina. I due leader si trovano entrambi nella capitale del Turkmenistan, Ashgabat, dove è in corso il Forum Internazionale per la Pace e la Fiducia, organizzato in occasione del giorno della neutralità dei Paesi centroasiatici. Giunto ad Ashgabat ieri, il leader turco ha ribadito il proprio impegno diplomatico per trovare una soluzione al conflitto tra Mosca e Kiev. «La nostra diplomazia è sempre al lavoro per una pace che porti stabilità e che sia giusta. Continuiamo su questa strada e siamo disposti a offrire una piattaforma di dialogo. Una pace giusta non ha perdenti», ha dichiarato Erdogan.

09:14

Raid di droni di Kiev contro la raffineria di Yaroslav

Raid di droni ucraini nella notte contro la raffineria Slavneft-Yanov di Yaroslav, in Russia. Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nel sito di una delle principali raffinerie del Paese, come rendono noto fonti ucraine e russe. Il sito si trova a oltre 700 chilometri dal confine con l’Ucraina. L’impianto ha una capacità di 15 milioni di tonnellate di petrolio l’anno ed è il quinto in Russia per volumi di petrolio trattato. La raffineria era già stata colpita da droni il 31 ottobre.

08:57

Kallas: “La Russia non può resistere né spendere più di noi”

Sul supporto all’Ucraina «stiamo andando avanti con i nostri piani. È un messaggio chiaro: primo, alla Russia, che non può resistere più a lungo di noi né spendere più di noi; secondo, all’Ucraina, a cui forniremo il sostegno di cui ha bisogno; terzo, agli Stati Uniti, a cui diciamo che stiamo decidendo su temi che spettano a noi. Il presidente Costa ha detto che non lasceremo il Consiglio europeo prima di avere una decisione chiara». Lo afferma l’Alta rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas, in un’intervista al Corriere della Sera.
«Accogliamo sicuramente con favore lo slancio verso la pace che anche l’amministrazione statunitense sta mostrando», aggiunge, «purtroppo non vediamo da parte russa un’autentica volontà di pace: sta bombardando costantemente civili e infrastrutture civili ucraine. Prima dobbiamo vedere un cessate il fuoco. Per una pace sostenibile dobbiamo assicurarci che la Russia non attacchi di nuovo. Abbiamo bisogno di concessioni da parte russa, che si tratti di limitare il loro esercito o contenere il budget militare».
Sulla possibile adesione dell’Ucraina all’Ue nel 2027, Kallas precisa: «L’ingresso nell’Ue è un processo basato sul merito e spetta agli Stati membri decidere. Questa proposta è un buon segnale per il Paese che sta bloccando l’avanzamento del percorso dell’Ucraina, un Paese molto amico degli Stati Uniti, l’Ungheria: il fatto che gli Usa stiano spingendo potrebbe convincerli a togliere il veto. Ma deve restare un processo basato sul merito».

08:34

Orbán contro il blocco degli asset russi a maggioranza: “L’Ue ha passato il Rubicone”

Il premier ungherese Viktor Orbán ha criticato la decisione dell’Ue di rinnovare a tempo indeterminato le sanzioni che immobilizzano gli asset russi in Europa utilizzando l’articolo 122 del Trattato, una procedura che consente di procedere a maggioranza qualificata. «Oggi Bruxelles sta attraversando il Rubicone», ha detto Orbán, puntando il dito contro una decisione che permette all’Ue di eliminare «il requisito dell’unanimità con un tratto di penna, in modo chiaramente illegale». «Con la decisione odierna – ha aggiunto – lo Stato di diritto nell’Ue giunge al capolinea e i leader europei si pongono al di sopra delle regole». Il premier ha parlato di «danni irreparabili all’Unione». «Invece di salvaguardare il rispetto dei trattati dell’Ue, la Commissione europea sta violando sistematicamente il diritto europeo, in modo da poter continuare la guerra in Ucraina, che è chiaramente impossibile da vincere», ha spiegato. «Tutto questo avviene alla luce del sole, a meno di una settimana dalla riunione del più importante organo decisionale dell’Unione europea, il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo. Di conseguenza – ha concluso – lo Stato di diritto nell’Ue viene sostituito dal dominio dei burocrati, ovvero da una dittatura di Bruxelles».

08:26

Erdogan ribadisce la disponibilità per colloqui Mosca-Kiev a Istanbul

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito la disponibilità della Turchia a ospitare a Istanbul nuovi colloqui tra Mosca e Kiev con l’obiettivo di raggiungere una tregua. Lo riferisce Anadolu. «Siamo pronti a fornire un sostegno concreto alle iniziative diplomatiche volte al cessate il fuoco e alla pace, in particolare includendo il processo di Istanbul», ha affermato il leader turco durante il suo intervento al Forum Internazionale per la Pace e la Fiducia in corso ad Ashgabat, in Turkmenistan, dove è presente anche il presidente russo Vladimir Putin.

08:19

Kim Jong Un: “I militari nordcoreani al fronte con Mosca hanno mostrato il prestigio dell’esercito e dello Stato”

Kim Jong Un ha elogiato l’impegno dei soldati nordcoreani che hanno combattuto a fianco delle truppe russe contro l’Ucraina. Questi soldati, ha dichiarato nel corso di una riunione del partito, «hanno mostrato al mondo il prestigio del nostro esercito e del nostro Statoun vero difensore della giustizia internazionale», ha affermato il leader, citato dalla Kcna. Secondo stime elaborate dalla Corea del Sud, almeno 600 soldati nordcoreani sono morti combattendo contro le forze di Kiev. Diverse migliaia di militari sono inoltre rimasti feriti.
Nella stessa riunione, Kim si è scagliato contro alti esponenti dell’apparato statale per le loro «cattive pratiche», denunciando «il punto di vista ideologico errato di alcuni quadri dirigenti e alti responsabili», ha riferito l’agenzia nordcoreana. A loro Kim ha chiesto di dimostrare «maggiore fiducia» e più «coraggio» rispetto «al futuro della nostra causa e della nostra lotta». Secondo l’agenzia, il Partito dei Lavoratori della Corea ha segnalato recenti «deviazioni» nella disciplina, un eufemismo comunemente usato per riferirsi a casi di corruzione. I media statali non hanno fornito ulteriori dettagli. Queste «cattive pratiche devono essere corrette», ha sottolineato il leader.

07:55

La Banca centrale russa fa causa a Euroclear per gli asset

La Banca centrale di Russia ha intentato una causa contro Euroclear presso la Corte arbitrale di Mosca. Lo riporta la Tass. «In relazione alle azioni illegali del depositario Euroclear, che stanno causando perdite alla Banca di Russia, nonché in relazione ai meccanismi ufficialmente esaminati dalla Commissione europea per l’utilizzo diretto o indiretto degli asset russi senza il nostro consenso, la Banca di Russia sta intentando una causa presso la Corte arbitrale di Mosca contro il depositario Euroclear per ottenere il risarcimento dei danni causati alla Banca di Russia», si legge in un comunicato.

06:57

Putin elogia l’Onu: “Unico meccanismo in grado di garantire equilibrio globale”

«L’Onu sta adempiendo al proprio mandato con dignità ed è di fatto l’unico meccanismo che garantisce un equilibrio di interessi nel mondo». Lo ha detto, riporta la Tass, Vladimir Putin. Il presidente russo auspica anche «la costruzione di relazioni interstatali in un mondo multipolare basate sul rispetto reciproco degli interessi». «Le aziende russe – ha detto ancora Putin al Forum Internazionale per la Pace e la Fiducia ad Ashgabat, in Turkmenistan – intendono implementare nuovi progetti di investimento in Turkmenistan. Nei primi 10 mesi del 2025, il fatturato commerciale è già cresciuto del 35%».

06:24

Attacco russo su Odessa: danni e blackout

A seguito di un attacco aereo delle forze russe su Odessa, le infrastrutture sono state danneggiate e parte della città ucraina è rimasta senza elettricità e acqua. Secondo Ukrinform, la notizia è stata riportata su Telegram dal capo dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, Serhii Lysak. «Odessa è stata sottoposta a un altro attacco nemico. Le infrastrutture sono state danneggiate. Parte della città è rimasta senza elettricità e acqua», si legge nella nota riportata da Ukrinform. Secondo il funzionario, al momento non si hanno informazioni sulle vittime. Tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto, ha aggiunto Lysak.

06:23

Almeno 90 droni ucraini abbattuti durante la notte in Russia

Le difese aeree russe hanno abbattuto 90 droni ucraini in diverse regioni durante la notte, inclusi 63 sulla regione di confine di Bryansk. Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa russo. «Durante la notte – riporta una nota – le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 90 droni ucraini ad ala fissa: 63 sulla regione di Bryansk, otto sulla regione di Yaroslavl, quattro sulla regione di Mosca, tre ciascuno sulle regioni di Smolensk e Tver e sulle acque del Mar Nero, due ciascuno sulle regioni di Tambov e Tula, e uno ciascuno sulle regioni di Orël e Rostov».

03:32

Attacco di un drone a Tver in Russia

Il governatore della regione di Tver, Vitaly Korolev, ha riferito di sette persone ferite in un attacco con un drone contro un condominio a Tver, in Russia. Lo riferisce l’agenzia Interfax. «A seguito del respingimento di un attacco con un drone a un condominio residenziale a Tver, alcune persone sono rimaste ferite. Sei adulti e un bambino stanno già ricevendo cure mediche in ospedale. Gli abitanti dell’edificio sono stati evacuati», ha dichiarato il governatore, citato dall’amministrazione regionale sul suo canale Telegram.

02:43

Trump: “Al di là di Zelensky, a tutti piaceva l’accordo”

Donald Trump pensava di essere molto vicino a un accordo sia con la Russia sia con l’Ucraina, perché «al di là del presidente Zelensky, al suo popolo erano piaciuti i contenuti dell’accordo». Lo ha affermato ai giornalisti nello Studio Ovale lo stesso presidente americano. Trump ha sottolineato che si tratta di un accordo complicato, ma che avrebbe «risparmiato la vita a migliaia di persone».

01:14

Trump: “Usa disposti a contribuire nell’assistenza a Kiev in un accordo di pace”

Gli Stati Uniti sarebbero disposti a contribuire assistenza all’Ucraina come parte di un accordo di sicurezza per porre fine alla guerra con la Russia. Lo ha detto Donald Trump. «Aiuteremmo con la sicurezza perché è un fattore necessario» per una soluzione, ha messo in evidenza Trump.

01:05

Trump: “Non vogliamo la Terza Guerra Mondiale”

«Non siamo coinvolti nella guerra se non per il fatto di essere coinvolti nelle trattative. L’Ucraina vuole molto che siamo coinvolti. L’Europa ci vuole coinvolti nelle trattative. Ho ottimi rapporti con i paesi europei». Lo ha detto Donald Trump sottolineando che gli Stati Uniti stanno lavorando duramente per mettere fine alla guerra in Ucraina «perché cose come questa rischiano di finire nella Terza Guerra Mondiale, e noi non vogliamo che accada».

00:31

Trump: “Parteciperemo all’incontro di sabato se ci sono buone chance di accordo”

«C’è un incontro sabato, vedremo se ci parteciperemo. Parteciperemo se pensiamo che si siano buone chance» di un accordo. Lo ha detto Donald Trump. «Non siamo coinvolti nella guerra, ma siamo coinvolti nelle trattative», ha messo in evidenza Trump.

00:00

Zelensky: “Non è detto che accetteremo un compromesso sul Donbass”

L’amministrazione Trump vede un «compromesso» sul Donbass nel fatto che le forze armate ucraine si ritirino dalla regione di Donetsk, mentre l’esercito russo non vi entrerà. Tuttavia, non è chiaro chi e come controllerà il rispetto di questi e altri accordi, qualora vengano firmati. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro con i giornalisti, citato da Unian. Secondo Zelensky, «c’è un problema» nel modo in cui la parte americana vede la soluzione della questione del Donbass. «Loro pensano che le truppe ucraine debbano lasciare il territorio del Donetsk, e che il compromesso consista nel fatto che le truppe russe non entrino in questo territorio. Chi gestirà questo territorio, che loro già definiscono “zona economica libera” o “zona demilitarizzata”, non lo sanno», ha detto.

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