Argenta (Ferrara), 11 dicembre 2025 – Un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità è stato confermato dall’istituto Zooprofilattico delle Venezie nell’allevamento avicolo Mezzano – località Anita – situato nella Strada Albertini. L’allevamento con 59.730 tacchini maschi, è stato posto sotto sequestro a seguito del provvedimento emesso dall’azienda Ausl di Ferrara. A informare la comunità argentana tramite i social, questa mattina, è stato il sindaco Andrea Baldini.

Verranno abbattuti quasi 60mila tacchini maschi

L’allevamento in questione è di proprietà della Società Agricola Vicentina srl, nel quale, come detto, verranno abbattuti ben 59.730 tacchini maschi – come previsto dalle norme europee in caso di focolai – . Attorno all’azienda sono state istituite immediatamente una zona di protezione di 3 km – quella del focolaio – e una zona di sorveglianza da 10 km, – in via Fondo Speranza- che interessano le parti dei comuni di Argenta, Comacchio e Ostellato. Le misure finalizzate ad impedire il diffondersi della malattia sono in conformità all’articolo 19 del Decreto Legislativo 136/2022.

La positività confermata il 9 dicembre 

La positività del virus è stata confermata il 9 dicembre 2025 dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Nel giorno successivo, l’Ausl di Ferrara ha emesso il provvedimento di sequestro di pollame nell’allevamento avicolo denominato Mezzano. Le operazioni di gestione nel trattare adeguatamente e distruggere i virus dell’influenza aviaria sono disposte dal Regolamento Europeo 1069/2009.

Le misure adottate

Le misure adottate nella zona di protezione di 3 km – con operatore la Società Agricola Vicentina – sono rigide. È previsto il censimento di tutti gli stabilimenti avicoli e visita veterinaria senza ritardi; il divieto di movimentazione del pollame, volatili e relativi prodotti; obbligo di pulizia e disinfestazione; divieto di rilascio di selvaggina da penna; stop allo spostamento di letame e liquami – salvo invio ad impianti autorizzati-. Nella zona sotto sorveglianza di 10 km – con operatore il Mangimificio Romagnolo srl – si hanno ulteriori provvedimenti. Sono previste visite e indagini di laboratorio negli allevamenti; limitazioni alla movimentazione di pollame e volatili; obbligo di segnalazione immediata in caso di aumento di mortalità o calo di produzione; disinfezione obbligatoria di mezzi e attrezzature. A questi si aggiungono: uso vietato di richiami vivi appartenenti all’ordine degli anseriformi e caradriformi; divieto di fiere, mercati, esposizioni o altri raduni di pollame o volatili in cattività.

Le restrizioni in vigore almeno 30 giorni

Le restrizioni attuate resteranno in vigore per almeno 30 giorni, dalla data di completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione preliminare nell’azienda infetta. I veterinari ufficiali gestiranno la vigilanza e il controllo delle misure previste. In merito alla notizia lanciata sui social dal Sindaco Baldini, – che ha suscitato allarmismo – non si fanno di certo attendere le contestazioni da parte di diversi utenti. In diversi hanno commentato ritenendo che la causa del focolaio sarebbe dovuta alle condizioni in cui i volatili si trovano a vivere, incolpando gli allevatori. Sia chiaro: è soltanto un’ipotesi che dovrà essere confermata o meno dai controlli dei tecnici preposti.