di
Mario Lancisi

Cinquanta chilometri di costa fino a Castiglione della Pescaia: aumentano i prezzi e calano i turisti, soprattutto italiani. L’unica eccezione è Follonica, soprattutto grazie alle seconde case

Vento di scirocco, ombrelloni per aria, cielo minaccioso e in spiaggia non c’è il tutto esaurito dei fine settimana. Fabrizio Lotti, patron della Capannina di Piombino, però non si rabbuia: «Mi considero un contadino della sabbia. Il mio lavoro dipende dal tempo, non perdo la pazienza se va male come in questo primo week end di agosto».

Altri balneari invece masticano amaro. «Crisissima quest’anno. Oggi pochi ombrelloni aperti», si lamenta Riccardo Parrini, titolare del Calamaresca Beach. «Meno turisti in questo fine settimana, speriamo dipenda solo dal tempo», aggiunge Mauro Cecchetti del Mirollino Beach. Timorosi i balneari che agosto non si riveli, come auspicato, il mese della ripresa dopo il quasi flop di luglio con una flessione del 15 per cento.



















































Il nostro viaggio lungo 50 km di spiaggia

Da San Vincenzo a Castiglione della Pescaia, 50 chilometri di spiaggia, per raccontare l’estate difficile della Toscana sulla spiaggia tra prezzi alle stelle e calo dei turisti, anche se il lusso cresce. La forbice che si allarga. Per cui a Baratti un ombrellone con due lettini costa 30 euro, a Punta Ala 100 euro.

 «Un po’ tutti i Comuni, da Rimini a Viareggio, hanno registrato una flessione dei turisti durante la settimana per via soprattutto del minore potere di acquisto del ceto medio ma nel contempo si registra una forte richiesta del lusso e dei servizi ad alto costo», spiega Elena Nappi, sindaca di Castiglione della Pescaia, circa 7 mila abitanti, un milione e mezzo di turisti, dove si è riunito nei giorni il G20 spiagge, di cui fa parte anche il Comune maremmano.

Al parco di Rimigliano

Martedì 29 luglio. Da San Vincenzo attraversiamo il parco di Rimigliano, sei chilometri di spiaggia libera, percorrendo via della Principessa, chiamata così in onore di Marianna Bonaparte, sorella di Napoleone, che le assegnò il principato di Piombino e di Lucca.

Di solito i parcheggi sono strapieni, in questo martedì di fine luglio no. Non si vede la processione dei bagnanti che lungo i viottoli del parco con l’ombrellone, lo sdraio e l’asciugamano si dirigono in spiaggia. «C’è la crisi, la gente fa meno vacanze», raccontano Ivan ed Eleonora Rossi, una coppia di giovani pratesi.

Nel golfo di Baratti

Ecco Baratti, il golfo etrusco dove «se uno si tuffa in acqua gli può capitare di vedere un cinghiale girare intorno agli scogli», amava raccontare Sergio Staino. Appena si arriva, da un lato ci sono i campi con il grano e i papaveri e dall’altro il mare.

Parcheggi l’auto, ed ecco la prima sorpresa. Amara. Costo, 2 euro e 40 centesimi all’ora. Nel pratone che porta alla spiaggia una coppia di settantenni, livornesi, ex comunisti, mangiano un panino al salame portato da casa.

Chi decide di comprarlo al chiosco paga dai 7 ai 10 euro, una frittura di pesce 15 euro, senza servizio al tavolo. In spiaggia, dove ci sono due stabilimenti balneari, poca gente. «Noi veniamo da Bergamo, posto stupendo, Baratti, ma per starci nelle spese bisogna arrangiarsi, portare i panini da casa, limitare le bevute», dicono Luca e Rosy.

Da Baratti a Piombino

Da Baratti a Piombino ci si può arrivare a piedi (3 ore di tempo), in bici (40 minuti) o in barca (30 minuti), costeggiando insenature di rara bellezza come Cala Buia, Cala San Quirico, Punta Galera, Buca delle Fate. Noi si riprende l’auto.

Arrivati a Piombino, alla taverna dei Boncompagni nel centro storico, ci spiegano che loro di clienti ne hanno, ma sono soprattutto stranieri, gli italiani durante la settimana, «sono meno degli altri anni, si avverte la crisi», spiega il titolare Simone Salerno.

Da Baratti a Torre Mozza

Lungo la costa piombinese, da Baratti a Torre Mozza, ci sono 21 stabilimenti balneari. E un coro unanime: c’è la crisi, meno clienti, meno soldi spesi. Parrini, ex giocatore del Piombino, che ora gestisce il Calamoresca Beach, dove nell’alta stagione un ombrellone e due lettini costano mediamente 30 euro: «Sì, c’è il calo delle presenze durante la settimana, quest’anno», conferma.

Nella spiaggia di Torre Mozza, una fortificazione del ’500, incontriamo Cecchetti, titolare del Mirollino Beach: «Nel mese di luglio abbiamo avuto un netto calo dei turisti, sicuramente dovuto alla rivalutazione dei prezzi . I ceti alti richiedono servizi di livello, che ancora, nonostante gli sforzi, non riusciamo a garantire.I prezzi rialzati, sono dovuti agli operatori del settore per colmare le spese».

Prezzi alti? «Il rincaro delle susine è superiore a quello di un ombrellone», replica Lotti. E spiega che le ragioni sono altre: «La gente non va più in ferie per medi o lunghi periodi e si concentra solo nel fine settimana per un caro vita insostenibile con gli stipendi in Italia. In più da registrare una carenza di servizi, strade e treni, che non facilità la mobilità». 

Follonica

A Follonica (20mila abitanti), a 26 chilometri da Piombino, convivono insieme, forse come da nessun altra parte lungo la costa, bellezza e bruttezza. L’incanto di un golfo dove si ammira l’Elba, il promontorio di Piombino e le varie cale, da Cala Violina a Cala del Barbiere, che conducono al Puntone di Scarlino e a Punta Ala. E insieme lo sfregio di grattacieli anche di quindici piani, con una giungla di parabole e file di panni stesi, a ridosso della spiaggia. «Dipendesse da me li farei abbattere», sorride Claudio Pierini, presidente del consorzio dei balneari.

E a Follonica non ci sarà il lusso di Castiglione della Pescaia e, questa estate, aggiunge Pierini, nonostante una certa flessione, il turismo regge. Grazie anche alle numerose seconde case. In fondo l’anima di Follonica resta libertaria e amante del divertimento. «A Follonica ci vai per divertirti, per fare una bella mangiata di pesce, o per portare la ganza in albergo…», osservò sarcastico lo scrittore maremmano Luciano Bianciardi.


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3 agosto 2025 ( modifica il 3 agosto 2025 | 11:43)