Alla Procura sono arrivate le relazioni del Nas dei carabinieri e della Squadra mobile. Nel weekend di Sant’Ambrogio erano andati in crisi 3 reparti delicati
Faro della Procura di Milano sul San Raffaele. È stato aperto un fascicolo modello 45 dopo la serie di criticità organizzative che si sono verificate al terzo piano del padiglione Iceberg dell’ospedale durante il fine settimana di Sant’Ambrogio. La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha avviato l’inchiesta conoscitiva – al momento senza ipotesi di reato né indagati -, dopo le prime verifiche da parte dei carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità). La loro relazione, arrivata venerdì mattina in Procura insieme a quella della Squadra mobile, si affiancherà alla documentazione dell’Ispettorato del lavoro. Il fascicolo è stato affidato al pm Paolo Filippini. Anche la Regione sta conducendo controlli sull’accaduto tramite l’Agenzia di tutela della salute: dagli accertamenti sono già emerse le prime conferme di quanto raccontato dai sindacati e dai pazienti.
Nel weekend di Sant’Ambrogio sono andati in crisi tre reparti «delicati» (Medicina alta intensità, admission room e cure intensive) che erano stati affidati a una cooperativa di infermieri (la Auxilium care) per mancanza di personale interno. Gli operatori non si sono rivelati sufficientemente formati, né in grado di gestire le terapie dei pazienti e le procedure tecniche e burocratiche, come riportato nelle mail che i medici si sono scambiati tra il 6 e il 7 dicembre. Gli infermieri della coop hanno commesso errori che hanno determinato «situazioni ad elevatissimo rischio per i pazienti», si legge nello scambio di messaggi. Secondo il medico di guardia un’operatrice non conosceva bene l’italiano né i nomi dei preparati, tanto da confondere l’Amiodarone 150mg per un inesistente modarone 500mg e ha somministrato una dose del medicinale dieci volte superiore all’indicazione. Un’altra non sapeva gestire la ventilazione non invasiva di un malato.
A causa dell’emergenza, il consiglio di amministrazione del Gruppo San Donato (di cui fa parte il San Raffaele, ospedale privato accreditato a contratto con il Servizio sanitario regionale) ha di fatto sfiduciato l’amministratore unico Francesco Galli, che si è dimesso. Al suo posto è arrivato Marco Centenari, manager che aveva già lavorato in via Olgettina per 4 anni.
Nel frattempo, la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell’ospedale ha presentato una denuncia sull’accaduto. Ora secondo l’ospedale la situazione è sotto controllo. Per Centenari il problema è stato «prontamente gestito». Il personale della coop continua a lavorare in corsia, ma affiancato da infermieri esperti. Per la Rsu però ci sono ancora criticità da risolvere: il 15 dicembre incontrerà il nuovo amministratore.
12 dicembre 2025 ( modifica il 12 dicembre 2025 | 17:52)
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