Sassari La truffa sentimentale dell’“ufficiale tedesco bloccato in Siria”, quella dell’auto rubata e subito venduta a un giovane straniero ignaro delle procedure italiane. I finti affitti con contratti fasulli e caparre svanite, le clonazioni di carte in pochi minuti dopo acquisti online.
Sono alcuni dei casi reali registrati negli ultimi mesi a Sassari e utilizzati questa mattina, venerdì 12, nella chiesa di San Pietro in Silki per aprire, in un incontro molto partecipato, la nuova edizione della campagna “Io mi difendo con la conoscenza e la prudenza”, promossa dalla Polizia locale di Sassari per prevenire e contrastare le truffe ai danni delle persone anziane.
Campagna che proseguirà nei prossimi mesi con incontri già programmati nelle parrocchie cittadine e nelle sedi delle associazioni più vicine alla fascia che più e vittima delle attenzioni dei truffatori.
A presentare l’iniziativa è stato il comandante Gianni Serra, affiancato dalle agenti Serena Fattacciu, Federica Carta e Mirella Nudda, che hanno illustrato le slide con modalità, tecniche e insidie dei raggiri più diffusi: dalla classica truffa del pacco a quella dei finti tecnici, dai falsi volontari alle chiamate che simulano numeri istituzionali, fino alle frodi digitali sempre più sofisticate.
«Per difendersi non servono paura o diffidenza – ha detto Serra –. Servono conoscenza, attenzione e la forza della comunità. La sicurezza nasce dalle relazioni, dalla fiducia e dal coraggio di chiedere aiuto».
L’incontro è stato l’occasione per richiamare i meccanismi psicologici su cui i truffatori fanno leva: gentilezza, apparente affidabilità, abiti eleganti, capacità di comunicare con calma e autorevolezza. Gli agenti hanno spiegato come spesso i malintenzionati agiscano in coppia, talvolta con un complice che finge di soccorrere la vittima per aumentare la credibilità del raggiro.
Molti episodi iniziano alla porta di casa, con sedicenti venditori, tecnici o addetti di istituti di credito che chiedono di entrare per verifiche o manutenzioni mai richieste. Ampio spazio è stato dedicato alle truffe telefoniche e digitali: chiamate da numeri non registrati, messaggi che invitano a cliccare su link sospetti, falsi siti di vendita, phishing e smishing, finte promozioni e abbonamenti nascosti dietro acquisti online.
Le agenti hanno mostrato esempi concreti: clonazioni di carte avvenute in tre minuti, addebiti mensili non autorizzati, finte assicurazioni vendute su siti inesistenti, falsi operatori che sfruttano loghi di enti pubblici. Particolare attenzione anche ai raggiri che usano l’intelligenza artificiale per riprodurre voci di familiari.
Durante l’incontro sono stati distribuiti materiali informativi, le “dieci regole d’oro” per riconoscere i segnali di pericolo e alcuni gadget studiati per essere sempre a portata di mano, come borsellini e calamite con i numeri utili da chiamare in caso di sospetto.
Il progetto coinvolge anche i giovani del Servizio civile universale, che hanno collaborato alla realizzazione delle grafiche e dei supporti informativi. Il messaggio conclusivo del Comando è stato chiaro: non esitare a chiedere aiuto. Il numero verde 800 615 125 è attivo 24 ore su 24 per informazioni e assistenza alle vittime di truffe, insieme alla centrale operativa della Polizia locale. «Non cadiamo nella rete sbagliata – ha ricordato il comandante Gianni Serra –. Creiamo insieme quella giusta: la rete che protegge, informa e unisce».